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    Verona-Juventus, che feeling con l'esito Goal

    Dopo dieci turni di Serie A la Juventus ha ben 13 punti in meno in classifica rispetto alle capolista Napoli e Milan. In questa giornata la squadra di Allegri è di scena a Verona contro una formazione che rispetto ai bianconeri ha tre sole lunghezze di ritardo ed è facile ipotizzare che l’undici allenato da Tudor (ex juventino) scenderà in campo con intenzioni di… aggancio.
    Verona-Juventus, indovina il risultato esatto e vinci!
    Il clean sheet è una rarità
    Sulla carta il rendimento recente delle due formazioni è identico (due vittorie, un pareggio ed una sconfitta nelle ultime quattro esibizioni) anche se la “Vecchia Signora” deve far dimenticare ai propri tifosi il ko casalingo dell’ultimo turno contro il Sassuolo.
    Si accennava al ruolino di marcia recente identico di Verona e Juventus ma non è questo l’unico elemento di similitudine che si può riscontrare tra le due formazioni. Gli scaligeri, nelle dieci giornate di campionato finora andate in archivio, hanno collezionato la bellezza di otto esiti “Goal” (entrambe le squadre in campo hanno realizzato almeno una rete) e, di conseguenza, due soli esiti “No Goal” (Bologna-Verona 1-0 e Verona-Spezia 4-0). In questa stessa ottica i dati relativi all’undici di Allegri non si discostano molto da quelli appena descritti: per Chiesa e compagni gli esiti “Goal” sono stati finora infatti sette (soltanto uno in meno rispetto al Verona) mentre i “No Goal”, di conseguenza, arrivano a tre (Juventus-Empoli 0-1, Torino-Juventus 0-1 e Juventus-Roma 1-0).
    Il totale è presto fatto… otto più sette uguale quindici per un match che, a prescindere da come andrà a finire, potrebbe vedere il “Goal” come protagonista. LEGGI TUTTO

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    Atalanta corsara con Zapata e Ilicic, il Verona riprende l'Udinese

