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    Atalanta-Venezia, riflettori puntati sul “Parziale/Finale”

    L’Atalanta grazie ai tre punti conquistati sul campo della Juventus conferma il quarto posto in classifica alle spalle di Napoli, Milan e Inter. Nel turno infrasettimanale i nerazzurri affrontano il Venezia. I “lagunari” sono reduci dal ko interno rimediato contro l’Inter e attualmente sono quint’ultimi a pari punti con Udinese e Sampdoria.
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    Dopo nove “Goal” di fila l’esito è cambiato
    L’Atalanta, prima della sfida con la Juventus, si faceva notare per la sua lunghissima sequenza di esiti “Goal” consecutivi: ben nove che lasciavano intendere che, quanto prima, si dovesse assistere ad una inversione di tendenza. Una inversione che è puntualmente arrivata a Torino con la vittoria per 1-0 (grazie ad una rete di Zapata) che ha rimesso ogni cosa al suo posto.
    C’è ancora un elemento da considerare
    Una veloce occhiata ai numeri della “Dea” permette però di individuare un altro elemento che, forse, può meritare un po’ di attenzione. Si tratta stavolta del segno fatto registrare alla fine del primo tempo ed il segno relativo al risultato finale. Dopo 14 gare di campionato l’Atalanta presenta, sia al 45’ che al 90’, lo stesso segno in ben dodici di queste e da ben otto incontri a questa parte. Volendo essere più precisi, a prescindere dal fatto che giocasse in casa o fuori, la squadra guidata da Gasperini ha collezionato ben sette accoppiate “Parziale/Finale 2/2” (si è materializzata grazie a cinque vittorie esterne che hanno fatto seguito al vantaggio a metà gara più due ko interni con Fiorentina e Milan nei quali i nerazzurri erano già sotto all’intervallo) più tre “X/X” e due “1/1” (che, evidentemente, risulta la meno frequente). Uno scompenso che, contro il Venezia, potrebbe essere risistemato. Per il Venezia le accoppiate “Parziale/Finale” uguali sono state finora soltanto sette e in quest’ambito la “1/1” si è vista soltanto due volte. Chissà che anche stavolta non valga la classica regola del “non c’è due senza tre”. LEGGI TUTTO

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    Venezia, ko e…fair play: il tweet dedicato all’Inter

    Il calcio è anche una questione di fair play, soprattutto dopo il fischio finale. “Il gioco dell’Inter di Inzaghi è mozzafiato: non possiamo che rendere onore al merito”. Il Venezia s’inchina alla squadra nerazzurra e incassa i complimenti dei social (tra i tanti quelli della Lega di Serie A) con questo tweet scritto nel post-partita. “Ma abbiamo lottato con le unghie e con i denti per 90 minuti – il messaggio della formazione di Zanetti – C’è di che essere fieri: ci sono le basi per migliorare la nostra giovane squadra”. Pronta la risposta dell’Inter: “Grazie mille e in bocca al lupo per la stagione”.Guarda la galleryCalhanoglu e Lautaro, l’Inter non sbaglia col Venezia LEGGI TUTTO

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    Venezia-Inter 0-2: Inzaghi a -1 da Napoli e Milan

    VENEZIA – Calhanoglu e Lautaro Martinez avvicinano Inzaghi a -1 da Napoli e Milan (32 a 31), che scappa addirittura a +10 sulla Juventus di Allegri. L’Inter non sbaglia a Venezia, non soffre quasi mai, controlla, la sblocca nel primo tempo con il turco e la chiude su rigore con l’argentino nel recupero della ripresa. Il 2-0 è netto e risponde al successo dell’Atalanta, oltre a mettere pressione a Spalletti e Pioli.Guarda la galleryCalhanoglu e Lautaro, l’Inter non sbaglia col Venezia
    Sblocca Calhanoglu
    Il Venezia accetta la pressione offensiva dell’Inter, che comanda con il possesso e con i continui rifornimenti in area di rigore. Ci provano Dzeko, Brozovic, Calhanoglu e Perisic ma la pericolosità è contenuta, fino al 34′ quando ancora Calhanoglu trova lo spazio per il destro che schizza sull’erba e si infila all’angolino, sorprendendo Romero. Aramu scuote i suoi con un gran mancino dalla distanza, Handanovic vola e toglie il pallone dall’incrocio. All’intervallo i nerazzurri sono avanti.
    Lautaro su rigore
    Fino al 60′ solo un tiro di Aramu e l’ingresso di Lautaro e Vecino per Correa e Calhanoglu, per il resto ritmi non sostenuti e gara meno bella. Poi, da un calcio d’angolo svetta Skriniar ma il Venezia si salva sulla linea di porta ed evita il raddoppio in mischia. È sempre l’Inter a creare, Dzeko viene murato da Romero in uscita bassa e allora Zanetti inserisce Henry e Tessmann e passa al 4-2-4 per suonare la carica. Inzaghi invece sceglie Dumfries per l’infortunato Darmian. In realtà l’Inter gestisce il vantaggio (dentro anche Gagliardini e D’Ambrosio per Barella e Perisic), va vicino al 2-0 con Dimarco e Lautaro e non soffre, complice la poca verve offensiva dei padroni di casa, piuttosto imprecisi. Nel recupero i nerazzurri chiudono ogni discorso con il rigore, rivisto al Var, di Lautaro Martinez (96′). LEGGI TUTTO

