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    Ufficiale, Kalinic lascia il Verona: giocherà all'Hajduk Spalato

    VERONA – Nikola Kalinic proseguiràla stagione 2021-22 in patria con i colori dell’Hajduk Spalato. L’attaccante croato infatti ha ufficialmente risolto il contratto con il Verona dopo una stagione e mezza (33 partite e 6 gol) ed il tutto è avvenuto poche ore dopo la sconfitta sul campo della Juventus di domenica. Questo il comunicato ufficiale della squadra gialloblù: “L’Hellas Verona comunica la risoluzione consensuale del contratto con il calciatore Nikola Kalinic. L’Hellas ringrazia e saluta affettuosamente ‘Kale’, augurandogli le migliori soddisfazioni per il prosieguo della sua carriera sportiva”.Guarda la galleryJuve, da Vlahovic a Dybala e Zakaria: è festa sui social LEGGI TUTTO

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    Juve-Verona 2-0: Vlahovic e Zakaria show, Allegri sorride

    TORINO – No, non è una Juventus «fuori giri», come temeva Allegri alla vigilia. E’ un’altra Juventus, sveglia e concentrata, quella che cancella le velleità di un Verona sbarcato a Torino con l’ambizione di ripetere la straordinaria prova dell’andata, quando Simeone sembrava Cristiano Ronaldo e i bianconeri s’erano passivamente inchinati al Cholito. E’ una Juve tosta, cattiva, affamata, talmente trasfigurata da piombare su tutti i palloni con insolita veemenza e vincere i duelli: rarità, quest’anno. E poi lì davanti c’è finalmente un riferimento, un attaccante che punta la porta, una “bestia” per come azzanna il match. Gol, set, match: protagonista, Dusan Vlahovic. La prima della Juventus targata DV7 equivale al primo monumento da costruire in onore del nuovo idolo che infiamma lo Stadium, spalleggiato da un generosissimo Morata e da un Dybala che s’accende a tratti, ma quando lo fa sono dolori per gli avversari. Finisce 2-0, perché il bis è servito dall’altra new entry (monsieur Denis Zakaria), e adesso la corsa Champions, con l’Atalanta stoppata dal Cagliari, ingolosisce. Juve quarta in classifica, davanti ai nerazzurri da incrociare domenica a Bergamo. E anche se serviranno ulteriori «svenimenti» da parte dell’Inter, nessun tifoso commetterà peccato se vorrà sognare la sua squadra recuperare otto punti alla capolista che ha pure una partita in meno.Guarda la galleryLa Juve fa festa con Vlahovic e Zakaria: battuto il Verona

    Vlahovic ha fame, tutti affamati

    Nel tridente d’attacco bianconero, con Dybala che ondeggia tra il lato destro e il centro, più Morata bravo ad allargarsi, nel cuore emerge un carrarmato. Mister gol ha il profilo massiccio di un serbo approdato alla Juve nei tempi giusti. Gli stessi che consentono a Vlahovic di prendersi la partita e portarla dalla sua parte in un amen. Tre minuti gli bastano per il primo controllo, sette scarsi per il primo pallone schiaffeggiato con il sinistro e respinto da Montipò, dieci per la prima protesta per un fallo ai suoi danni, non fischiato, dodici per la palombella vincente dell’1-0 su assist sublime di Dybala. Primo gol da juventino al debutto per l’ex Fiorentina: come la Joya, Tevez, Higuain, Sivori, Charles e altre stelle nel firmamento bianconero. Vlahovic è il simbolo inconfondibile di una squadra che governa la partita a suo piacimento: attacca quando trova spazi, difende con ordine e riparte con quei tre davanti, una minaccia costante. Zakaria, altro debuttante, dà solidità e infonde sicurezza lì in mezzo, Arthur seduto sulla sedia del regista fa il suo, Rabiot e De Sciglio governano palloni scivolosi e leggono bene le mosse del nemico. Il Verona cerca di pressare alto, la Juve quand’è costretta rimane bassa e difende in undici, compatta e senza timore di sbagliare. E’ la versione “animalesca” dei bianconeri, quella che troppo spesso è mancata in questa stagione: c’è appetito, c’è fame, c’è il senso di qualcosa che si può ancora correggere come un’annata del genere. Ed è tutto orientato, costruito, finalizzato a scatenare la fisicità di Vlahovic, che meriterebbe anche un rigore dopo un contrasto al limite con Gunter in area veronese. Morata fa – bene – lo sporco lavoro di assistente e assistman geniale: ricevuto il pallone da Dybala, ecco un regalino al serbo che apre troppo l’interno e non centra il portone.

