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    Toro, avanti tutta per Naithan Nandez: gli aggiornamenti

    TORINO – La complessità dell’operazione resta, ma ora è pure fattibile visto che questo è un altro Toro rispetto già solo a quello dell’estate passata. Ora il club può pensare a un obiettivo condiviso con la corazzata Inter, pochi mesi sfumato per un soffio. Può ambirci una squadra che, allenata da Juric e autorevolmente rinforzata, potrà presto stabilirsi nelle posizioni che danno accesso all’Europa. Là dove per caratura internazionale Naithan Nandez sta benissimo. Le partite con la Nazionale uruguaiana sono 49, gli anni 26 professionalmente trascorsi tra il Peñarol, il Boca Juniors e il Cagliari. Sì, sarebbe un colpo già a dimensione europea, quello del sudamericano. Il quale in più ha quel paio di caratteristiche che lo rendono ideale, per Juric.Sullo stesso argomentoToro, colpo a sorpresa: assalto a NandezCalciomercato Torino

    Le caratteristiche di Nandez

    Per intensità è tra i centrocampisti più forti in Italia, e pure nel palleggio ha doti importanti. Minimo, salvo eccezioni, è invece l’apporto in quanto a gol. Se però l’obiettivo è un centrocampista eccellente nell’interdizione e molto intelligente nella circolazione di palla, Nandez è l’uomo giusto. Pagato 18 milioni, ne vale circa 20. Somma che solo in parte potrebbe scendere a fronte dell’inserimento di contropartite tecniche. Detto però che per il ruolo di centrali Mazzarri ha già ricevuto Goldaniga e Lovato limitando di molto le chance di passaggio in Sardegna per Izzo, mentre a centrocampo il valore del cartellino di Baselli, che ha il contratto in scadenza a giugno, è pressoché zero.

    Sullo stesso argomentoSampdoria-Torino, le pagelle: Singo il migliore, male MilinkovicTorino

    Cairo dovrà sborsare non poco per acquistarlo

    Insomma, Cairo deve sicuramente prevedere una spesa ingente, su Nandez. Che potrebbe però valere come rinforzo per questa e pure la prossima stagione. Dopo le perplessità sollevate dall’operazione Fares, chiudere Nandez metterebbe tutti d’accordo. E darebbe nerbo a un reparto che la situazione contrattuale di Pobega rendono possibile orfano del triestino, per il 2022-23 […]

    Guarda la galleryPer il Torino c’è Fares: visite mediche e firma LEGGI TUTTO

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    Toro, Izzo in uscita: Vagnati vuole soldi

    TORINO – A pochi giorni dall’apertura ufficiale della finestra invernale di mercato, gli obiettivi in entrata fanno il paio con gli esuberi da piazzare. Fare cassa – non solo incassando denaro, ma anche risparmiando sugli ingaggi – è il diktat che caratterizzerà anche questa campagna di trasferimenti. Per questo, Davide Vagnati avrà il compito di trovare squadra a chi è fuori dai radar di Juric e pesa ancora sul bilancio. Partendo dai difensori, il nome di Armando Izzo è il più gettonato: il centrale napoletano, in campo per soli 203 minuti nei 6 spezzoni tra campionato e Coppa Italia, è nel mirino di Genoa e Cagliari.Guarda la galleryCalciomercato Torino: Rincon, Baselli e Kone con la valigia. Obiettivo Amrabat

    Mazzarri lo stima molto

    In Sardegna, Izzo trova nel suo ex tecnico Walter Mazzarri il maggiore sponsor, mentre a Genova sarebbe quasi un ritorno a casa dopo aver indossato la casacca rossoblù dal 2014 al 2018. Nelle testa di Juric, nel terzetto difensivo granata Izzo è la sesta scelta dopo Bremer, Djidji,Rodriguez, Zima e Buongiorno. Il contratto del difensore scadrà nel 2024 e da lui potrebbe arrivare anche qualche milione da reinvestire.

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    Vagnati: “Bremer resta al Torino fino a giugno”. E su Belotti dice…

    GENOVA – Davide Vagnati, responsabile dell’area tecnica del Torino, parla di mercato a pochi minuti dal fischio d’inizio della sfida di Coppa Italia con la Sampdoria: “Il futuro di Belotti? Abbiamo ancora sei mesi di contratto, cercheremo di fare il massimo come abbiamo sempre fatto per il Torino e come ha sempre fatto anche lui – le parole di Vagnati a Italia 1 – Verso la fine del campionato ci parleremo e vedremo cosa fare in massima serenità, considerando il bene di tutti”. Poi il discorso si sposta su Bremer: “Al momento non c’è niente di concreto onestamente. È per noi un giocatore importante, penso di poter affermare che rimarrà con noi fino alla fine della stagione. È un anno importante, quello della sua consacrazione, perché sta facendo cose straordinarie. Pensiamo a finire il campionato poi vedremo a fine stagione”. 
    “Juric allenatore straordinario”
    Vagnati parla anche del futuro del tecnico Ivan Juric, che sembra a tinte granata: “Sicuramente quando si parla di progetto si cerca di ottenere risultati a lungo termine. Per il Torino questo è un anno zero, siamo all’inizio, trarre conclusioni adesso sarebbe superfluo. Ivan è un allenatore straordinario, siamo molto contenti sia con noi”. LEGGI TUTTO

