MILANO – L’Inter è tornata e lancia un messaggio alle rivali in vista della volata scudetto. Dopo la rigenerante vittoria dello Stadium contro la Juve i nerazzurri di Simone Inzaghi ritrovano la continuità mancata nelle ultime e non sbagliano a San Siro contro il Verona. Approccio ‘famelico’ dei nerazzurri, che infilano l’Hellas nel primo tempo con Barella e Dzeko (doppio assist di Perisic) e nella ripresa gestiscono il risultato. Arriva così la seconda vittoria di fila che consente ai campioni d’Italia (con la gara contro il Bologna ancora da recuperare) di agganciare momentaneamente il Napolia -1 dalla capolista Milan, in attesa degli impegni degli azzurri (in casa contro la Fiorentina) e dei rossoneri (attesi dalla trasferta sul campo del Torino).
Inter-Verona 2-0: statistiche e tabellino
Lautaro out, tocca a Correa
Out solo lo squalificato Lautaro Martinez tra i nerazzurri, che recuperano De Vrij nella difesa a tre completata da Skriniar e Dimarco con Bastoni a riposo, mentre in attacco c’è Correa al fianco di Dzeko con Dumfries e Perisic esterni e Brozovic regista tra Barella e Calhanoglu. Sull’altro fronte restano ai box gli infortunati Barak, Berardi, Dawidowicz, Pandur e Veloso: c’è ancora Bessa a supportare Simeone con Caprari nel 3-4-2-1, con Lazovic e Faraoni sulle fasce e la coppia Tameze-Ilic in mediana davanti alla difesa, dove Gunter è affiancato da Casale e Ceccherini.
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Barella e Dzeko ispirati da Perisic
La partenza dell’Inter è veemente e il primo a provarci è Dimarco: cavalcata e blitz in area, dove l’ex di turno vien però chiuso in corner da Bessa. Due minuti dopo si accende Correa, steso al limite da Ceccherini: punizione calciata sulla barriera da Calhanoglu. Il Verona prova a prendere campo ma lascia spazi ai nerazzurri e al 18′ serve una prodezza di Montipò per negare il gol a Perisic, che cerca il destro a giro rasoterra su cross di Dumfries. Il croato è ispirato e al 22′ propizia il vantaggio dei padroni di casa: cavalcata a sinistra (dove il Verona gli lascia una prateria) e cross morbido per Barella che insacca con un pregevole esterno destro in controbalzo. In campo è un monologo dell’Inter: Barella innesca Correa che calcia di prima trovando però un’altra grande parata di Montipò (25′). Chi si vede di meno è Dzeko, che compare però alla mezz’ora e lo fa alla sua maniera: corner di Dimarco, Perisic sul primo palo prolunga spizzando di testa per il bosniaco che raddoppia a due passi dalla porta (13°gol in campionato e 98° in A per il centravanti). Il Verona non ci sta e al 35′ c’è lavoro anche per Handanovic, che si salva d’istinto su una ‘puntata’ ravvicinata di Simeone, bravo a combinare con Bessa.
Ripresa in controllo
Si val riposo con l’Inter avanti 2-0 e al rientro in campo non c’è De Vrij tra i nerazzurri: affaticamento muscolare per l’olandese, sostituito da D’Ambrosio. La prima occasione è dei padroni di casa, con Dumfries che calcia però fuori dopo aver saltato Lazovic in area (49′), ma il Verona è tornato dagli spogliatoi con la voglia di reagire e Simeone testa ancora i riflessi di Handanovic (51′). Inzaghi getta allora nella mischia Gosens al posto di Correa (59′) ma insiste l’Hellas ed è ghiotta l’occasione sprecata da Ceccherini, che calcia male e alto con il sinistro tutto solo nel cuore dell’area interista (62′). Nel frattempo arrivano i primi cambi di Tudor, che manda in campo Depaoli e Lasagna al posto di Faraoni e Bessa ed è proprio Lasagna a provarci subito dalla distanza senza però inquadrare la porta. Vidal e Bastoni al posto dell’acciaccato Barella e di Dimarco (66′) sono le ‘contromosse’ di Inzaghi ma è Calhanoglu a fiorare il tris con un destro a lato di un soffio (68′). L’Inter vuole chiudere la partita e ci va vicina al 73′: azione corale che coinvolge Dzeko, Brozovic e Vidal per liberare in area D’Ambrosio al quale nega però il tris Montipò (73′), con Calhanoglu che cerca poi invano il gol olimpico sul successivo corner. Ancora Vidal apre poi a sinistra per Perisic che crossa sulla testa di Dzeko la cui conclusione finisce alta di poco (78′), mentre Skriniar spegne le ultime velleità del Verona deviando in corner il destro di Ilic (83′), servito da Cancellieri entrato poco prima con Sutalo (fuori Lazovic e Ceccherini). Nel finale uno stremato Calhanoglu alza bandiera bianca e lascia il posto a Gagliardini (84′) e al triplice fischio è feste nerazzurra, con Handanovic e compagni a esultare insieme ai tifosi. LEGGI TUTTO