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    La Samp a Como per svoltare

    TORINO – Stasera, fischio d’inizio alle 20.30, si chiude la 7ª giornata di Serie B con tre partite piuttosto interessanti. Il clou è Parma-Bari, possibile crocevia per la A. Gli emiliani giocano la seconda partita di fila in casa, nella prima, pur disputando una buona gara, hanno rischiato di perdere l’imbattibilità stagionale contro la Sampdoria, raggiunta solo all’83’ grazie al primo gol da professionista del difensore italo-australiano Alessandro Circati, classe 2003 ,dal 2021 al Parma, già nel giro della nazionale australiana. Quello coi blucerchiati è stato il secondo pareggio in campionato degli emiliani, per il resto ancora imbattuti e sempre vincenti, ora inseguiti dal Palermo che ha scavalcato il Venezia al 2° posto, battendolo ieri sera al Penzo 3-1. In precedenza gli emiliani furono bloccati sullo 0-0, sempre in casa, nel derby con la Reggiana. Resta il fatto che la squadra di Pecchia è considerata da tutti la prima favorita alla A, bisogna saper convivere con questa etichetta, come ha sottolineato lo stesso Pecchia. Sull’altro fronte il Bari di Mignani, la squadra che più pareggia in questa B. Sono 5 in tutto i pari dei galletti, di cui 4 nelle ultime 4 uscite, per un totale di 8 punti (è a -6 dal Parma) e con la squadra ancora imbattuta ma probabilmente ancora da assemblare al meglio, visto che i maggiori colpi il ds Polito li ha fatti nelle ultime ore del mercato. In avanti, nonostante qualche problema di infortuni e di sostituzione dei big dell’attacco della scorsa stagione, si sta mettendo in luce Sibilli, autentico trascinatore finora, il giocatore che a Pisa s’era solo intravisto a sprazzi, a Bari sta definitivamente sbocciando. Assai intrigante anche Como-Sampdoria. I lariani sono reduci dal promettente 3-0 ottenuto domenica a Cittadella, terza vittoria di fila per Longo che ha gettato la maschera: obiettivo playoff, ha dichiarato, che è poi quello che gli hanno già assegnato gli addetti ai lavori. Di certo c’è che la squadra, rispetto al disastroso esordio col Venezia (3-0), nel frattempo di strada ne ha fatta parecchia e ha un jolly da giocarsi, dovendo recuperare il derby interno col Lecco (dove da ieri sera, dopo il ko interno con la Feralpisalò, traballa la panchina di Foschi). Dovessero vincere oggi, zitti zitti i lariani potrebbero mettere nel mirino anche la A diretta che era poi l’obiettivo ventilato ad inizio stagione dalla famiglia Hartono, la più ricca proprietà d’Italia che dopo due annate d’assestamento in Serie B, avrebbe tanta voglia di completare il lavoro, avendo preso la società in C. Ma va detto che ci sono almeno 4 squadre sulla carta più attrezzate del Como. Longo però, sta facendo un ottimo lavoro, i nomi in B contano meno della compattezza di squadra e il Como delle ultime giornate è proprio quel che più sta mostrando, dunque vanno tenuti d’occhio, quantomeno. Al Sinigaglia però, sbarca la Sampdoria di Pirlo reduce dal partitone fatto al Tardini col Parma, un 1-1 che ha confermato l’imbattibilità esterna dei blucerchiati. Proprio qui sta il problema: fuori casa, la Samp ha quasi un passo da playoff, a Marassi invece, da ultimo posto, visto che ha sempre perso, come se il Tempio del Ferraris fosse un problema per i ragazzi di Pirlo. Intanto però, brilla la stella di Pedrola, l’ala giunta dal Barcellona, classe 2003, che al Tardini ha segnato il suo 3° gol in B. Tuttavia, complice anche il -2 di penalità in classifica che relega i blucerchiati in zona playout, il vero traguardo stagionale dev’essere la messa in sicurezza della stagione, non solo sul campo, vista la complessa situazione societaria. Si gioca anche Catanzaro-Citadella. I calabresi domenica hanno sfiorato la vittoria al San Nicola di Bari, un 2-2 con cui hanno archiviato il terribile 0-5 incassato nel turno precedente dal Parma, gara a cui erano arrivati con gli stessi punti degli emiliani. Insomma, la botta parrebbe metabolizzata, Vivarini e i suoi restano nei pressi della zona A diretta e al Ceravolo si continua a sognare. Discorso quasi opposto per il Citta, reduce dallo 0-3 incassato dal Como, risultato che ha cancellato l’euforia per lo storico successo ottenuto sulla Samp a Marassi nel turno precedente. Il tonfo col Como, coi granata veneti sotto di due reti dopo mezzora, è stato un episodio? La squadra può ambire a qualcosa di più della salvezza? Stasera nel catino bollente del Ceravolo, dove si canta a squarciagola anche se i propri eroi ne stanno prendendo cinque, una prima risposta. LEGGI TUTTO