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    Toro, Vagnati in Brasile: caccia al terzino

    TORINO – Passaporto, prego. Dall’Argentina al Brasile: Vagnati va avanti nel tour in Sud America, mentre Cairo, camicia sbottonata e ciuffo suadente, posta un selfie compiaciuto. Buon umore e sguardo diciamo sognante: sarà per le notizie del gruppo? Il CdA di Cairo Communication ha approvato i conti aggiornati al 3° trimestre di quest’anno: utile di 28,8 milioni, contro la perdita di 11,4 del 2020 (stesso periodo). Morale: forza Juric, pensaci tu. Fuori la grana per gennaio? Uei raga, calma: par di sentirlo. In estate ci sarà Mandragora da pagare e Brekalo da riscattare, e poi chissà Praet e Pjaca: altri prestiti da convertire? Dipenderà dal rendimento e dal numero di infortuni. Con Cairo, il botto dei conti non partorirà chissà che acquisti plurimilionari. Però manovre in entrata si registreranno di certo. Tutti d’accordo con Juric: Vagnati sta cercando all’estero un esterno sinistro. Per ora il panorama italiano non offre una via di mezzo tra Aina e Ansaldi a costi accettabili. Gli esuberi altrui o non convincono granché o sono cari. Si cerca un mancino con doti atletiche di stantuffo, vocazione offensiva, piedi buoni e il dribbling per amico. La Coppa d’Africa porterà via il nigeriano per un mese a inizio anno e probabilmente anche Singo, ammesso che l’ivoriano vinca i ballottaggi e torni a essere convocato (a ‘sto giro è rimasto al Fila). Ansaldi ha 35 anni e i muscoli di cristallo. E Vojvoda resta un’onesta riserva. Juric ha chiesto un fluidificante (almeno uno) da prendere «assolutamente, sicuramente»: gli avverbi sono suoi. Vagnati è andato in Sud America con questa priorità: vedi, per esempio, la visione nei giorni scorsi di Francisco Ortega del Velez. […]

    Torro, occhi su Fausto Vera

    Proprio nella capitale il dirigente è stato poi visto nel quartier generale dell’Argentinos Juniors: la fuga di notizie è risultata… comoda per i media sudamericani più vicini al club sudamericano. Il nome in ballo? Fausto Vera, 21enne argentino già trattato nell’estate del ‘20 quale alternativa giovane a Torreira, il preferito di Giampaolo. Da Buenos Aires emerge un altro fatto significativo: Vera, che sta uscendo da un infortunio (frattura della mandibola: da tempo è out, ma sta per tornare in azione), ha scaricato i vecchi procuratori (ricordate le supercommissioni dell’anno scorso, che fecero schizzare il prezzo a quota 10 milioni?) e si è ora affidato al gruppo inglese Stellar, sul podio nel mondo per numero di transazioni internazionali e fatturato. Miracolo: il prezzo si è quasi dimezzato, complice anche la prolungata uscita di scena dai campi del nazionale under 23.

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    Torino, istruttori e lezioni granata per 6.000 bambini

    TORINO – Il Torino torna a seminare. Nella speranza che un raccolto come quello in occasione dell’ultima partita casalinga non si ripeta mai più: appena 3.475 le presenze al Grande Torino per la sfida all’Atalanta, compreso il mezzo migliaio di sostenitori della Dea che ha affollato – termine da parametrare alle vigenti normative in tema di contenimento della pandemia, naturalmente – il settore ospiti. (…) Forse anche da quella sberla, insomma, la società ha deciso di ripartire, annunciando ieri la nascita di un nuovo progetto che permetterà al club di entrare in tutte le scuole della città.Guarda la galleryTorino, Brekalo firma e posa con la maglia granata
    Il progetto granata
    «Non bastano gli acquisti o un bravo allenatore: a determinare la buona riuscita di una stagione è soprattutto l’alchimia con l’ambiente, per questo dobbiamo tornare ad essere un tutt’uno con la città e con i nostri tifosi – ha indicato la via anche Davide Vagnati in occasione della conferenza stampa di presentazione di Marko Pjaca e Tommaso Pobega –. Con questa iniziativa nelle scuole vogliamo lanciare un messaggio importante alle nuove generazioni e far leva per essere il più possibile allo stadio a sostenere la squadra». Grazie al Protocollo d’Intesa firmato dalla società con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, infatti, i quasi 6.000 bambini che a breve si affacceranno per la prima volta al mondo della scuola, nelle classi prime elementari di tutti gli istituti statali della città, riceveranno un astuccio con un kit di benvenuto ufficiale del Torino. Non solo. Nei primi mesi del 2022 gli istruttori granata laureati Suism terranno alcune lezioni, affiancando gli insegnanti di educazione fisica, per far conoscere ai bambini e alle bambine il mondo dello sport e del calcio in particolare. (…)
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    Guarda la galleryTorino, Vagnati presenta Pjaca e PobegaTuttosport League, iscrizioni aperte: schiera la tua formazione, vinci viaggi in Europa e buoni Amazon. Partecipa, è gratis! LEGGI TUTTO

