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    Coppa Italia, ok Monza e Parma: fuori Venezia, Verona e Frosinone

    ROMA – Proseguono i trentaduesimi di Coppa Italia. Nella gare serali sono arrivati il colpaccio del Parma all’Arechi contro la Salernitana (0-2) e la vittoria nel finale per 3-2 del Monza contro il Frosinone (decisivo Gytkjaer). Gli uomini di Pecchia ai sedicesimi giocheranno contro il Bari che nel pomeriggio ha liquidato l’Hellas Verona con un netto poker al Bentegodi (1-4). Tripletta show di Cheddira. I brianzoli avranno come avversari nel prossimo turno l’Udinese. Il Venezia di Javorcic, falcidiato da casi Covid e parecchi assenti, viene sconfitto 3-2 dall’Ascoli. Ai sedicesimi gli uomini di Bucchi affronteranno la Sampdoria. 
    Venezia-Ascoli 2-3
    Al Penzo il Venezia, falcidiato da casi Covid e assenti e con in campo parecchi Primavera, parte con il giusto piglio anche se le occasione da gol stentano ad arrivare. Al 36′ è l’Ascoli a portarsi in vantaggio sugli sviluppi di un corner: corto assist di Bidaoui in area per l’accorrente Saric (il centrocampista bosniaco ex Carpi è nel mirino della Samp) che, con un potente sinistro, supera Joronen. Il secondo tempo prende il via con lo stesso spartito del primo: Venezia propositivo sul piano della personalità ma quasi mai pericoloso dalle parti di Leali. L’Ascoli va al raddoppio al 70′ con l’appoggio in rete di Falzerano su cross dalla destra di Ciciretti. Quasi allo scadere del match si scatena il diciottenne Mikaelsson. Nel giro di due minuti (88′ e 88′) l’islandese fa doppietta, prima con un tap-in facile su assist di Novakovich e poi con un pregevole pallonetto a superare Leali. Succede di tutto nel finale di gara. Al 90+1′ l’autorete del 18enne Baudouin condanna il Venezia e decreta il passaggio del turno dell’Ascoli di Bucchi. 
    Venezia-Ascoli: tabellino e statistiche
    Hellas Verona-Bari 1-4
    Grande protagonista sin dai primi minuti si rivela l’attaccante dell’Hellas Verona, Kevin Lasagna. Dopo due tentativi non andati a buon fine, al 16′ al terzo tentativo l’ex Udinese trova la rete con un facile destro a porta vuota, dopo un tentativo di colpo di testa di Henry su suggerimento di Lazovic. Al 24′ Ceccherini costretto ad abbandonare il campo dolorante (al suo posto Magnani) dopo il tackle subito da Ruben Botta. La reazione del Bari non si fa attendere e al 30′ i galletti trovano il pareggio con Folorunsho: il centrocampista finalizza di testa dopo un’azione personale di Cheddira. Al 44′ splendida l’azione tutta in verticale del Bari che dal portiere, Elia Caprile, si conclude con il gol di Cheddira che si fa beffe di Gunter e spiazza Montipò. Poco dopo i pugliesi vanno vicino al tris con Maita ma si supera il portiere gialloblù. Nella ripresa al 52′ Hongla ferma fallosamente e ingenuamente in area la percursione di Maita: dal dischetto Cheddira firma la sua personale doppietta spiazzando Montipò. Al 69′ l’Hellas rimane in 10 per l’espulsione di Faraoni: fallo e reazione scomposta del difensore gialloblù su Botta sanzionata con il cartellino rosso. Al 78′ dilaga la formazione di Mignani con la tripletta di Cheddira: destro a incrociare da pochi passi che batte Montipò.
    Hellas Verona-Bari: tabellino e statistiche
    Salernitana-Parma 0-2
    All’Arechi nei primi 45 minuti le due squadre provano a imbastire azioni offensive ma non riescono a superarsi. I granata provano a impensierire Chichizola con i tiri di Bothem, Lassana Coulubaly e Kechrida, i ducali con Inglese, Bernabè e Man. Nella ripresa la partita si sblocca con la rete siglata dal Parma al 59′. Drissa Camara, appena entrato al posto di Dennis Man, supera Sepe con un tap-in vincente dopo la respinta del portiere granata su tiro di Bernabè. Al 74′ raddoppia il Parma con Mihaila che insacca in rete dopo errore collettivo della difesa granata. 
    Salernitana-Parma: tabellino e statistiche 
    Monza-Frosinone 3-2
    Nei primi minuti di gioco la partita risulta molto chiusa con poche azioni offensive degne di nota. Al 24′ rigore per il Monza: ingenuo il fallo di Ben Lhassine Kone su Birindelli in area di rigore. Dal dischetto Valoti porta avanti i brianzoli al 25′. Un minuto dopo Kone prova a farsi subito perdonare con un slalom in area avversaria: il suo tiro angolato viene parato da Cragno con un grande intervento. Al 40′ rigore bis Monza per il fallo di Oyono su Valoti. Questa volta si presenta dagli undicime metri Caprari che non sbaglia: palo-gol e 2-0 brianzolo al 43′. In avvio di ripresa il Frosinone trova il pareggio al 52′ con il tiro di Haoudi deviato da Ranocchia: Cragno beffato. Al 56′ pareggio degli uomini di Fabio Grosso con Lhassine Kone, bravo a pescare il tiro vincente dopo una carambola in area di rigore brianzola. All’83’ arriva il gol decisivo di Gytkjaer su assist di Colpani. Il Monza vince 3-2 e si qualifica al prossi turno.
    Monza-Frosinone: tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    Venezia, Ceccaroni rinnova il contratto fino al 2027: ufficiale

