consigliato per te

  • in

    In Verona-Venezia intriga la “combo” 1X più Over 1,5

    Serie A, il Verona si appresta a ricevere il Venezia. Per le quote parte favorita la squadra allenata da Igor Tudor, gli “scaligeri” in casa hanno perso solamente quattro incontri su tredici.
    Fai ora i tuoi pronostici!
    In casa è un’altra storia
    Al Verona la scorsa settimana per poco non riusciva il “colpaccio” sul campo della Roma. Caprari e compagni dopo aver chiuso il primo tempo sul 2-0 non sono riusciti a resistere agli attacchi nella ripresa dei giallorossi, 2-2 il risultato finale. L’Hellas in casa però non scherza, in questa stagione al “Bentegodi” sono cadute anche diverse “big” come Roma, Lazio e Juventus. Nelle ultime due gare interne l’undici di Tudor ha conquistato sei punti contro Udinese (4-0) e Bologna (2-1). 
    Il Venezia è reduce da due risultati consecutivi (dopo il 2-1 fatto registrare a Torino i veneti hanno pareggiato 1-1 in casa con il Genoa) ma se vorrà impensierire l’Hellas dovrà almeno migliorare la propria fase difensiva (20 gol subiti in trasferta).
    Il Verona davanti al proprio pubblico ha regalato l’Over 2,5 in 11 match su 13. Intriga la “combo” che lega l’Over 1,5 casa all’Under 2,5 Ospite, più “semplice” l’accoppiata 1X più Over 1,5. LEGGI TUTTO