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    Samp-Venezia: Pirlo cerca la svolta

    TORINO – La 3ª giornata di Serie B prosegue stasera con altre quattro gare, fischio d’inizio alle 20.30, dopo le quattro di ieri (Ascoli-Feralpisalò 3-0, Cosenza-Modena 1-2, Pisa-Parma 1-2 e Reggiana-Palermo 1-3). Il turno si completerà in seguito, quando scenderanno in campo le due squadre che avranno vinto la battaglia legale dell’estate (Lecco o Perugia, Brescia o Reggina), slittata ad oggi la sentenza definitiva del Consiglio di Stato. Il clou di stasera è a Marassi, dove la Sampdoria riceve il Venezia. Seconda partita di fila in casa per i blucerchiati di Pirlo, reduci dalla caduta col Pisa di venerdì scorso. Dunque è sconsigliato il bis per non perdere contatto col vertice, anche alla luce del -2 in classifica con cui i blucerchiati hanno iniziato la stagione. La sconfitta contro i toscani, ha detto che la Samp è ancora una squadra incompleta, con la rosa attuale difficile lottare per i primi posti, manca almeno un buon interprete per reparto. Inoltre, l’errore del figlio di Stankovic che ha concesso ai toscani il gol del vantaggio , fa dubitare che la Samp abbia un portiere di categoria, anche se il ragazzo va sostenuto – mezzi ne ha – e non crocifisso. Tuttavia, l’alternativa per la Samp era la Serie D e dunque il clan blucerchiato guarda avanti, forte anche di un’ottima campagna abbonamenti (oltre 18mila tessere) che può dare una bella mano alla squadra. Dall’altra parte il Venezia di Vanoli (stasera squalificato). Dopo lo splendido 3-0 sul Como, i lagunari, di nuovo in casa, sono stati bloccati sulla 1-1 dal Cosenza: due traverse nel recupero del Venezia ma i calabresi non hanno demeritato. L’interrogativo di queste ore è la conferma di bomber Pohjanpalo: la società è vicina a fargli firmare il rinnovo del contratto che farebbe passare la clausola rescissoria da 3.5 a 6 milioni; Vanoli lo ha elogiato, lasciando intendere che il bomber finlandese, nonostante i tanti corteggiamenti, sta dicendo sì agli arancioneroverdi ma è meglio aspettare il gong del mercato, venerdì alle 20, per avere la conferma della sua permanenza. Resta il fatto che il Venezia, al di là del mezzo passo falso col Cosenza, resta una delle squadre più da tenere d’occhio per la A: aveva chiuso lo scorso campionato andando a mille, passando dalla zona playout a quella playoff, da lì è ripartito, con un assetto più offensivo, dove brilla anche il figlio d’arte Pierini (al momento capocannoniere della B con tre reti). In campo anche altre possibili protagoniste nella lotta per la A. Il Bari ospita il Cittadella, coi pugliesi rinfrancati per la vittoria di sabato a Cremona, decisa dal gol di Sibilli, l’uomo in più dei pugliesi nelle prime due giornate. Il Citta invece, profondamente rinnovato con diversi giovani pescati in C, dopo la vittoria interna nell’esordio interno con la Reggiana, ha perso a Parma ma la squadra è sempre stata sul pezzo. Occhio anche a Catanzaro-Spezia: i calabresi debuttano nella propria tana del Ceravolo dopo la vittoria di domenica sulla Ternana, gara giocata a Lecce, lo stadio casa non era ancora omologato per la B. Il test con lo Spezia sembra fatto a posta per verificare le ambizioni della squadra di Vivarini. Stesso discorso per i liguri di Alvini: hanno un ottimo potenziale ma nell’unica uscita in campionato, 3-3 in casa del Sudtirol, hanno mostrato qualche amnesia difensiva di troppo. Last but not least, la Cremonese è di scena in casa della Ternana. Avvio zoppicante per i grigiorossi di Ballardini che ancora non hanno segnato un gol (ma stasera dovrebbe esordire bomber Coda, 52 gol nelle ultime tre stagioni di B con due promozioni in A di fila). Prima del ko interno col Bari, sempre in casa erano stati bloccati sullo 0-0 dal Catanzaro, guai a non cambiare marcia al più presto. Dall’altra parte c’è una Ternana sconfitta in entrambe le uscite, pur raccogliendo complimenti. La squadra è in totale rifondazione, col passaggio di proprietà da Bandecchi a Guidi. Ma fra i tanti giovani che in questa stagione imbottiscono l’organico delle Fere, potrebbero esserci ragazzi molto interessanti. Uno su tutti: l’attaccante Antonio Raimondo, classe 2004, scuola Bologna. Domenica scorsa, alla sua prima partita da titolare, ha segnato al Catanzaro la rete del temporaneo 1-1 e che rete, da consumato centravanti, altro che 19enne. LEGGI TUTTO