    VENEZIA – Dopo quello di Crnigoj arriva un altro rinnovo in casa Venezia. Il club arancioneroverde, con una nota ufficiale diramata sul proprio sito, comunica “il prolungamento del contratto del difensore Pietro Ceccaroni, che resterà legato al club fino alla stagione 2026/27. Ceccaroni, 26 anni, è stato un modello di costanza sin da quando è arrivato in prestito dallo Spezia nell’agosto 2019. Passato al Venezia a titolo definitivo nell’agosto 2020, ha totalizzato il maggior numero di presenze della squadra in ciascuna delle ultime due stagioni. Nella stagione 2020/21 culminata con la promozione in Serie A, il difensore centrale di sinistra ha giocato infatti tutti i 90 minuti in 42 delle 43 partite tra regular season di Serie B e playoff promozione, giocando inoltre per intero 34 delle 38 partite nella massima serie nel campionato appena terminato”.
    “In questa piazza ho provato emozioni indescrivibili” 
    Ecco le prime parole di Pietro Ceccaroni dopo l’ufficialità del suo rinnovo di contratto con il Venezia: “Sono molto felice di aver rinnovato il contratto che mi lega al Venezia. Qui mi sono sempre trovato benissimo ed in questa piazza ho provato emozioni indescrivibili, nonostante qualche dolore come l’amaro finale della scorsa stagione. Ho sempre sentito grande fiducia sia da parte della società che dei tifosi, che mi hanno accolto come se fossi sempre stato parte della famiglia e questo mi rende particolarmente orgoglioso. Ci aspetta un campionato difficile ma anche entusiasmante con squadre di alto livello, ma noi stiamo lavorando bene e non vedo l’ora di iniziare”. LEGGI TUTTO

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    Venezia, Crnigoj rinnova fino al 2026: ufficiale