    Guarda la galleryJuve, a Vlahovic bastano 13′: subito in gol su assist di Dybala

    Il segno di Zakaria

    Tudor, oltre a Simeone squalificato, deve fare a meno di Faraoni e Caprari: davanti c’è Lasagna e non Kalinic, con Barak chiamato anche a coprire eventuali magagne altrui. Il peccatuccio della Juve è non chiudere la gara nel primo tempo, così il Verona si arma di pazienza e coraggio e in avvio di secondo tempo è Szczesny ad alzare la voce davanti a Lasagna. Ma basta un lampo per ristabilire le distanze, giusto il tempo che serve a Morata per avviare una ripartenza con assist strepitoso per Zakaria. Solo soletto, lo svizzero rompe il ghiaccio come Vlahovic e i decibel montano allo Stadium. Anche questa, una novità a modo suo. Dybala, servito da un colpo di tacco di uno strepitoso Danilo, centra Montipò e il 3-0 resta in canna, anche quando Rabiot riduce Tameze ai minimi termini e sfiora il tris. Allegri tiene tutti in campo per tre quarti di gara, poi cambia Chiellini (che aveva chiesto di uscire) con Rugani e Dybala (non contentissimo) con Cuadrado. Tudor aggiunge Kalinic a Lasagna e toglie Barak, ormai fuori contesto. Tra un tacco e una scivolata, Vlahovic ne ha ancora. Nel finale, applausi anche per Morata sostituito da Kean, mentre Zakaria un po’ malconcio viene rimpiazzato da McKennie. Anche il texano va a un passo dal 3-0 (Kean lo imiterà nel recupero), ma Montipò si conferma di gran lunga il migliore dei suoi. Poi è solo festa, con Vlahovic e Zakaria che cominciano a godersela sul serio.

    Juve-Torino, tabellino e statistiche

    Guarda la galleryZakaria, debutto da sogno: subito in gol con la maglia della Juve LEGGI TUTTO

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    Spettacolo in vista nella sfida Juventus-Verona

    La Juventus nelle ultime 9 giornate di Serie A ha fatto registrare 6 vittorie e 3 pareggi. I bianconeri questo fine settimana ricevono un Verona che nella gara d’andata è riuscito ad imporsi per 2-1 al “Bentegodi”.
    Indovina il risultato esatto di Juventus-Verona e vinci!
    La prima volta non si scorda mai
    All’Allianz Stadium di Torino c’è grande attesa per l’esordio di Dusan Vlahovic in maglia bianconera. La “Vecchia Signora” ha puntato sul “bomber” serbo (17 gol da inizio campionato con la Fiorentina) per dare maggiore peso a un attacco che nelle prime 23 giornate è riuscito a realizzare “soltanto” 34 reti. Il confronto contro il Verona di Igor Tudor si preannuncia spettacolare. L’Hellas ha chiuso 9 delle prime 11 trasferte con almeno una rete per parte al novantesimo e ben 7 con minimo tre reti (Over 2,5). La Juventus in casa è reduce da 6 Under 2,5 ma l’arrivo di Vlahovic e il “divertente” gioco mostrato dai gialloblù in queste ultime partite potrebbero far tornare l’Over 2,5 a Torino. Da provare un gol di Dusan Vlahovic in uno o entrambi i tempi di gioco. LEGGI TUTTO