  • in

    Roma-Verona 2-2: i baby Volpato e Bove salvano Mourinho

    ROMA – I gol di Barak e Tameze, rispettivamente dopo cinque e venti minuti, sembravano aver condannato una Roma in grande emergenza alla decima sconfitta stagionale. All’Olimpico, all’Hellas Verona dell’ex Juve Igor Tudor, non basta però un tempo di totale dominio per conquistare la massima posta in palio, rimontato nella ripresa “dalla linea verde” lanciata da Mourinho: al 65′ il destro dal limite di Volpato, leggermente sporcato da Gunter, regala un finale di fuoco. A completare l’opera è Bove a 6′ dal termine con un velenoso collo destro sul primo palo da posizione defilata. Con questo punto, Mourinho sale a quota 41, gli scaligeri restano a -4. 
    Roma-Verona, le scelte di Mourinho e Tudor
    Scelte semi-obbligate per José Mourinho, privo di 10 calciatori, compreso Zaniolo, in dubbio fino all’ultimo: in porta c’è Rui Patricio, Karsdorp, Smalling, Kumbulla e Vina la linea di difesa, Cristante e Sergio Oliveira in mediana e Maitland-Niles, Pellegrini ed Afena-Gyan il trio di trequartisti alle spalle di Abraham. La risposta dell’ex vice-Pirlo alla Juve Igor Tudor è un 3-4-2-1 con Ceccherini, Gunter e Casale a protezione di Montipò, Faraoni, Tameze, Ilic e Lazovic a centrocampo e la coppia Barak-Caprari a supporto del terminale offensivo Simeone.
    Barak-Tameze, Roma-Verona 0-2 al 45′
    Le assenze, il recente trend negativo, il pareggio strappato in extremis col Sassuolo nell’ultimo turno, le soventi stoccatine di Mourinho alle seconde linee della rosa a propria disposizione: i tifosi della Roma auspicavano una reazione nel momento più complicato, ma all’Olimpico – sin dalle prime battute – la squadra di casa sembra il Verona. Gli scaligeri di Tudor prendono in mano le redini del gioco con personalità, autostima e fiducia e i minuti necessari per sbloccare il risultato sono appena cinque: splendido schema su punizione, dalla corsia destra Ilic batte corto, una rapida triangolazione nello stretto libera Faraoni per un tiro-cross su cui si oppone Rui Patricio, che non può nulla però sul tap-in vincente di Barak, giunto alla decima marcatura stagionale, il secondo calciatore dell’Hellas in doppia cifra in stagione (Simeone è già a 12). Ad onor del vero, spronati dagli urlacci dello Special One in panchina, i giallorossi accennano una reazione: ci prova senza fortuna Pellegrini, un grande ripiegamento di Casale toglie una ghiotta opportunità ad Afena, stessa sorte per Vina, Sergio Oliveira ed Abraham. Sono 10 giri di lancetta in cui l’undici veneto fatica ad uscire dalla propria metà campo, ma in serbo c’è il colpo da ko: al 20′, infatti, da una ripartenza perfetta, la sfera finisce tra i piedi dell’ex Caprari che, dalla linea di fondo, inventa un assist vincente per Tameze, che fa 2-0 dal cuore dell’area. I capitolini accusano il colpo e soltanto l’intervento del Var evita un passivo più pesante: una posizione di partenza irregola “defrauda” Simeone di un capolavoro che avrebbe chiuso anzitempo le sorti dell’incontro (32′). Il duplice fischio dell’arbitro Pairetto dà il là alla pioggia di fischi di tutto lo stadio.
    I baby Volpato e Bove salvano la Roma: 2-2 con il Verona
    Veretout e Zalewski per Sergio Oliveira – ammonito – e Vina sono le mosse di Mourinho al rientro in campo dopo l’intervallo, Depaoli per Casale, anche lui nella “lista dei cattivi” dell’arbitro, la risposta di Tudor dopo 7′ di gioco, prologo alla prima occasione della ripresa, a tinte giallorosse: è protagonista il francese appena entrato, che – tutto di mancino -accarezza il pallone e cerca un diagonale, che si spegne però contro l’esterno della rete. Troppo poco per appagare uno sconsolato Mourinho, che al 62′ si gioca la carta Volpato in luogo di Afena. Quindi, sull’altro versante, è il turno di Bessa e Lasagna per Caprari e Lasagna: un doppio cambio che non stravolge il modulo, ma muta sicuramente l’aspetto tattico, ora più votato al contropiede, con un boa davanti incaricata di difendere palloni sporchi e guadagnare punizioni sulla trequarti. Il calcio, però, è uno sport bizzarro e basta un episodio per cambiare il volto di una partita. Il suddetto episodio, poi, assume i crismi della favola al 65′, quando a realizzare il 2-1, con una botta di collo sinistro leggermente deviata da Gunter sugli sviluppi di un corner, è proprio il giovane Volpato, in campo da 180 secondi scarsi, alla seconda presenza nel massimo campionato italiano e primo calciatore della “scuderia di Francesco Totti” a segnare con la maglia della Roma. Match improvvisamente riaperto, mentre Karsdorp, ammonito per un’entrataccia, rischia grosso quando accusa platealmente di simulazione Bessa. Le fiammate di Zalewski mettono alle corde l’Hellas, Pellegrini chiede invano un calcio di rigore, mentre Tameze – imprendibile nel primo tempo e ora in balia del baby italo-polacco – alza bandiera bianca: con lui esce anche Ceccherini, dentro Sutalo e Retsos, mentre lo Special One getta nella mischia Bove per Maitland-Niles. Sarà un’altra sostituzione profetica: se Volpato – favorito da un pregevole velo di Abraham – sfiora la doppietta in scivolata quando il cronometro segna -10′ dal triplice fischio, e Cristante non inquadra lo specchio dalla distanza, il giovane prodotto del vivaio giallorosso – anche lui al primo centro in A – trova il 2-2 con un velenosissimo destro sul primo palo dal vertice destro dell’area gialloblù (84′). Sulle ali dell’entusiasmo, poi, Abraham avrebbe anche l’occasione per il clamoroso sorpasso-lampo. Al 91′ espulso Mourinho per aver fatto il “gesto del telefono”: bellissimo, però, l’abbraccio con Tudor prima di abbandonare il prato verde dell’Olimpico. LEGGI TUTTO