    L’Atalanta dimentica il pareggio interno con l’Udinese e le incertezze europee, vincendo 3-1 a Genova, sulla Sampdoria, grazie a Zapata, che provoca l’autorete del vantaggio e poi raddoppia, e a Ilicic, che entra e chiude i conti con una magia. Non sa più vincere invece l’Udinese, a secco di successi dall’1-0 di La Spezia del 12 settembre: i friulani dominano il Verona per 45 minuti nel derby del Triveneto, poi calano e sono raggiunti da un rigore a 7 minuti dal fischio finale.
    Udinese-Verona 1-1
    L’Udinese di Gotti si presenta alla Dacia Arena con Pereyra, rientrato dalla squalifica, e Success (ex Watford) alle spalle di Beto. A centrocampo gioca Arslan, preferito a Makengo. Tudor cambia sette-undicesimi del suo Verona: Simeone, reduce dal poker alla Lazio, si siede in panchina, sostituito da Kalinic. A supporto del croato ci sono Barak e Lasagna. Success, alla prima da titolare in bianconero, va a segno al 3’: il nigeriano si libera di Ceccherini, si presenta davanti a Montipò e lo batte con un tiro angolato. Gli scaligeri sono in balia dei padroni di casa, che sfiorano più volte il raddoppio: Nuytinck, di testa su corner, prima impegna Montipò e poi spara sopra la traversa. Il monologo dell’Udinese prosegue con un altro colpo di testa, stavolta di Beto, deviato dal portiere veronese sul palo, e con una seconda conclusione del portoghese, controllata in due tempi da Montipò. L’1-0 di fine primo tempo va stretto ai friulani. Nella ripresa il Verona è decisamente più vivo, andando alla conclusione con Veloso, fuori misura, e con il nuovo entrato Lazovic, il cui tiro è respinto in angolo. Al 66′ Tudor butta dentro anche Simeone al posto di Kalinic. All’83’ il Verona pareggia su calcio di rigore, concesso per una scorrettezza di Becao su Barak: l’arbitro Marchetti ha un lungo consulto con il Var per un possibile fuorigioco, poi conferma la decisione. Dagli undici metri Barak spiazza l’ex Silvestri con un tiro potente. Il derby del Triveneto si chiude in parità.
    Udinese-Verona 1-1, tabellino e statistiche
    Guarda la galleryL’Udinese pareggia con il Verona: a Success risponde Barak
    Sampdoria-Atalanta 1-3
    A Marassi mister D’Aversa lascia Quagliarella ancora fuori dai titolari: davanti ci sono il redivido Candreva e Gabbiadini a supporto di Caputo. Nell’Atalanta, in panchina, c’è il vice allenatore Gritti al posto dello squalificato Gasperini: uomini contati in difesa, con i tre centrali che sono Lovato, Palomino e De Roon; davanti Zapata è supportato da Malinovskyi e Pasalic. Ilicic e Muriel partono tra i rincalzi. La Sampdoria sblocca il risultato al 10’ approfittando della difesa nerazzurra altissima: Caputo, servito da Thorsby, scatta sul filo del fuorigioco e batte Musso in diagonale. Il Var conferma che è tutto ok. La risposta della Dea non si fa attendere: al 17’ Zapata colpisce di testa, su cross di Zappacosta, sorprendendo Audero, che smanaccia il pallone goffamente. Il portiere blucerchiato è però ingannato da un tocco decisivo di Askildsen, a cui la Lega Serie A assegna l’autogol. L’attaccante colombiano colpisce ancora quattro minuti più tardi, nuovamente di testa e su assist di Zappacosta, stavolta angolando verso il palo lontano. Caputo al 36′ sfiora il 2-2, ma Musso ha un riflesso miracoloso che salva la porta dell’Atalanta. Nell’intervallo la formazione bergamasca deve rinunciare anche a Palomino, fermato da un infortunio. Al 58′ Musso rischia il pastrocchio, scivolando su un retropassaggio prima di recuperare l’equilibrio e scartare l’accorrente Caputo. D’Aversa inserisce il giovane Ciervo e Quagliarella alla ricerca del pareggio, ma è l’Atalanta a mancare di poco il tris, con Zapata e con il nuovo entrato Ilicic. Lo sloveno poi firma il 3-1 conclusivo al 95′, con un magico diagonale quasi dalla linea di fondo.
    Sampdoria-Atalanta 1-3, tabellino e statistiche
    Guarda la galleryL’Atalanta ribalta la Samp: Zapata trascina, Ilicic trova un gioiello LEGGI TUTTO

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    Lazio-Fiorentina, spettacolo all'Olimpico

    La Lazio si prepara a ricevere la Fiorentina. Allo stadio Olimpico l’undici allenato da Maurizio Sarri proverà a rilanciarsi dopo la deludente sconfitta di Verona (4-1). L’obiettivo della “Viola” invece è concedere il “bis” dopo il 3-0 inflitto al Cagliari.
    Indovina il risultato esatto di Lazio-Fiorentina
    I gol non dovrebbero mancare
    La Lazio in questa prima parte di stagione ha dimostrato di essere una squadra dai due volti: imbattibile al momento in casa (3 vittorie e 1 pareggio) e fragile in trasferta (4 punti in 5 gare con ben 11 gol al passivo). Osservando il ruolino di marcia interno di Immobile e compagni si nota subito una cosa: la Lazio all’Olimpico ha fatto registrare sempre la “combo” Goal più Over 2,5 (con almeno due gol all’attivo) al novantesimo. La Fiorentina in trasferta viaggia a una media di 1,2 gol realizzati e subiti a partita (3 vittorie e 2 sconfitte). Può starci ancora una volta il Goal al triplice fischio dell’arbitro. LEGGI TUTTO

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    Verona-Lazio, spettacolo al “Bentegodi”

    Allo stadio Marcantonio Bentegodi si gioca Verona-Lazio. La scorsa settimana l’undici allenato da Igor Tudor ha perso per 3-2 contro il Milan mentre la Lazio ha battuto in casa l’Inter per 3-1.
    Indovina il risultato di Verona-Lazio e vinci!
    Previsti molti gol al novantesimo
    Entrambe le compagini segnano e subiscono gol con estrema facilità. Il Verona nelle ultime 5 gare di campionato (14 reti fatte e 10 subite) ha fatto registrare la “combo” che associa il Goal all’Over 2,5 in 4 occasioni. La Lazio (3 Over 2,5 di fila) invece nelle precedenti 5 partite ne ha segnati e subiti 9. La “combo” che associa il Goal all’Over 2,5 può rispondere ancora una volta presente. LEGGI TUTTO