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    Il Bologna parte favorito contro lo Spezia

    Lo Spezia, quart’ultimo, dopo aver perso sul campo dell’Atalanta ospita il Bologna. L’undici allenato da Sinisa Mihajlovic con 18 punti conquistati in 13 giornate al momento ha 9 punti di vantaggio sulla zona retrocessione.
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    Riscatto in vista per il Bologna
    I ruolini di marcia delle due squadre in campo mettono i risalto dei dati molto interessanti: con lo Spezia in campo il segno 2 non si vede da 7 giornate consecutive mentre il Bologna “ritarda” la “X” da 5 gare di fila. Arnautovic e compagni, reduci dal ko interno contro il Venezia, quest’anno hanno risposto alla sconfitta per due volte con il successo, una volta con il pareggio e in una sola occasione hanno perso di nuovo. Può starci la doppia X2 al novantesimo. LEGGI TUTTO

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    Venezia-Inter, assenti due “parziali/finali” opposti

    Il Venezia ha il morale alle stelle. La compagine veneta grazie ai 7 punti conquistati nelle ultime 3 giornate si è allontanata notevolmente dalla zona retrocessione. L’Inter con la vittoria ottenuta in casa contro il Napoli è volata in classifica a quattro lunghezze di distanza dalla coppia di testa. La sfida con i lagunari rappresenta un’occasione quanto mai propizia per non vanificare il recupero di punti effettuato sette giorni fa e le premesse per un match aperto e, magari, con qualche rete in più sembrano esserci tutte.
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    Neroverdi in casa due volte sotto al riposo ma poi niente “X”
    Il ruolino di marcia casalingo del Venezia presenta due vittorie, altrettante sconfitte e un pareggio. Questo dato serve solo come spunto per evidenziare un dato abbastanza interessante relativo al rendimento interno dell’undici guidato da Paolo Zanetti. Nelle cinque partite disputate allo stadio Penzo i neroverdi sono andati due volte sotto al riposo: nel primo caso, era la quarta giornata, contro lo Spezia (0-1 al 45’), nel secondo, due turni fa, contro la Roma (1-2 al termine della prima frazione di gioco). Quello che vale la pena evidenziare è che al “2” di metà gara ha fatto seguito un altro “2” al 90’ contro lo Spezia (1-2 il risultato finale) e un segno “1” al 90’ contro la Roma (3-2 il risultato finale). L’accoppiata “Parziale/Finale” che manca al Venezia (mai fatta registrare neanche in occasione di tutti gli altri incontri fin qui disputati) è la “2/X” e, come vedremo, fa da contraltare a quella che invece manca all’Inter.
    Nerazzurri ancora in attesa dell’X al 45’ e il “2” a fine gara
    Se il Venezia, come si diceva, non ha ancora mai collezionato un’accoppiata “Parziale/Finale 2/X” anche l’Inter è alle prese con una situazione analoga e… opposta. La formazione allenata da Simone Inzaghi, infatti, dopo tredici giornate, ha chiuso il primo tempo in parità soltanto due volte, una in casa (contro l’Udinese e poi ha vinto) e l’altra, diciamo in trasferta, contro il Milan ma qui il risultato di 1-1 registrato prima dell’intervallo è rimasto uguale anche quando le squadre sono tornate negli spogliatoi. E così se al Venezia manca l’accoppiata “Parziale/Finale 2/X” all’Inter c’è attesa invece per una ”X/2”. E chissà che non possa essere proprio questa l’occasione perché una delle due decida di farsi vedere. LEGGI TUTTO