  • in

    La Lazio sfida in trasferta l'Udinese, ok il Goal

    Archiviata la trasferta di Europa League sul campo del Porto la Lazio si prepara a giocare nuovamente fuori casa. L’Udinese, prossimo avversario dei biancocelesti, è posizionato nella parte bassa della classifica con soli 24 punti conquistati in 23 partite. Entrambe le compagini non hanno mai fatto registrare il Goal nelle ultime 4 gare di campionato.
    Indovina il risultato esatto di Udinese-Lazio e vinci!
    4-4 il risultato dell’andata
    I friulani arrivano all’appuntamento con i biancocelesti dopo aver perso per 4-0 a Verona, una sconfitta che ha fatto precipitare i bianconeri solamente a più 3 sulla zona retrocessione. La Lazio invece grazie al doppio 3-0 inflitto prima alla Fiorentina e poi al Bologna è riuscita a conquistare il sesto posto della classifica. Pedro e compagni partono favoriti ma occhio alle sorprese, come all’andata (4-4) ci sono i presupposti per assistere a una sfida divertente. Da provare il Goal al triplice fischio dell’arbitro. LEGGI TUTTO

  • in

    Pronostico Roma-Verona, all'Olimpico si punta sui gol

    Uno dei piatti più prelibati del sabato di Serie A è Roma-Verona. Mourinho non vuole mancare all’appuntamento con i tre punti contro una formazione in gran forma che può vantare il quarto miglior attacco della Serie A. Ecco alcune statistiche e a seguire i consigli per i pronostici.
    Roma-Verona, che sfida tra Mourinho e Tudor: fai il tuo pronostico!
    Hellas, solo 4 volte si è visto lo 0-0 al riposo
    Problemi di formazione e stringente necessità di fare bottino pieno contro un team libero da qualsiasi pressione: situazione non semplice per Mourinho, la cui squadra all’Olimpico ha segnato più di due reti solo contro Fiorentina (all’esordio) e Juventus (3-4).Le statistiche dell’Hellas convergono su Over 2,5 e Goal ed è da segnalare anche che solo 4 volte su 24 gli scaligeri sono andati al riposo sullo 0-0. Raramente, quindi, ci si annoia anche durante i primi tempi.
    Le insidie per i giallorossi non mancano, tanto che la quota per il segno 1 al 90’ si avvicina al raddoppio. Per chi è appassionato di giocate sugli esiti “Multigol” è da segnalare “Multigol 1-2 1° tempo+Multigol 2-4 2° tempo”. Per centrare questo tipo di opzione (da circa tre volte la posta) serve questa combinazione: uno o due gol nella prima frazione e, nella seconda, da due a quattro segnature. LEGGI TUTTO

  • in

    La nuova Juve va, Lapo Elkann applaude: «Bravi tutti, mentalità!»

    TORINO – Lapo Elkann applaude la nuova Juventus uscita fuori dal mercato di gennaio. Via Bentancur e Kulusevski, finiti al Tottenham, subito in azione Zakaria il nuovo Polpo e Vlahovic il nuovo bomber, protagonisti nella vittoria sul Verona. Ecco il tweet del nipote dell’Avvocato, acceso e appassionato tifoso bianconero: «Bravi tutti e che bello presentarvi così Denis e Dusan. Mentalità. Avanti!». La Juve ora agguanta la zona Champions, obiettivo fondamentale. Ma lassù, Inter, Napoli e Milan non dormiranno sonni tranquilli, comunque. La squadra di Allegri può solo crescere e migliorare, anche se nulla è scontato. Mentalità è la parola chiave… LEGGI TUTTO