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    Juve-Verona: Kalinic al veleno e Tudor per la storia, ma senza Simeone mai tre punti

    TORINO – Sosta finita, si ritorna in campo per la 24esima di campionato con la Juve che ospita il Verona dell’ex bianconero Tudor. Incroci, numeri e statistiche, il match dell’Allianz Stadium racchiude tante curiosità. Come questa: il Verona è rimasto imbattuto nelle ultime quattro sfide di Serie A contro la Juventus (2V, 2N) e potrebbe diventare la prima squadra dalla Sampdoria nel 2013 a non perdere per cinque incontri di fila contro i bianconeri nella competizione. E non solo: dopo il successo per 2-1 nella gara d’andata, i gialloblù potrebbero ottenere due successi nella stessa stagione di Serie A contro la Juventus per la prima volta nella sua storia: l’ultima squadra a riuscirci nella competizione contro la Vecchia Signora è stata la Sampdoria nel 2012/13.Guarda la galleryJuve-Verona, la probabile formazione di Allegri: Vlahovic e Zakaria dal 1′ LEGGI TUTTO

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    Verona-Bologna 2-1: Tudor di rimonta, ora sogna e punta la Juve

    VERONA – Il Verona fa sul serio e sogna in attesa di far visita alla Juventus dopo la sosta (non ci sarà Simeone, che era diffidato ed è stato ammonito). Successo in rimonta e zona Europa League vicina per l’Hellas, che al ‘Bentegodi’ supera 2-1 in rimonta il Bologna e centra così il terzo successo nelle ultime quattro partite (una serie ‘macchiata’ solamente dalla sconfitta casalinga con la Salernitana). Colpita in avvio da Orsolini, la squadra di Tudor trova la forza per tornare a galla con Caprari prima del riposo e di sorpassare poi con Kalinic, la cui rete nel finale premia un secondo tempo giocato all’assalto dai padroni di casa. Continua invece il momento difficile per gli emiliani di Mihajlovic decimati dalle assenze, che nonostante il terzo ko di fila restano comunque in una zona tranquilla di classifica.
    Verona-Bologna 2-1: statistiche e tabellino
    Tudor ritrova Ilic, tante assenze per Mihajlovic
    Tra i padroni di casa (out Dawidwicz, Frabotta e Hongla) stringe i denti Ceccherini che completa il terzetto difensivo con Casale (che Sarri vorrebbe alla Lazio) e Gunter. In mezzo al campo invece rientra Ilic dopo la squalifica: l’ex Manchester City fa coppia con Veloso nel 3-4-2-1 con Faraoni e Lazovic  sugli esterni, mentre alle spalle di Simeone sono ancora Barak e Caprari i trequartisti. Decisamente più lunga la lista degli assenti in casa rossoblù: oltre allo squalificato Soumaro e al gambiano Barrow impegnato in Coppa d’Africa, sono indisponibili Mbaye, Kingsley, Schouten, Santander e De Silvestri. Al posto di quest’ultimo nel 3-5-2 viene adattato Theate sulla destra (con Hickey sul lato opposto), mentre in mezzo gioca Dominguez nonostante i continui problemi alla spalla e davanti c’è Orsolini a fare reparto con Sansone (inizio in panchina per l’acciaccato Arnautovic).