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    Spalletti: “Parlare di calcio a Napoli è come andare al Luna Park”

    NAPOLI – Maurizio Sarri e Luciano Spalletti. Uno ha sognato in passato di poter strappare lo scudetto alla Juventus con il suo Napoli, l’altro lavora per riportare il tricolore sotto il Vesuvio in un prossimo futuro. Quasi un passaggio di consegne ‘ritardato’ (tra le due gestioni ci sono state quelle di Ancelotti e Gattuso) quello che va in onda in diretta mentre i due sono collegati insieme dopo i rispettivi match: 1-1 al ‘Maradona’ contro il Verona per gli azzurri e vittoria all’Olimpico contro la Salernitana (3-0) per la Lazio dell’ex tecnico partenopeo.
    Napoli-Verona 1-1: il tabellino
    “Abbiamo sofferto la loro aggressività”
    Salutato il suo precedessore poi Spalletti analizza la sfida contro l’Hellas, in cui ha visto la sua squadra andare sotto e pareggiare nel primo tempo senza poi riuscire a effettuare il sorpasso nella ripresa: “Nel secondo tempo di siamo un po’ allungati, un po’ disuniti – spiega il tecnico del Napoli -. Non siamo stati bravi ad essere un blocco squadra con tutti vicini e in queste situazioni loro sono bravi, nel riversarsi negli spazi lasciando l’uno contro uno dietro. In alcuni momenti ti vengono così forte addosso che diventa quasi inevitabile giocare in avanti invece che palleggiare e cercare di liberarsi con degli uno-due stretti. È una tattica nuova, che agevola i giocatori più fisici rispetto a quelli più tecnici, ma in tanti iniziano a utilizzarla e bisogna imparare ad affrontarla”.
    Guarda la galleryIl Verona ferma anche il Napoli: solo 1-1 per Spalletti al Maradona
    “I miei centrali attenti, ma in costruzione…”
    Un giudizio sulla coppia centrale di difesa formata oggi da Juan Jesus e Rrahmani: “Sono forti fisicamente e attenti, due calciatore difficili da attaccare ma quando c’è da fare la partita o si gioca in casa serve magari più qualità nella costruzione, perché se gli avversari pressano i mediani bisogna iniziare l’azione con i centrali”. Poi un commento sul complimento che gli ha di recente fatto il presidente Aurelio De Laurentiis, definendolo il ‘tredicesimo uomo’ in campo: “Non mi è andata male – ha detto il tecnico del Napoli – perché il tredici è un numero che mi piace. Poteva andare anche peggio. È vero che l’allenatore importante, ma lo sono anche i calciatori e la società oltre che una tifoseria come la nostra e mi dispiace non aver vinto perché oggi erano tornati i ragazzi della curva. Il risultato però va accettato”. LEGGI TUTTO

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    Venezia-Roma 3-2: gioia per Zanetti, crisi per Mourinho

