Testuale: «All’ultimo momento Vlahovic non ha recuperato da questo persistere di dolore all’adduttore/pube». Ahia. Massimiliano Allegri, ieri in conferenza stampa di vigilia del match che la Juventus disputerà questa sera contro il Lecce, ha stroncato sul nascere le speranze più rosee e ottimistiche circa le condizioni dell’attaccante serbo. E ha riportato la memoria degli astanti non soltanto a martedì scorso (ergo: al momento dell’infortunio patito da Vlahovic durante Benfica-Juventus, con annesso cambio al 25’ della ripresa), bensì anche alla scorsa stagione. Quella travagliata – assai più del previsto – proprio a causa dei fastidi ai bassi addominali, adduttori. Ecco perché l’incubo rischia di ricominciare. Un incubo fatto di dolori, di acciacchi, di difficoltà ad allenarsi oltre che di indisponibilità. Mica per niente Vlahovic era così scorato, martedì, quando s’è accorto della situazione.
Recente passato
Vlahovic aveva dedicato buona parte dell’estate a lavori specifici ed esercizi mirati, terapie (saltando le prime partite amichevoli negli Stati Uniti) pur di risolvere una volta per tutte questo fastidio. Lo aveva spiegato chiaramente in una intervista rilasciata durante il ritiro, commentando l’annata appena conclusa: «Non mi piace trovare alibi. Se sono uscito in campo, è perché ero pronto a giocare. Però questo problema me lo sto portando dietro da tanto tempo. Alla fine della stagione volevo recuperare al meglio possibile visto che ho anche dovuto rifiutare la Nazionale, e questa è una cosa che mi spiace molto. Ma quest’estate mi sono dedicato solo a lavorare per recuperare. Ho iniziato un percorso per essere pronto al 100 per cento per questa stagione. Ora sto finendo questo percorso: mi sento bene e sarò a breve al 100 per cento». Effettivamente l’inizio della nuova stagione è stato promettente, con gol e buone prestazioni. Poi c’è stata una flessione dal punto di vista delle marcature, ma fisicamente non c’erano problemi di sorta. Allegri ha avuto modo di insistere molto sull’ex viola. Pure troppo, forse… Vlahovic – alle spalle di Danilo – è il secondo bianconero più presente in campo: 1267 minuti suddivisi in 15 presenze. Ultimamente, ecco il nuovo fastidio.
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Le tempistiche
Ovviamente la speranza di tutti, giocatore in primis, è che il problema si risolva in tempi rapidissimi e senza lasciare conseguenze. Tuttavia il rischio che Vlahovic debba/possa saltare anche la partita contro il Paris Saint Germain in programma mercoledì prossimo all’Allianz Stadium è abbastanza concreto. E c’è di più: pure il match di domenica contro l’Inter, sempre allo Stadium, è a rischio. Sfidare la sorte, peraltro, sarebbe assai pericoloso. Questo è periodo in cui non solo gli infortuni, ma anche le ricadute, sono tutt’altro che una rarità in casa Juventus. Le valutazioni del caso saranno dunque fatte di giornata in giornata, con cautela e prudenza.
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