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    La Samp di Pirlo parte da Terni

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Bari-Palermo 0-0), la 1ª giornata della Serie B prosegue oggi con tre gare, fischio d’inizio alle 20.30. Andrea Pirlo debutta con la Sampdoria al Liberati di Terni. C’è molta curiosità per i blucerchiati, l’ultimo acquisto, l’attaccante Sebastiano Esposito, ex Bari in prestito dall’Inter, sarà arruolatile solo dopo la partita. Infortunati i due elementi che hanno seguito Pirlo dai turchi del Karagumruk, Borini e Ricci. La squadra vista in Coppa Italia che a fatica ha eliminato il Sudtirol ai rigori, non dà l’impressione di partire in prima fila nella lotta per la A ma ai blucerchiati non mancano i mezzi per smentire tutti, come ha riassunto lo stesso Pirlo alla vigilia. Sull’altro fronte, una Ternana in totale rifondazione dopo il passaggio di proprietà da Bandecchi a Guidi. Il monte ingaggi va drasticamente abbattuto e così quasi tutti i big della squadra sono state ceduti (Partipilo, Palumbo, Donnarumma, Pettinari, Martella, Di Tacchio), finora respinti gli assalti per Diakité (valutato 2 milioni) difensore che probabilmente sarebbe già pronto per la Serie A. I ranghi si stanno completando con tanti giovani usciti dai più grandi vivai, più qualche elemento esperto come Casasola e Labojko. Il tecnico Lucarelli, richiamato in panchina dopo la separazione con Andreazzoli, non ha nascosto la sua preoccupazione anche se la Ternana vista in Coppa Italia a Salerno (sconfitta 1-0), ha mostrato valori non trascurabili. Allo Zini, la Cremonese di Ballardini ospita il Catanzaro di Vivarini. I lombardi stanno facendo un buon mercato con gli arrivi del Mudo Vazquez (25 gol in due stagioni di B col Parma), Collocolo (era l’ambito gioiello dell’Ascoli), Bertolacci (di ritorno dalla Turchia), dal Cesena l’interessante Brambilla per la mediana, dall’Argentina il difensore Abrego (soffiato alla Samp), dalla Juve Next Gen un Sekulov in rampa di lancio, dal Parma è tornata l’ala Zanimacchia (ma gli emiliani lo rivorrebbero indietro), dal Frosinone è rientrato il difensore Ravanelli, fra i protagonisti della promozione in A dei ciociari. Insomma, valori non ne mancano, in panchina il confermato Ballardini dirigerà una squadra che sembra fatta per i quartieri alti. Altri arrivi saranno possibili solo a seguito di alcune uscite, a iniziare dalla cessione di Okereke (finora offerte non all’altezza di quanto richiesto dai grigiorossi) e Valeri. Il Catanzaro invece, si ripresenta in B a distanza di 17 anni, la piazza vive giorni di grande entusiasmo che potrebbe portare lontano, magari ai fasti degli Anni 70 e 80 quando i calabresi fecero la A. Tuttavia, la squadra vista in Coppa Italia (ko a Udine), nonostante sia salita dalla C a colpi di record, non sembrerebbe in grado di poter fare il doppio salto. Giusto tuttavia premiare il gruppo della promozione e sul mercato operare solo pochi ritocchi. Del 3-5-2 di Vivarini, colpiscono, oltre a Iemmello davanti (ha recuperato ma oggi dovrebbe partire dalla panchina), i “quinti” di centrocampo, del tutto anomali: Situm e Vandeputte infatti, sono ex attaccanti, sempre pronti a pungere. Si gioca anche Cosenza-Ascoli dove il neo tecnico dei marchigiani, William Viali, torna al San Vito-Marulla da ex, dopo aver ottenuto, la scorsa primavera, una bella salvezza ai playout. Ora sulla panchina del Cosenza c’è Fabio Caserta, i suoi hanno fatto un interessante precampionato, c’è insomma la possibilità che la squadra replichi la scorsa positiva stagione, anche se gli ultimi colpi sono ancora in via di definizione. Appena tesserato il difensore Sgarbi (svincolato ex Perugia), dovrebbero arrivare anche i centrocampisti Improta e Viviani dal Benevento. L’Ascoli di Viali invece, è una scommessa. Ci sono state partenze importanti (Leali e Collocolo su tutti) ma diverse cose bollono ancora in pentola, solo alla fine del mercato si avrà un’idea più precisa di che Ascoli sarà. Stasera il portiere Barosi, prelevato in C dalla Juve Stabia, dovrebbe lasciar spazio a Emiliano Viviano, tornato in Italia a 37 anni dopo aver chiuso la sua esperienza in Turchia. Acquisti come Millico e Rodriguez poi, cercano riscatto dopo annate non semplici. In queste ore tiene banco il possibile divorzio in avanti col 36enne Dionisi. LEGGI TUTTO