    VENEZIA – Lungo prolungamento di contratto in casa Venezia. Il club lagunare, attraverso un comunicato ufficiale pubblicato sul proprio sito, annuncia “il prolungamento del contratto del centrocampista Domen Crnigoj, che resterà legato al club fino alla stagione 2025/26. Crnigoj, 26 anni, si è dimostrato uno dei punti di forza del centrocampo del Venezia sin dal suo arrivo, nell’agosto del 2020. Dopo aver avuto un ruolo chiave nella stagione 2020/21 conclusasi con la promozione in Serie A, Crnigoj si è distinto anche sul palcoscenico della Serie A disputando 34 partite (secondo solo a Ceccaroni, che con 35 presenze è il giocatore con più presenze nello scorso campionato) con 3 gol, tra cui lo splendido e decisivo gol nella vittoriosa trasferta contro il Torino. A livello internazionale, Crnigoj ha collezionato 24 presenze con la maglia della Slovenia”.
    “Contento del rinnovo: l’obiettivo è di rimanere qui il più a lungo possibile”
    Ecco le parole di Crnigoj dopo il rinnovo del contratto con il Venezia: “Sono molto contento di aver rinnovato il contratto che mi lega al Venezia. Come avevo già detto in precedenza, il mio obiettivo è quello di rimanere qui il il più a lungo possibile, perché rappresentiamo una città unica al mondo con degli splendidi tifosi. Quest’anno si prospetta una Serie B di altissimo livello, ma siamo una squadra forte che sta lavorando per costruire una mentalità vincente”.
    Guarda la galleryIl Venezia trionfa al 93′: Bologna battuto 4-3 LEGGI TUTTO

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    Cittadella, rinforzo in difesa: ecco l'ex Venezia Felicioli

    CITTADELLA – Attraverso un comunicato ufficiale pubblicato sul proprio sito, il Cittadella annuncia l’ingaggio del difensore Gian Filippo Felicioli. Nella nota si legge che “il difensore classe 1997, nato a San Severino Marche, nell’ultima stagione ha raggiunto i playoff di Serie B con l’Ascoli. Prodotto del settore giovanili del Milan ha vestito anche le maglie di Verona (2017/18), Perugia (2018/19) e Venezia (2019-2021)”.Guarda la gallerySerie B 2022-23, il calendario LEGGI TUTTO

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    Molinaro, ex terzino del Toro, nuovo dt del Venezia

    TORINO – Il Venezia ha comunicato la nomina di Cristian Molinaro come direttore dell’area tecnica del club. Dopo aver giocato nella Juve, nello Stoccarda e nel Torino, giunto al Venezia nel gennaio del 2020, il difensore  è stato protagonista della storica promozione in Serie A, collezionando in totale 42 presenze e 2 assist. Molinaro ha collezionato anche 2 presenze nella Nazionale italiana. L’area sportiva del club sarà completata da Morris Donati e Alex Menta. Dopo le esperienze con Empoli e Chievo Verona, Donati, 32 anni, ha ricoperto il ruolo di responsabile dell’area scouting del club nel corso della passata stagione ed è iscritto al corso organizzato dal Settore Tecnico della Figc per ottenere la licenza di direttore sportivo. Menta, 31 anni, è confermato nel suo incarico di Director of Data and Analytics, ruolo già ricoperto nel corso delle ultime due stagioni sportive LEGGI TUTTO

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    Serie B, con il Palermo ora è davvero un'A2

    TORINO – Da qualche anno è diventato un trito modo di dire: “Questa non è una Serie B, è un’A2”. Prima probabilmente si esagerava un po’, ma ora ci siamo, stavolta lo è diventata davvero un’A2. Nel prossimo campionato la Serie B rappresenterà sei capoluoghi di regione (Genova, Venezia, Cagliari, Bari, Perugia e Palermo), cinque in più dell’ultima stagione, solo uno in meno di quanti ne rappresenta la Serie A. Per ritrovare in B qualcosa del genere, bisogna fare un salto indietro di 15 anni, tornare alla celeberrima stagione della Juve in B: anche nel 2006/07 c’erano sei capoluoghi di regione, rappresentati da Juventus, Napoli, Genoa, Bari, Triestina e Bologna. Rispetto ad allora però c’è un livello medio più alto, perché alle attuali 6 regine, vanno aggiunte piazze importanti e ambiziose come Parma, Pisa, Brescia, Benevento, Terni, Modena, Ferrara con la gloriosa Spal ora di Tacopina e Frosinone. Insomma, si annuncia una B imperdibile, con almeno 10 squadre in lotta per la A, quando ancora abbiamo negli occhi la pazzesca finale di ritorno dei playoff fra Pisa e Monza del 29 maggio, finita 3-4 ai supplementari, uno spot bellissimo per la B che finalmente diventa appetibile come meritava da anni. E gongolano le tv – Sky, Dazn ed Helbiz Live – che l’anno scorso si sono aggiudicate i diritti televisivi fino al 2024 portando alle società il doppio di quanto la B ricavava prima: un investimento lungimirante che pagherà soprattutto nei prossimi due anni, quando tanti appassionati, non necessariamente legati alle piazze in competizione, potranno rimanere agganciati alla B. Che furbescamente, fiutata la buona aria che tira, ha deciso di andare in campo durante i Mondiali del Qatar. La Serie B, a differenza di tutti i grandi campionati europei, a novembre e dicembre non si fermerà e potrà così lenire la ferita per l’assenza dell’Italia. LEGGI TUTTO