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    Milan-Verona 3-2, Pioli al primo posto in classifica

    MILANO – Un Milan a due facce batte 3-2 in rimonta il Verona e si gode almeno per un giorno il primo posto in classifica in campionato. A San Siro i rossoneri di Stefano Pioli sono messi alle corde, nel primo tempo, dagli scaligeri di Igor Tudor, che si ritrovano meritatamente in vantaggio di due reti, prima del clamoroso recupero milanista nella ripresa. Decide la gara una goffa autorete del difensore tedesco Günter.
    Milan-Verona 3-2, tabellino e statistiche
    Milan-Verona, la cronaca
    Stefano Pioli rilancia Giroud titolare a più di un mese e mezzo dall’ultima partita, contro il Cagliari il 29 agosto. Il Milan, senza l’infortunato portiere Maignan, Theo Hernandez e Brahim Diaz positivi al Covid, si affida a Ballo Touré sulla fascia destra e a Maldini trequartista, alle spalle di Giroud e al fianco di Saelemaekers e Rebic. In porta c’è Tatarusanu, alla prima stagionale, mentre in panchina si rivedono Ibrahimovic e Krunic. Il Verona, reduce da quattro risultati positivi, cerca l’ennesima conferma anche contro una big: Tudor recupera Veloso e punta sull’ex milanista Kalinic centravanti, supportato da Barak e Caprari. Indisponibile l’ex juventino Frabotta. Nel primo tempo l’Hellas non sbaglia nulla, sorprendendo un Milan volenteroso, ma troppo confusionario e prevedibile. l ragazzi di Tudor passano in vantaggio al 7′ con Caprari, che finalizza con un destro al volo una verticalizzazione di Veloso: nell’occasione la difesa rossonera appare impreparata. Al 21′ l’arbitro Prontera di Bologna assegna un rigore al Verona per fallo di Romagnoli ai danni di Kalinic, su cross basso di Lazovic: i rossoneri reclamano perché l’attaccante croato, che è alle spalle del difensore, sembra allungare astutamente la gamba tra il pallone e il piede avversario. Il Var Di Paolo però conferma la decisione del direttore di gara: il contatto effettivamente è netto. Sul dischetto va Barak che trasforma dagli undici metri: Tatarusanu sfiora soltanto il pallone. Dopo 24′ minuti il Verona è già sul 2-0 confermando un dato impressionante: è la quinta gara di fila (ovvero da quando c’è Tudor), che gli scaligeri segnano almeno due reti a partita. Prima dell’intervallo piove sul bagnato nel Milan, che perde Rebic, sostituito da Leao, per un problema a una caviglia.
    La clamorosa rimonta del Milan
    Al rientro dall’intervallo Pioli prova a cambiare spartito, inserendo Krunic e Castillejo al posto di Maldini e Saelemaekers. Nel Verona c’è invece il croato Sutalo al posto di Ceccherini. In apertura di secondo tempo i padroni di casa chiedono il rigore per un tocco di mano di Casale: il pallone però, un istante prima, è rimpallato su un suo compagno di squadra e l’arbitro lascia correrre. Al 59′ il Milan rientra in partita: grande spunto di Leao sulla fascia sinistra e cross pennellato al centro per il colpo di testa vincente di Giroud, al terzo gol in Serie A. La rete scuote i ragazzi di Pioli che ritrovano l’energia smarrita: Giroud, ancora di testa, e Leao, con un elegante destro a giro, mancano il bersaglio non di molto. Poi l’arbitro concede un rigore ai rossoneri per fallo di Faraoni su Castillejo: Kessié spiazza Montipò, firmando il 2-2 al 76′. Pioli vuole vincere e butta dentro Ibrahimovic, che ispira l’azione del terzo gol: il 40enne svedese serve Castillejo il cui cross è goffamente deviato nella propria porta da Günter. San Siro esplode di gioia: il Milan vince 3-2 ed è primo in classifica per una notte, in attesa della gara del Napoli, domani alle 18 contro il Torino. LEGGI TUTTO

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    Al Meazza il Milan può far punti contro il Verona