  • in

    Ufficiale, Kalinic lascia il Verona: giocherà all'Hajduk Spalato

    VERONA – Nikola Kalinic proseguiràla stagione 2021-22 in patria con i colori dell’Hajduk Spalato. L’attaccante croato infatti ha ufficialmente risolto il contratto con il Verona dopo una stagione e mezza (33 partite e 6 gol) ed il tutto è avvenuto poche ore dopo la sconfitta sul campo della Juventus di domenica. Questo il comunicato ufficiale della squadra gialloblù: “L’Hellas Verona comunica la risoluzione consensuale del contratto con il calciatore Nikola Kalinic. L’Hellas ringrazia e saluta affettuosamente ‘Kale’, augurandogli le migliori soddisfazioni per il prosieguo della sua carriera sportiva”.Guarda la galleryJuve, da Vlahovic a Dybala e Zakaria: è festa sui social LEGGI TUTTO

  • in

    Juve-Verona 2-0: Vlahovic e Zakaria show, Allegri sorride

    TORINO – No, non è una Juventus «fuori giri», come temeva Allegri alla vigilia. E’ un’altra Juventus, sveglia e concentrata, quella che cancella le velleità di un Verona sbarcato a Torino con l’ambizione di ripetere la straordinaria prova dell’andata, quando Simeone sembrava Cristiano Ronaldo e i bianconeri s’erano passivamente inchinati al Cholito. E’ una Juve tosta, cattiva, affamata, talmente trasfigurata da piombare su tutti i palloni con insolita veemenza e vincere i duelli: rarità, quest’anno. E poi lì davanti c’è finalmente un riferimento, un attaccante che punta la porta, una “bestia” per come azzanna il match. Gol, set, match: protagonista, Dusan Vlahovic. La prima della Juventus targata DV7 equivale al primo monumento da costruire in onore del nuovo idolo che infiamma lo Stadium, spalleggiato da un generosissimo Morata e da un Dybala che s’accende a tratti, ma quando lo fa sono dolori per gli avversari. Finisce 2-0, perché il bis è servito dall’altra new entry (monsieur Denis Zakaria), e adesso la corsa Champions, con l’Atalanta stoppata dal Cagliari, ingolosisce. Juve quarta in classifica, davanti ai nerazzurri da incrociare domenica a Bergamo. E anche se serviranno ulteriori «svenimenti» da parte dell’Inter, nessun tifoso commetterà peccato se vorrà sognare la sua squadra recuperare otto punti alla capolista che ha pure una partita in meno.Guarda la galleryLa Juve fa festa con Vlahovic e Zakaria: battuto il Verona

    Vlahovic ha fame, tutti affamati

    Nel tridente d’attacco bianconero, con Dybala che ondeggia tra il lato destro e il centro, più Morata bravo ad allargarsi, nel cuore emerge un carrarmato. Mister gol ha il profilo massiccio di un serbo approdato alla Juve nei tempi giusti. Gli stessi che consentono a Vlahovic di prendersi la partita e portarla dalla sua parte in un amen. Tre minuti gli bastano per il primo controllo, sette scarsi per il primo pallone schiaffeggiato con il sinistro e respinto da Montipò, dieci per la prima protesta per un fallo ai suoi danni, non fischiato, dodici per la palombella vincente dell’1-0 su assist sublime di Dybala. Primo gol da juventino al debutto per l’ex Fiorentina: come la Joya, Tevez, Higuain, Sivori, Charles e altre stelle nel firmamento bianconero. Vlahovic è il simbolo inconfondibile di una squadra che governa la partita a suo piacimento: attacca quando trova spazi, difende con ordine e riparte con quei tre davanti, una minaccia costante. Zakaria, altro debuttante, dà solidità e infonde sicurezza lì in mezzo, Arthur seduto sulla sedia del regista fa il suo, Rabiot e De Sciglio governano palloni scivolosi e leggono bene le mosse del nemico. Il Verona cerca di pressare alto, la Juve quand’è costretta rimane bassa e difende in undici, compatta e senza timore di sbagliare. E’ la versione “animalesca” dei bianconeri, quella che troppo spesso è mancata in questa stagione: c’è appetito, c’è fame, c’è il senso di qualcosa che si può ancora correggere come un’annata del genere. Ed è tutto orientato, costruito, finalizzato a scatenare la fisicità di Vlahovic, che meriterebbe anche un rigore dopo un contrasto al limite con Gunter in area veronese. Morata fa – bene – lo sporco lavoro di assistente e assistman geniale: ricevuto il pallone da Dybala, ecco un regalino al serbo che apre troppo l’interno e non centra il portone.