    Guarda la galleryCaprari show e Kalinic, il Verona batte il Bologna in rimonta
    Doppia magia: prima Orsolini, poi Caprari
    Ritmi subito alti in avvio di gara e dopo un paio di fiammate del Verona (una conclusione di Simeone a fil di palo al 3′ e una di Ilic ribattuta al 12′) è il Bologna a pungere per primo: intervento a vuoto di Gunter al limite dell’area e splendida girata mancina al volo di Orsolini che batte Montipò (14′). I padroni di casa incassano il colpo e reagiscono, trascinati da Lazovic: suo il cross dalla sinistra ‘spizzato’ da Barak su cui non riesce a intervenire Simeone (23′) e suo anche il destro alto su traversone di Faraoni (che era però scattato in fuorigioco sulla destra al 26′). Gli emiliani provano a spezzare l’assalto scaligero con un ‘tiraccio’ di Binks (35′) ma Lazovic è in grande serata e imperversa a sinistra, da dove pesca prima Barak che ci arriva di coscia senza riuscire ad angolare (37′), poi Caprari che invece sorprende Skorupski e pareggia con uno splendido tacco volante. E prima del riposo Binks è costretto a ‘spendere’ il giallo per fermare una pericolosa azione scaligera (46′) dopo quello pesante incassato dal gialloblù Simeone (era diffidato e salterà la prossima trasferta sul campo della Juventus).
    Serie A, la classifica
    La rimonta firmata da Kalinic
    Dall’intervallo rientrano gli stessi ventidue e non cambia nemmeno il copione, con il Verona arrembante e capace di mettere in pochi minuti Simeone due volte davanti a Skorupski: in entrambe le occasioni (48′ e 52′) il portiere ‘mura’ in uscita il centravanti gialloblù, che non inquadra la porta nemmeno quando subito dopo il polacco gli respinge involontariamente il pallone addosso con i pugni. La risposta del Bologna (55′) è una conclusione di Svanberg (su lancio di Dominguez) troppo centrale per impensierire Montipò, mentre decisamente più complicata è la parata di Skorupski sul destro incrociato di Caprari (57′). Per gli ospiti ci prova poi anche Sansone che sfiora il gol ‘olimpico’ direttamente da corner, con Tudor che cerca allora di dare al suo Verona nuove energie: Veloso e Simeone lasciano il posto a Tameze e Lasagna (63′) ed è proprio quest’ultimo a sfiorare il gol con una conclusione a giro. Le ‘contromosse’ di Mihajlovic sono Annan e Vignato (fuori al 66′ Theate e un Dominguez dolorante alla spalla) ma è ancora Svanber a cercare la porta senza trovarla (68′). Arriva poi il turno di Kalinic nel Verona (dentro per Ilic al 74′) e di Arnautovic nel Bologna (fuori Orsolini al 78′) e il cambio vincente si rivela quello di Tudor: è infatti Kalinic a completare la rimonta, superando Skorupski di testa su cross perfetto di Lasagna (85′). L’ultimo brivido è un colpo di testa in tuffo di Falcinelli appena entrato, che cerca invano il pari senza inquadrare la porta (92′): finisce 2-1 per il Verona che in attesa di far visita alla Juventus sogna l’Europa.
    Serie A, risultati e calendario LEGGI TUTTO

