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    Juve, Vlahovic: “A Villar Perosa per respirare la nostra storia”

    TORINO – Dusan Vlahovic è stato tra i protagonisti del classico appuntamento bianconero a Villar Perosa, con l’amichevole tra Juve A e Juve B. Per l’attaccante bianconero è stata sicuramente un’esperienza da ricordare, trattandosi della sua prima volta nella tradizionale sfida bianconera con l’abbraccio dei tifosi. Per celebrare dunque la sua prima presenza sul campo sportivo intitolato alla memoria di Gaetano Scirea, Vlahovic ha voluto condividere un post sui social.
    Vlahovic, le parole su Instagram
    Tramite il suo profilo Instagram, Vlahovic ha postato delle foto della sua giornata a Villar Perosa scrivendo: “La mia prima volta a Villar Perosa per respirare la nostra storia e prepararci a scriverne un nuovo capitolo. Grazie a tutti per l’affetto”. LEGGI TUTTO

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    Chiesa con Vlahovic, la Juve riscopre la coppia

    TORINO – (e.e.) In campo li vedremo insieme a fine settembre-ottobre. Nel frattempo, Dusan Vlahovic e Federico Chiesa fanno coppia sul pullman che li porta a Villar Perosa, casa Agnelli da sempre. Si conoscono, e bene, dai tempi della Fiorentina. Facile, per loro, trovare l’intesa. Max Allegri non vede l’ora di metterli là davanti, ma dopo l’operazione al ginocchio dell’azzurro campione d’Europa bisognerà aspettare e avere pazienza. LEGGI TUTTO

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    Juve Los Angeles, parla Allegri: “Vlahovic titolare col Real, Szczesny ko”

    LOS ANGELES (Stati Uniti) – Massimiliano Allegri parla su Twitch Juve: si gusta Angel Di Maria e pregusta Dusan Vlahovic. L’argentino, come previsto gli garba parecchio (non ha caso ha tanto insistito pur di averlo alla Juventus): «Quelli che sanno giocare a calcio, come Angel, è sempre un piacere vederli in azione. Con la palla e senza la palla. Lui è un giocatore diverso: riesce a fare cose diverse da tutti. È talmente bravo a capire lo sviluppo del gioco che dovremo essere bravi noi ad innescarlo al meglio». Spazio anche a Dusan, finalmente, che sta recuperando il top della forma. «Contro il Real Madrid ci saranno i debutti di Vlahovic e McKennie per mettere un po’ di minutaggio».
    Szczesny ko, gioca Perin
    Ci sono anche notizie meno piacevoli, però. «Giocherà Perin in porta perché Szczesny ha un problemino all’adduttore. Devo valutare Cuadrado». Un plauso a Bremer che «si è inserito bene, è un ottimo difensore e ha grandi qualità. Tutti i nuovi acquisti si devono integrare all’interno del gruppo». Infine uno sguardo ad ampio raggio: «Sono stati otto giorni di ottimo lavoro, abbiamo l’ultima amichevole poi rientreremo. Tutto procede per il meglio, dovremo farci trovare pronti per la prima di campionato. Quest’anno sarà una stagione strana, praticamente sono due campionati. Fino al Mondiale e nel 2023. Dal 28 di agosto avremo una partita ogni tre giorni, speriamo di esserci preparati bene». LEGGI TUTTO

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    La Juve fa 2-2 con il Barcellona: super Kean, Vlahovic a riposo

