Argentina: ancora violenza all'Aldosivi. Sparatoria tra fazioni della tifoseria
TORINO – Pochi giorni fa l’Aldosivi diventava la notizia del momento in Argentina: i Barra Brava, la parte più violenta della tifoseria del Tiburón, avevano infatti deciso di punire i giocatori dopo la sconfitta contro Godoy Cruz a Mendoza bruciando le loro auto nel parcheggio del campo di allenamento. La reazione del club e di tutto il calcio del Paese è stata immediata e fermissima: oltre ai classici comunicati e appelli social, i calciatori argentini avevano deciso di inginocchiarsi, prima dell’inizio delle partite, un po’ come per il Black Lives Matter. Basta ricatti, basta minacce, basta violenza. Mai più. Niente da fare: nelle ultime ore il club gialloverde di Mar del Plata è di nuovo salito agli onori delle cronache. Nemmeno stavolta per un fatto positivo.
INCAPPUCCIATI E ARMATI Nel pomeriggio di ieri, davanti alla sede della società, c’è stata una sparatoria che ha portato a un ferito e a diversi arrestati: sono tutti Barra Brava del club. Secondo le prime ricostruzioni, quattro uomini incappucciati sono scesi da un veicolo in via Magallanes, precisamente tra l’incrocio con Acha e quello con Bermejo: uno di loro ha iniziato a sparare contro un gruppo di persone che fanno parte di un altro gruppo ultrà dell’Aldosivi, i “Plaza Italia”. Questi ultimi si erano riuniti per provare nuovi canti da stadio con tamburi, trombe e con la classica orchestra che anima ogni partita di calcio. Al gruppo, rumorosissimo, si erano uniti diversi abitanti del quartiere tra cui donne e bambini. Gli incappucciati, autori dell’assalto, sono stati tutti arrestati e da quanto fa sapere la Polizia sarebbero parte della fazione degli ultrà dell’Aldosivi che risponde al Indio Coman, meglio conosciuto con il soprannome di Narigón (nasone).
MATRICOLA ABRASA I 4 arrestati sono Carlos J. (43 anni), Enzo A. (23), Marcos Z. (25) e Claudio Alejandro D. (19), a cui sono stati sequestrati una Bersa Thunder 9 millimetri con la matricola abrasa, un caricatore con cinque cartucce e altre 3 già inserite nell’arma che era pronta a fare fuoco. Ai quattro, inoltre, è stata sequestrata la Peugeot 307 nera su cui viaggiavano. Contemporaneamente all’arresto dei 4, si è presentato spontaneamente al commissariato un uomo che ha raccontato di aver dato vita a una rissa nella sede del club, aggiungendo poi di essere stato picchiato da un gruppo di persone che, però, preferiva non identificare. Dopo un colloquio con gli agenti se n’è andato senza sporgere denuncia, non prima però di aver lanciato efferate minacce contro i suoi aggressori. Insomma, a Mar del Plata la tensione si taglia con il coltello: è in atto la guerra per il controllo degli spalti dell’Aldosivi, un business che fa gola a molti.
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