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    Roma-Venezia 1-1: Shomurodov risponde ad Okereke, solo un pari per Mourinho

    Roma-Venezia, tabellino e statistiche
    Serie A, risultati e classifica
    Roma-Venezia, le scelte di Mourinho e Soncin
    José Mourinho opta per il 3-4-2-1 con Kumbulla, schierato al posto dello squalificato Mancini, Smalling ed Ibanez davanti a Rui Patricio, Maitland-Niles e il rientrante Spinazzola – 375 giorni dopo l’ultima da titolare con la maglia della Roma – sulle corsie esterne, Cristante e Veretout in mediana e la coppia Carles Perez e Pellegrini a supporto del terminale offensivo Abraham. Zaniolo in tribuna per un affaticamento muscolare. Risposta speculare di Soncin, aritmeticamente retrocesso in Serie B a poche ore dal match dell’Olimpico a causa dell’1-1 tra Empoli e Salernitana: tra i pali c’è Maenpaa, in difesa Ampadu, preferito a Svoboda, Caldara e Ceccaroni, Mateju ed Haps sulle fasce, Crnigoj e Vacca nel cuore del campo ed il tandem Aramu-Kiyine alle spalle di Okereke. Out Henry.
    Roma-Venezia 0-1 all’intervallo: decide Okereke dopo 46”
    C’è aria di festa in un Olimpico gremito, assordanti i cori dei 60mila spettatori presenti – tra i quali anche Totti e De Rossi – ma dopo una manciata di secondi (46 per la precisione) il Venezia passa clamorosamente in vantaggio: Aramu pennella in area ed Okereke batte Rui Patricio di testa. Veretout, Cristante, Spinazzola e Carles Perez guidano la reazione giallorossa (quest’ultimo costringe Kiyine al giallo), ma è dai piedi di Pellegrini che nasce l’opportunità più importante: splendida la punizione calciata al 19′ dal centrocampista prodotto del vivaio capitolino, soltanto la traversa gli nega il gol del pari. Ancora Roma al 24′: la palla dell’1-1 capita sui piedi di Abraham, a secco da sei partite, ma è salvifico prima l’anticipo di Caldara, poi l’uscita bassa di Maenpaa. Al 26′ finisce sul taccuino dei cattivi anche Vacca e – complice una condizione fisica non ottimale – Soncin lo richiama in panchina accanto a sé, gettando nella mischia Fiordilino. Pellegrini vittima – suo malgrado – di due brutti interventi tra il 30′ e il 32′, con altrettanti check del Var: si salva Okereke nel primo caso (il pestone non è cattivo né volontario), va anticipatamente sotto la doccia Kiyine nel secondo, reo di un calcione ‘dove non batte il sole’ a palla lontana. Clamorosa ingenuità del belga-marocchino, che lascia il Venezia in inferiorità numerica per circa un’ora di partita. Sale nel frattempo in cattedra Spinazzola, che mostra una tenuta fisica invidiabile nonostante il lungo stop, autore di numerose sgroppate sulla fascia sinistra e di un tiro in porta (non particolarmente insidioso) neutralizzato dall’estremo difensore finlandese: un tackle in ritardo su Mateju gli costa però l’ammonizione al 39′. Attento il portiere dei lagunari anche sul tentativo di Veretout e, soprattutto, sulle sassate di Maitland-Niles – deviata da Ampadu – al 42′ e di Carles Perez al 43′. Lo spagnolo ci riprova pochi secondi più tardi, Aramu si immola e concede solo un corner. 