    L’8ª giornata di campionato mette di fronte Milan e Verona. I rossoneri, secondi in classifica, nonostante le numerose assenze dovranno trovare un modo per fermare l’avanzata di Kalinic e compagni reduci da 4 risultati utili consecutivi.
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    La sfida si preannuncia equilibrata
    Il ruolino di marcia interno dei rossoneri recita 3 vittorie su 3 (contro Cagliari, Lazio e Venezia) con 8 gol fatti e 1 solo subito. Per Tonali e compagni però la sfida contro il Verona non sarà delle più semplici. Gli “scaligeri” con l’avvento di Tudor in panchina non hanno mai perso. Caprari e compagni nelle ultime 4 partite hanno fatto registrare 2 successi nei lidi amici (contro Roma e Spezia) e due pareggi sui campi di Salernitana (2-2) e Genoa (3-3). Tra le varie assenze nel Milan spiccano i nomi di Maignan, Theo Hernandez e Brahim Diaz. Al Meazza la sfida si preannuncia equilibrata e potrebbe concludersi con un numero di gol compreso tra 2 e 4. Ok la “combo” 1X più Multigol 2-4 al novantesimo. LEGGI TUTTO

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    Poker Verona con lo Spezia, spettacolare pari tra Sampdoria e Udinese

    TORINO – È un Verona da applausi quello di Tudor, che al Bentegodi travolge lo Spezia con un perentorio 4-0 e trova il quarto risultato utile in altrettante gare giocate con il sostituto dell’esonerato Di Francesco in panchina. Gol ed emozioni anche nell’altra gara domenicale delle ore 15 a Marassi, dove Sampdoria e Udinese non si risparmiano colpi e pareggiano 3-3. I friulani tornano così a muovere la classifica dopo tre ko di fila e restano a +2 sui blucerchiati, agganciando il Torino (sconfitto dalla Juve nel derby) a quota 8 punti, come fanno anche agli scaligeri.
    Serie A, la classifica
    Show dell’Hellas al Bentegodi
    Verona con il 3-4-2-1 al Bentegodi, con Tudor che in difesa preferisce Casale a Ceccherini e Magnani mentre davanti Simeone è l’unica punta, con Barak e Caprari a supporto (Kalinic e Lasagna iniziano in panchina dove si rivede Veloso al rientro dall’infortunio). Dall’altra parte, con dieci indisponibili, è emergenza a centrocampo per lo Spezia di Thiago Motta che concede allora l’esordio da titolare a Podgoreanu e all’attaccante Manaj. I piani tattici del tecnico ligure naufragano però ben presto, perché l’Hellas parte fortissimo e dopo un quarto d’ora è già avanti di due reti. Ad aprire le danze è Simeone, che al 4′ stacca bene in area sul cross di Ilic e insacca di testa (seconda rete di fila per l’argentino), poi ci pensa Faraoni a raddoppiare  al volo col piatto destro (secondo centro in campionato per l’esterno) sul traversone ‘pennellato’ da Caprari (15′). Lo Spezia prova a reagire ma Montipò è attento su Gyasi al 16′ e un minuto dopo viene graziato da Manaj, che dopo aver colpito la traversa di testa calcia poi alto a porta vuota in tap-in. Ancora l’albanese impegna alla mezz’ora il portiere di casa, mentre non può fare nulla il collega Zoet sul destro a giro di Caprari (servito da Simeone) che cala il tris al 42′. L’ultimo brivido del primo tempo è una punizione di Verde, sventata da Montipò che sul successivo corner vede la palla sfilare a lato sul colpo di testa di Antiste. La gara è praticamente già finita ma nella ripresa lo Spezia cerca comunque l’arrembaggio con generosità, lasciando però praterie che il Verona sfrutta con Bessa: blitz palla al piede fino al limite e poker servito al 71′. E a chiudere la domenica nera dei liguri arriva anche il rosso a Bastoni, espulso all’81’ per una gomitata sullo stomaco di Ilic: finisce 4-0 e con il Bentegodi in festa.
    Verona-Spezia 4-0: statistiche e tabellino
    Guarda la galleryVerona, poker allo Spezia: che vittoria per Tudor
    Gol ed emozioni a Marassi
    Con Gabbiadini, Verre, Ihattaren e Vieira ai box ci sono però Quagliarella e Caputo a guidare la Sampdoria, schierata con il 4-4-2 da D’Aversa che consegna a Damsgaard la maglia da titolare sulla sinistra. Sull’altro fronte è indisponibile Nestorovski nell’Udinese di Gotti, che sceglie Beto per affiancare Deulofeu nel tandem offensivo del suo 3-5-2. La partenza dei friulani è veemente e già all’8′ il doriano Yoshida rischia l’autogol in scivolata, mandando sul palo la palla di Beto destinata a Deulofeu. E se al 10′ Audero riesce ad opporsi al tiro di Udogie, cinque minuti dopo si fa sorprendere dalla girata in area di Pereyra che di piatto insacca su cross basso di Deulofeu. Nonostante il vantaggio l’Udinese insiste ma a riportare a galla la Samp ci pensano i suoi uomini più esperti: Quagliarella rifinisce per Caputo che pesca Candreva, destro a giro e palla che sbatte prima sulla traversa e poi sul piede dello sfortunato Stryger Larsen, per rotolare infine nella porta bianconera. I padroni di casa provano a sfruttare il momento, ma il destro di Adrien Silva è troppo centrale (31′) e a chiudere il primo tempo in attacco è invece l’Udinese, che impegna Audero con Samir (42′) e poi si riporta avanti: palo colpito da Samir e palla a Beto che insacca a porta vuota (43′). Il vantaggio ospite non dura però molto perché a inizio ripresa il portiere Silvestri travolge in uscita Caputo, concedendo a Quagliarella l’occasione di pareggiare su rigore e di andare così a segno in Serie A per la 17esima stagione di fila. Tutto da rifare per l’Udinese, che con il passare dei minuti sembra accusare la stanchezza e al 69′ viene punita ancora da Candreva: splendido il gol dell’esterno, che dai 25 metri incrocia con il destro e spedisce la palla all’incrocio. Sorpasso definitivo? Nemmeno per sogno, perché all’82’, dopo un colpo di testa di Nuytinck, il nuovo entrato Forestieri fissa il risultato sul 3-3 con un tocco sotto porta.
    Sampdoria-Udinese 3-3: statistiche e tabellino
    Guarda la galleryCandreva fa lo show, ma non basta: Samp-Udinese 3-3TuttoSport.fun, gioca gratis, fai il tuo pronostico e vinci! LEGGI TUTTO