    INVIATO A DALLAS – Alla fine arriva un buon pareggio, che dà morale e conferme: Juventus-Barcellona 2-2. Senza Vlahovic (tenuto a riposo nell’ottica di quel percorso di recupero atletico al 100% di cui ha parlato lui stesso) pensa Kean a prendersi la scena, con una doppietta che magari anche in ottica mercato può avere un qualche peso specifico. E poi c’è Di Maria, che si vede eccome che può fare la differenza.
    PRIMO TEMPO Sperimenta, Massimiliano Allegri. E comincia a riflettere – e collaudare – una Juventus che possa/debba giocoforza fare a meno di Paul Pogba almeno per uno o due mesi. E dunque via con i casting per la sostituzione. Ieri è toccato a Locatelli, al 1′, giostrare laddove ci starebbe il francese se solo non fosse alle prese con i guai al menisco. Mediana a tre, infatti, completata da Rovella (e poi magari Paredes? Chissà…) e Zakaria. In difesa – davanti a Szczesny – ecco Danilo, Bonucci, Bremer e Alex Sandro. Tridente offensivo: Cuadrado, Kean e Di Maria. Barcellona speculare con il 4-3-3: Xavi Hernandez punta sul tridente con Dembelé, Lewandowski, Aubameyang.  La prima occasione porta la firma di Dembelé, per il Barcellona. Trattasi di una sorta di trailer del film che sta per partire: protagonista assoluto è il francese. Che da lì in poi imperverserà. La Juventus comunque non sta a guardare e risponde in primis con la verve di Angel Di Maria. L’argentino ci prova al 10′ (esterno da pochi metri che Ter Stegen blocca abbastanza facilmente), ci prova al 15′ (stavolta conclusione da fuori) e ci prova al 17′ (bella iniziativa di Cuadrado che serve il Fideo il quale però tarda a concludere). Ancora Di Maria trascinatore al 26′, quando serve cioè a Kean un pallone bello-bello da insaccare, peccato che Eric Garcia riesca ad intervenire d’anticipo.
    LEWA CI PROVA Sul versante blaugrana si segnalano un conclusione sopra la traversa di Lewandowski e due tiri di poco fuori misura di Kessie e Aubameyang. Trattasi di un crescendo che accompagna al Dembelé-time: al 35′ il francese salta come birilli sia Cuadrado sia Alex Sandro e poi in diagonale beffa Szczesny. Più o meno la stessa cosa farà al 40′ (questa volta ad arrendersi sono Cuadrado e Locatelli). Fortuna per la Juventus che poco prima anche Moise Kean avesse fatto la sua parte, siglando il momentaneo 1-1. Ottima azione. Locatelli innesca per Cuadrado che mette in mezzo: Kean è bravissimo ad insaccare anticipando Eric Garcia.
    SECONDO TEMPO Nella ripresa Allegri dà un po’ di spazio a Perin e inserisce Gatti, per cominciare. La Juve tira fuori gli artigli, di nuovo. E c’è ancora Kean a risolvere la situazione. Lo fa all’8′: ci mettono la zampa Di Maria, poi Zakaria e Locatelli sino alla conclusione di Kean, con Pena che esce vanamente. La partita resta sfiziosa, con occasioni da una parte (blaugrana) di più e dall’altra (bianconera) di meno. E pure cambi, da una parte e dall’altra. Lewandowski alto, Rapinha traversa (su punizione), Ansu Fati (traversa). Su punizione ci prova anche l’ex bianconero Pjanic, ma non prende bene la mira. La Juventus – a quel punto un po’ prima squadra e un po’ Under 23 – rinuncia mano a mano ad ambizioni offensive e si chiude nella propria metà campo. Con efficacia, comunque, visto che il punteggio resta invariato. Anche grazie ad un doppio paratone di Perin su Depay. LEGGI TUTTO

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    Juve, Vlahovic già al lavoro in attesa del raduno alla Continassa

    BELGRADO – Dusan Vlahovic non è stato presente al pre raduno della Juventus alla Continassa. Il club infatti gli ha concesso qualche giorno in più di recupero e per questo ha deciso di restare in Serbia. In attesa del ritorno al Training Center, l’attaccante serbo continua a lavorare con un personal trainer per recuperare la miglior condizione fisica e per farsi trovare pronto dal mister Massimiliano Allegri. Lo stesso Vlahovic ha mostrato tramite Instagram il suo duro allenamento. Il rientro a Torino dell’attaccante è atteso nei prossimi giorni. Guarda la galleryJuve, il Vlahovic contest: le creazioni più belle FOTO LEGGI TUTTO

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    Juve, Vlahovic in vacanza ad Ibiza: il suo look scatena Chiesa e Perin