    Guarda la galleryJuve, a Vlahovic bastano 13′: subito in gol su assist di Dybala

    Il segno di Zakaria

    Tudor, oltre a Simeone squalificato, deve fare a meno di Faraoni e Caprari: davanti c’è Lasagna e non Kalinic, con Barak chiamato anche a coprire eventuali magagne altrui. Il peccatuccio della Juve è non chiudere la gara nel primo tempo, così il Verona si arma di pazienza e coraggio e in avvio di secondo tempo è Szczesny ad alzare la voce davanti a Lasagna. Ma basta un lampo per ristabilire le distanze, giusto il tempo che serve a Morata per avviare una ripartenza con assist strepitoso per Zakaria. Solo soletto, lo svizzero rompe il ghiaccio come Vlahovic e i decibel montano allo Stadium. Anche questa, una novità a modo suo. Dybala, servito da un colpo di tacco di uno strepitoso Danilo, centra Montipò e il 3-0 resta in canna, anche quando Rabiot riduce Tameze ai minimi termini e sfiora il tris. Allegri tiene tutti in campo per tre quarti di gara, poi cambia Chiellini (che aveva chiesto di uscire) con Rugani e Dybala (non contentissimo) con Cuadrado. Tudor aggiunge Kalinic a Lasagna e toglie Barak, ormai fuori contesto. Tra un tacco e una scivolata, Vlahovic ne ha ancora. Nel finale, applausi anche per Morata sostituito da Kean, mentre Zakaria un po’ malconcio viene rimpiazzato da McKennie. Anche il texano va a un passo dal 3-0 (Kean lo imiterà nel recupero), ma Montipò si conferma di gran lunga il migliore dei suoi. Poi è solo festa, con Vlahovic e Zakaria che cominciano a godersela sul serio.

    Juve-Torino, tabellino e statistiche

    Guarda la galleryZakaria, debutto da sogno: subito in gol con la maglia della Juve LEGGI TUTTO

  • in

    Spettacolo in vista nella sfida Juventus-Verona

    La Juventus nelle ultime 9 giornate di Serie A ha fatto registrare 6 vittorie e 3 pareggi. I bianconeri questo fine settimana ricevono un Verona che nella gara d’andata è riuscito ad imporsi per 2-1 al “Bentegodi”.
    Indovina il risultato esatto di Juventus-Verona e vinci!
    La prima volta non si scorda mai
    All’Allianz Stadium di Torino c’è grande attesa per l’esordio di Dusan Vlahovic in maglia bianconera. La “Vecchia Signora” ha puntato sul “bomber” serbo (17 gol da inizio campionato con la Fiorentina) per dare maggiore peso a un attacco che nelle prime 23 giornate è riuscito a realizzare “soltanto” 34 reti. Il confronto contro il Verona di Igor Tudor si preannuncia spettacolare. L’Hellas ha chiuso 9 delle prime 11 trasferte con almeno una rete per parte al novantesimo e ben 7 con minimo tre reti (Over 2,5). La Juventus in casa è reduce da 6 Under 2,5 ma l’arrivo di Vlahovic e il “divertente” gioco mostrato dai gialloblù in queste ultime partite potrebbero far tornare l’Over 2,5 a Torino. Da provare un gol di Dusan Vlahovic in uno o entrambi i tempi di gioco. LEGGI TUTTO