    Pareggia Shomurodov: Roma-Venezia termina 1-1
    Mourinho non è soddisfatto e all’intervallo opera un triplo cambio: fuori Spinazzola, esausto, e con lui Maitland-Niles e Kumbulla, dentro Zalewski, Karsdorp ed El Shaarawy. Le mosse sembrano sortire gli effetti sperati, il baby italo-polacco si mette subito in mostra con un’azione personale, Pellegrini ci prova di testa ma non inquadra lo specchio (49′) poi, dopo un timido tentativo di Okereke (50′), Cristante esplode il destro dai 20 metri centrando in pieno la traversa, la seconda della partita, con Maenpaa che blocca a terra il debole tap-in di testa di Abraham. Pellegrini ci riprova al 54′ dopo il liscio di Haps, invano, e al 56′, ancora su punizione: non cambia l’esito, il centrocampista giallorosso sbatte ancora contro la traversa. All’ora esatta di gioco lo Special One tenta l’all-in e manda in campo anche Shomurodov al posto di Veretout quindi, dopo il giallo rimediato da Okereke, Maenpaa devia in angolo il piattone di El Shaarawy (61′). All’Olimpico è un assedio, il Venezia, senza grosse motivazioni e con un uomo in meno, è compatto nella propria metà campo: la zuccata del Faraone non va oltre l’esterno della rete (63′), quella di Shomurodov termina alta (65′). Soncin si gioca le carte Peretz e Svoboda in luogo di Aramu e Mateju, con Ampadu dirottato sulla corsia destra, quindi Fiordilino devia in angolo il tentativo del solito esterno italo-egiziano ex Milan (69′). In sequenza, dopo il giallo rimediato da Pellegrini, chance per Abraham, Perez, ancora El Shaarawy e Zalewski, ma per il gol del pari bisogna attendere il 76′: ennesimo miracolo di Maenpaa in uscita bassa su Pellegrini, ma il portiere finlandese non può nulla sulla ribattuta di Shomurodov, che scatena il boato dell’Olimpico. Un’ammonizione per parte – Zalewski ed Ampadu – a 12′ dal termine, mentre sul prato verde il copione non cambia: la Roma attacca a testa bassa, il Venezia attinge a nuove forze fresche per resistere fino al triplice fischio finale (Ebuehi, al rientro, e Johnsen fanno tirare il fiato agli stremati Crngoj ed Okereke). All’82’ non spaventa Maenpaa il debole tiro centrale di El Shaarawy dal limite, un minuto dopo Mourinho preferisce Volpato a Felix per sostituire Carles Perez. Giallorossi pericolosi ancora una volta su calcio da fermo: rasoterra di Pellegrini sugli sviluppi di un corner, Maenpaa si accartoccia sulla sfera (84′). Il forcing dei padroni di casa non accenna a calare, all’88’ Caldara anticipa Abraham dopo la violenta conclusione di Cristante, all’89’ Maenpaa devia sulla traversa – la quarta – il bellissimo destro di Zalewski, al 90′ Ebuehi salva tutto su Shomurodov a botta sicura, al 91′ l’estremo difensore dei lagunari nega la gioia del gol al bomber inglese (di piede) ed El Shaarawy, al 92′ Pellegrini non trova il palo lontano per questione di centimetri. Al 96′, mentre tutti i calciatori della Roma reclamano un calcio di rigore per un fallo di mano, Johnsen parte in contropiede a tutta velocità, anticipa Rui Patricio e serve alla sua destra Ebuehitutto solo, rimontato in extremis da Pellegrini con la porta sguarnita. LEGGI TUTTO