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    Toro, la resa dei conti: Juric anti Cairo per i tifosi in tilt

    TORINO – Ma guarda un po’: la stragrande maggioranza dei tifosi si è scoperta completamente rapita e in parte appagata dalle denunce (calcisticamente, concettualmente inappuntabili) di Ivan Juric in merito alle sconcertanti politiche societarie di Urbano Cairo e all’imbarazzante mercato di Davide Vagnati. L’avreste mai detto? Eppure, a leggere i giornali di proprietà del presidente/editore, va sempre tutto ben madama la marchesa di Masio. Vero, ci sono anche quelli poco convinti dagli sfoghi del croato – di colpo caduto dal pero granata dopo un avvio all’insegna delle larghe intese e degli ammiccamenti verso la società che lo aveva ingaggiato per due milioni l’anno («non ero abituato a tutto questo lusso»: do you remember?) e che temono si tratti dell’ennesimo teatrino degli orrori – ma dall’altra notte una cosa è certa: il re Urbano adesso è nudo, al di là dei suoi ricorrenti selfie in stile tipo da spiaggia.Guarda la galleryGonzalez e Vlahovic affondano il Torino: vince la Fiorentina

    La resa dei conti

    La verità è che siamo alla resa dei conti. Da un lato viene da dire GIÀ, stante che Juric è arrivato da tre mesi, dall’altro FINALMENTE, considerato che Cairo è Cairo da 16 anni. Ora, pretendere – come molti vorrebbero – che l’allenatore si dimettesse è obiettivamente troppo, in questo calcio e in questo mondo. (…) Pensare invece che sia Cairo a licenziarlo per insubordinazione è poco plausibile: per via dello stipendio che percepisce (e a libro paga c’è ancora Giampaolo, eh) e perché, ricordando gli sbrodolamenti di elogi presidenziali di tre mesi fa, vien da pensare che ci sia un limite anche alla faccia di bronzo. Ma forse no, vai a sapere. Sensazione è che vi sia la speranza/convinzione – in questi ultimi giorni di mercato, quando le situazioni e i prezzi spesso cambiano – di colmare in qualche modo carenze e appianare divergenze. (…)Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport

    Guarda la galleryTorino, ecco la terza maglia: torna il logo storicoTuttosport League, iscrizioni aperte: schiera la tua formazione, vinci viaggi in Europa e buoni Amazon. Partecipa, è gratis! LEGGI TUTTO

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    Toro, delusione Juric: volano scintille con Vagnati

    TORINO – Sei anni fa, Juric disse: «Nelle società forti i ds devono percepire le stesse cose che percepisce un allenatore. Poi ci sono i presidenti, che considero incompetenti e dovrebbero stare ai margini del sistema. Fanno molti danni, trasmettono cose non vere». Lo scorso 8 luglio, alla presentazione con Cairo e Vagnati: «In questo momento mi fido di loro, poi vediamo». (…) Dopo l’amichevole a Rennes, 31 luglio: «Ora dobbiamo fare le scelte giuste. Non sbagliarle». Non sbagliarle più: ogni riferimento a persone o a fatti realmente accaduti è puramente casuale, cioè l’acquisto di un Ufo danese retrocesso in B, Warming. Che vale il nome che porta: riscaldamento, in inglese. (…)Guarda la galleryTorino, sconfitta con l’Az: Pjaca illude, poi la rimonta
    Le scintille tra “Ivan il Terribile” e il “profeta del cairismo”
    Infine, il dopo Cremonese: «Quando arrivi 16° e 17° significa che ci sono tanti problemi. La squadra ha perso pezzi buoni e non è completa. C’è bisogno di giocatori importanti per alzare il livello. Sono preoccupato. Dobbiamo mettere altri giocatori dentro, così non andiamo da nessuna parte». Ma scusate: secondo voi non sarebbero già dovute volare scintille tra Ivan Grozni, come lo chiamano i croati, Ivan il Terribile, e il profeta del cairismo, Vagnati? Chiamatele, se volete, discussioni. (…) Ivan è deluso, e il primo vero motivo a monte sono le ormai datate promesse non mantenute dalla società, finora. Non il mancato arrivo di un giocatore in particolare, ma innanzi tutto la questione numerica dei rinforzi, ovviamente supportati da una qualità almeno media. (…)
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    Guarda la galleryTorino, Juric tiene tutti sulla corda: Pjaca subito protagonista LEGGI TUTTO