    VENEZIA –  Il lunch match della 12ª giornata di Serie A apre di fatto la crisi della Roma di José Mourinho che, dopo i risultati altalenanti delle ultime settimane, viene battuta da un bel Venezia per 3-2 allo stadio Penzo. I ragazzi di Paolo Zanetti legittimano il successo con una prestazione a viso aperto, senza timore contro i giallorossi, alla quinta sconfitta in campionato (e con una vittoria nelle ultime 7 partite ufficiali) e ormai scavalcati dall’Atalanta in zona Champions.
    Venezia-Roma 3-2, tabellino e statistiche
    Venezia-Roma, la partita
    Il Venezia di Paolo Zanetti si affida un 4-3-2-1 con Aramu e Kiyine a supporto dell’unica punta Okereke. Mourinho cambia la Roma, lasciando fuori Zaniolo e Mkhitaryan, e varando un modulo 3-4-1-2 con Kumbulla nuovamente titolare in difesa, El Shaarawy sulla sinistra della linea mediana e Shomurodov spalla di Abraham. I lagunari partono senza timori, trovando  il gol dopo soli 3 minuti: sinistro di Aramu su punizione e tocco volante vincente di destro di Caldara, che elude la marcatura di Cristante. Il numero 31 del Venezia non segnava in Serie A da quasi quattro anni. Al 7′ l’arbitro Aureliano concede un rigore alla Roma per fallo di Haps su Abraham: Vertout va sul dischetto, ma poi il Var Fabbri annulla tutto per un precedente fuorigioco di Pellegrini. I giallorossi premono alla ricerca del pareggio, mentre il Venezia si fa pericoloso con improvvise ripartenze: Shomurodov manca lo specchio di pochissimo, da ottima posizione, poi Abraham colpisce l’ennesimo palo della sua stagione. Quindi tocca a Romero, poco dopo la mezz’ora, bloccare i tentativi di El Shaarawy e Pellegrini. Al 36′ il Venezia ha la grande occasione di raddoppiare: Veretout sbaglia, Okereke si beve Kumbulla, ma poi spara fuori a tu per tu con Rui Patricio. La Roma tira un sospiro di sollievo e poi pareggia al 43′: colpo di testa di Abraham, Romero smanaccia, Pellegrini tiene lì il pallone e Shomurodov lo infila in rete a porta vuota. Sulle ali dell’entusiasmo i ragazzi di Mourinho trovano il 2-1 nel secondo minuto di recupero del primo tempo: cross di Shomurodov, stop di petto di Abraham, che si libera con mestiere della marcatura di Ceccaroni e segna di sinistro.
    Guarda la galleryVenezia senza paura, Roma ko: Okereke apre la crisi di Mourinho
    Aramu e Okereke danno la vittoria al Venezia
    In apertura di ripresa Habs salva in acrobazia la porta di Romero, su colpo di testa ravvicinato di Ibanez. Poi il portiere del Venezia è bravo e fortunato su un piatto a botta sicura di El Shaarawy. Smaltiti i rischi, i lagunari raggiungono il pareggio su calcio di rigore, concesso per un fallo dubbio di Cristante su Caldara: Aramu va sul dischetto e spiazza Rui Patricio per il 2-2 al 65′. Abraham ha ancora un paio di ghiotte occasioni per riportare avanti la Roma, ma prima trova un Romero strepitoso e poi manca l’incrocio di un soffio. Con i giallorossi sbilanciati, il Venezia torna in vantaggio al 75′: lancio lungo per Okereke che si presenta da solo davanti a Rui Patricio, lo sbilancia con una finta e lo batte. Il finale di gara è palpitante: Rui Patricio è super su Modolo e Caldara, poi Henry colpisce la traversa. La Roma, alla ricerca disperata del pari, manca il bersaglio con Pellegrini e Carles Perez. Al fischio finale dell’arbitro Aureliano, lo Stadio Penzo esplode di gioia: il Venezia vince 3-2, per la Roma di Mourinho è già tempo di crisi. LEGGI TUTTO

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    La Roma può conquistare i tre punti a Venezia

    Il “lunch match” della dodicesima giornata di campionato mette a confronto il Venezia e la Roma. I ragazzi allenati da José Mourinho proveranno a vincere per mettersi alle spalle il ko della scorsa settimana contro il Milan.  
    Venezia-Roma show! Fai ora i tuoi pronostici
    Sulla carta ok il “2” al novantesimo
    I giallorossi, reduci dall’impegno di Conference League contro il Bodo/Glimt, nelle prime 11 giornate di Serie A hanno fatto registrare 6 vittorie (di cui solo 2 in trasferta), 1 pareggio e 4 sconfitte. Lontano dai lidi amici Mancini e soci hanno conquistato i tre punti sui campi di Salernitana (4-0) e Cagliari (2-1) mentre non sono riusciti ad evitare la sconfitta contro il Verona (3-2), la Juventus (1-0) e la Lazio (3-2). Numeri non proprio rassicuranti che però non dovrebbero pregiudicare almeno sulla carta la vittoria della Roma al “Penzo”. Il Venezia è quint’ultimo e nelle prime 4 gare interne ha già alzato bandiera bianca contro squadre del livello di Salernitana e Spezia. Ok il segno 2 ma se non si vogliono correre troppi rischi si può provare la “combo” che lega la doppia chance X2 al Multigol 2-4. LEGGI TUTTO