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    Diretta Genoa-Verona ore 20.45: probabili formazioni, dove vederla in tv e in streaming

    GENOVA – Dopo 18 anni di gestione Preziosi, il Genoa contro il Verona disputerà la sua prima partita sotto gli occhi della nuova proprietà americana della 777 Partners. A Marassi tutto pronto per una sfida speciale valida per il sesto turno della Serie A. Dopo aver pareggiato rispettivamente contro Bologna e Salernitana, le due formazioni si affrontano per tornare ad assaporare il sapore dei tre punti. Ballardini attende dunque Tudor e i suoi ragazzi in un match importante per capire le reali ambizioni stagionali dei due club.
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    Genoa-Verona in tv e streaming
    Genoa-Verona si gioca alle 20.45 a Marassi. La partita sarà trasmessa da DAZN, Sky Sport (canali Sky Sport Calcio, Sky Sport Uno e Sky Sport 251 ed eventualmente in streaming su SkyGo), disponibile in streaming anche su Now Tv.
    Genoa-Verona: le probabili formazioni
    Genoa (4-2-3-1): Sirigu, Cambiaso, Bani, Maksimovic, Criscito; Rovella, Badelj; Kallon, Hernani, Fares; Destro. All. Ballardini. A disposizione: Semper, Biraschi, Vasquez, Vanheusden, Sabelli, Ghiglione, Melegoni, Toure, Behrami, Pandev, Bianchi, Ekuban
    Verona (3-4-2-1): Montipò, Magnani, Gunter, Dawidowicz; Lazovi, Ilic, Tameze, Faroni; Caprari, Barak; Kalinic. All. Tudor. A disposizione: Pandur, Berardi, Cetin, Sutalo, Casale, Ceccherini, Cancellieri, Hongla, Bessa, Ragusa, Lasagna Simeone
    Arbitro: Doveri di Roma
    Assistenti: Carbone, Di Gioia
    IV Uomo: Cosso
    Var: Mariani
    Avar: Galetto
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