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    Il Catanzaro può stupire tutti

    TORINO – In Serie B c’è una consolidata tradizione, quella della squadra capace in due anni di salire dalla C alla A. Quasi un classico potremmo chiamarlo, anche se nell’ultimo campionato non è accaduto in altre annate, come ad esempio nel 2016/17, ci riuscirono ben due squadre, Benevento e Spal. Guardando alle quattro neo promosse dalla C dell’ultima annata, il Catanzaro di Vivarini potrebbe essere il principale indiziato per il doppio salto. Certo, per Catanzaro è già stata una bella festa riprendersi quella B che mancava dal 2006.

    Ma l’entusiasmo unico che si respira in città può dare uno scatto in più. E anche il fatto che l’inizio del campionato possa essere spostato a settembre, viene vissuto come un’opportunità per la questione stadio: il Ceravolo non sarebbe stato pronto per l’inizio della stagione, così invece potrà esserlo, senza bisogno di migrare a Lecce, il campo alternativo indicato dalla società. E la spinta del Ceravolo può dare una marcia in più al campionato del Catanzaro. Che per il resto, salvo qualche piccolo ritocco, per la prossima stagione si affiderà al blocco della scorsa annata perché il campo ha detto che quel Catanzaro, superbamente assemblato da Vivarini, era già una squadra da almeno metà classifica in Serie B, visto che ha vinto a suon di record il girone C della Lega Pro.

    Finora, il mercato in entrata è stato fatto con giovani elementi in rampa di lancio da mettere in competizione col gruppo consolidato della promozione. In mediana, dall’Inter è arrivato Marco Pompetti, 23 anni, la scorsa annata era al Sudtirol, a Catanzaro potrà completare il suo praticantato in B perché di lui sono anni che si parla bene. Dall’Atalanta è arrivato Andrea Oliveri, 20 anni, esterno destro, la scorsa stagione ha trovato poco spazio nel Frosinone salito in A ma sul suo talento non si discute, a livello giovanile era molto quotato. Tutti da scoprire due ventenni appena usciti dal campionato Primavera: dal Cagliari è giunto il difensore Davide Veroli, che prima di passare dal vivaio isolano da giovanissimo aveva debuttato in C nel Pescara mentre dalla Primavera della Fiorentina è arrivato il difensore bulgaro Dino Krastev. Prossimo arrivo, la punta Giuseppe Ambrosino, ex Como e Cittadella, c’è il via libera del Napoli per il prestito.

    In precedenza, la promozione in B aveva portato l’obbligo di riscatto dal Benevento di un attaccante importante come Enrico Brignola, uno che la B la conosce bene e, messi alle spalle i problemi fisici del passato, potrebbe tornare a frequentarla da protagonista: ha solo 24 anni, da ragazzino aveva debuttato in A dando l’impressione di poterci stare comodamente, dunque se sta bene da settembre può fare una grande B. Poi nel mirino c’è un difensore esperto e di categoria come Riccardo Gagliolo (per affondare il colpo, si monitora la situazione della Reggina, al momento esclusa dalla B), Un colpo intrigante potrebbe arrivare dal Sassuolo, se il Catanzaro riuscirà a farsi dare in prestito l’ala destra Luca D’Andrea, classe 2004, fresco vincitore dell’Europeo Under 19, che ha già esordito in A (5 presenze, 1 assist) mostrando tutto il suo talento: un anno di B a Catanzaro potrebbe essere fondamentale per la sua maturazione, anche se nel 3-5-2 di Vivarini trovargli una collocazione potrebbe non essere semplice.

    Al resto, ci penserà la carica di Pietro Iemmello, 31 anni, il centravanti che passati i 30 è tornato nella sua città d’origine col progetto di riportarla in alto. Nella scorsa stagione il suo contributo nella riconquista della B è stato straordinario: campionato da 28 gol (31 in totale) e tanta voglia di fare sfracelli anche in B. In quella B dove Iemmello arrivò a segnare 19 gol nel Perugia, salvo poi essere accusato di essere uno dei responsabili della retrocessione che quell’anno vissero gli umbri. Ma Iemmello sa anche che cos’è la A, vi giocò col Sassuolo di De Zerbi, ragione in più perché il Catanzaro possa essere considerata una possibile candidata al doppio salto di categoria. Facendolo però a fari spenti, zitti zitti, lasciando ad altri il peso del pronostico. LEGGI TUTTO