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    Possibile il Goal in Sassuolo-Verona

    Il programma della 22ª giornata di Serie A prevede il confronto tra il Sassuolo e il Verona. La compagine neroverde dopo aver battuto l’Empoli in trasferta per 5-1 si appresta a dare spettacolo anche contro l’Hellas di Igor Tudor.
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    Spettacolo in campo
    A campi invertiti (21 agosto 2021) il Sassuolo è riuscito a battere il Verona per 3-2. Anche al ritorno le occasioni da rete sembrano assicurate visto che l’Hellas in trasferta ha terminato ben 8 match su 10 con almeno una rete per parte e 6 con l’Over 2,5 al 90’. Il Goal, uscito anche in 7 delle prime 11 gare interne dei neroverdi, può rispondere ancora una volta presente al novantesimo. LEGGI TUTTO

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    Toro, il calo degli spettatori continua: meno di 7000 con il Verona

    TORINO – Appassionati e felici per la vittoria sul Verona, ma ancora troppo pochi sugli spalti. Le vittorie casalinghe offerte dalla squadra di Juric e i numeri di questo Toro non riescono ancora a fare il paio con quelli degli spettatori. Ieri, nel successo in casa conquistato contro la formazione gialloblù dopo vent’anni, allo stadio erano solamente in 6.202. […] Chi c’è stato ha, come al solito, spinto la squadra con voce, fiato e cuore. Non sono mancati i cori all’indirizzo di capitan Belotti e del match winner Tommaso Pobega, ma anche l’ormai celebre «Cairo Vattene». Discreta presenza di pubblico in curva Maratona, il centro nevralgico del tifo granata. Diversa, invece, la situazione negli altri settori: la Primavera anche ieri è rimasta pressoché deserta. Pochissimi tifosi anche nel settore Distinti, in cui i teloni installati ai lati hanno parzialmente coperto i vuoti. Le ragioni dell’assenteismo sono da ricercare soprattutto nel rapporto da tempo logoro tra la gente granata e Urbano Cairo. I seggiolini vuoti al Grande Torino sono un’altra forma di contestazione nei confronti di chi da oltre 16 anni gestisce le sorti della società. […]Sullo stesso argomentoPagelle Toro: diga Bremer, Sanabria di spondaTorino

    I numeri del pubblico granata

    […] Dopo la prima giornata contro l’Atalanta – 3.475 spettatori con il 50% di capienza – i numeri erano piano piano saliti con il 75%: 9.082 contro la Salernitana, 8.646 contro la Lazio e 9.881 contro il Genoa. Dopo la sconfitta contro lo Spezia è iniziato il calo: 7.034 contro l’Udinese, 7.002 contro l’Empoli e 6.562 contro il Bologna. Alla vigilia della sfida contro il Verona, anche Juric ha parlato del poco seguito allo stadio. La speranza, dopo l’ultima in casa del 2021, è che il nuovo anno porti ancora vittorie e più gente allo stadio.

    Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport

    Guarda la galleryTorino, Juric batte il “suo” Verona 1-0: decide Pobega LEGGI TUTTO

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    Diretta Torino-Verona ore 18: dove vederla in tv, streaming e probabili formazioni

    TORINO – Reduce dal fondamentale successo in campionato contro il Bologna, e messa da parte l’amarezza per l’eliminazione subita nei sedicesimi di Coppa Italia per mano della Sampdoria, Ivan Juric ospita allo stadio Olimpico Grande Torino, in un match valido per la 18ª giornata di Serie A, il Verona guidato fino al termine della scorsa stagione e lasciato poi nelle mani di Igor Tudor, l’anno passato secondo di Pirlo alla Juve. I granata si trovano attualmente al 13° posto della classifica di Serie A a quota 22 punti, ad una sola lunghezza di ritardo dall’Hellas rivale odierno: chi vince, resta aggrappato al treno Europa. Negli ultimi tre precedenti il risultato maturato in campo è stato quello di 1-1: l’ultimo il 6 gennaio 2021.
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    Dove vedere in tv e streaming Torino-Verona
    Il match tra Torino e Verona, in programma in casa dei granata oggi (domenica 19 dicembre) alle ore 18, sarà trasmesso in diretta esclusiva da Dazn. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito.
    Torino-Verona, le probabili formazioni
    TORINO (3-4-2-1): V. Milinkovic-Savic; Zima, Bremer, Rodriguez; Singo, Lukic, Pobega, Vojvoda; Praet, Pjaca; Sanabria. Allenatore: Juric. A disposizione: Berisha, Izzo, Buongiorno, Ola Aina, Ansaldi, Rincon, Mandragora, Kone, Baselli, Brekalo, Linetty, Zaza. Indisponibili: Belotti, Djidji, Edera, Verdi. Squalificati: -.
    VERONA (3-4-2-1): Montipò; Ceccherini, Magnani, Casale; Faraoni, Tameze, Veloso, Lazovic; Barak, Caprari; Simeone. Allenatore: Tudor. A disposizione: Pandur, A. Berardi, Cetin, Sutalo, Coppola, Ruegg, Hongla, Ilic, Bessa, Cancellieri, Lasagna, Ragusa. Indisponibili: Dawidowicz, Frabotta, Gunter, Kalinic. Squalificati: -.
    Arbitro: Fabbri di Ravenna.Assistenti: M. Rossi e Dei Giudici.IV uomo: Marcenaro.Var: Ghersini.Avar: Giallatini. LEGGI TUTTO