    TORINO – Dusan Vlahovic sta ricaricando le batterie in vacanza ad Ibiza prima dell’inizio della nuova stagione con la maglia della Juve. Il centravanti serbo ha pubblicato su Instagram una foto a bordo piscina, con un look che ha scatenato i commenti ironici di alcuni compagni di squadra, fra cui Federico Chiesa e Mattia Perin: l’ex Fiorentina ha commentato la foto con un “Che look frà”, abbinato a due faccine sorridenti, mentre il portiere bianconero, in riferimento al petto nudo mostrato sotto la giacca, ha scritto ironicamente: “Tutto più o meno bene fra, se mettevi anche una maglia sotto la giacca eri perfetto!”, e ha anche risposto al commento di Chiesa scrivendo: “Certo, per te è uno smoking questo!”. Ad aggiungersi ai commenti anche Matias Soulè, che scrive: “Madre mia!”.  LEGGI TUTTO

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    Juve, guarda Chiesa: già concentrato sul gioco. E con Di Maria e Vlahovic sarà boom

    TORINO – La Juve ha… Fede. E Fede è già concentrato sulla Juve. In vacanza a Portofino con la compagna, Federico Chiesa mette nel mirino le prossime tappe: in squadra a fine agosto-primi di settembre e inserimento graduale a seconda delle risposte. Il recupero sta andando bene dopo l’operazione al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro in Austria, a gennaio. Ha lavorato a lunga alla Continassa (la sala mensa era aperta per lui e per gli addetti ai lavori del centro sportivo) prima di concedersi qualche giorno di relax. La tabella è così stilata: l’idea è essere già a un buon punto con la condizione a ottobre, ma molto dipenderà dalle sensazioni che avrà il ragazzo. Certo, con Dusan Vlahovic e Di Maria l’intesa pare naturale, a base di sgroppate, assist e gol a tutta velocità. I tifosi della Juve già sognano. 

    LA PAROLE  «Quando torno? Penso di essere pronto per inizio settembre, però vediamo se riusciamo ad anticipare i tempi – ha detto nell’ultima intervista – Il mio sogno è quello di rientrare il prima possibile, ma ci sono delle tabelle da rispettare. Lo staff medico è fantastico e mi sta aiutando in tutto e per tutto. Ho iniziato a correre e a fare i primi cambi di direzione. Con Vlahovic mi trovo benissimo in campo, poi siamo amici. Non vedo l’ora di giocarci insieme e di dargli dei palloni buoni per segnare qualche gol in più. La maglia numero 10? Fa piacere a chiunque e alla Juve rappresenta qualcosa di incredibile, visto che l’hanno indossata dei campioni. A luglio saprete il numero che vestirò. Di Maria? «È un fuoriclasse. La mia posizione? Mister Allegri sa bene dove rendo al meglio, sull’esterno destro o sinistro». LEGGI TUTTO

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    Juve, due nodi per il vice Vlahovic

    Uno degli snodi del mercato Juventus riguarda l’attacco. Tutto (o quasi) ruota intorno ad Alvaro Morata e a Moise Kean, in questo momento lontani – per differenti motivi – dal compito di vice Dusan Vlahovic nella prossima stagione. Il primo, ieri sera protagonista (con gol) nella Spagna contro il Portogallo, vorrebbe restare a Torino, come hanno raccontato i messaggi sociale disseminati lungo lo stagione. Morata si trova benissimo in città, e in bianconero, e non vorrebbe allontanarsi. Il problema è rappresentato dalla sua situazione contrattuale. Lo spagnolo è al secondo anno di prestito dall’ Atletico Madrid, anno in cui l’accordo prevede il possibile riscatto da parte della Juventus. Un’idea che il club bianconero ha anche preso in considerazione, ma soltanto di fronte a un considerevole sconto da parte della controparte biancorossa. Per il cartellino di Morata servono infatti 35 milioni: troppi per la Juventus, che ne mette sul piatto non più di 20, cifra che l’Atletico ritiene bassa. I contatti ci sono ma, finora, non si è arrivati al nocciolo della questione. Per Kean, invece, la questione è meramente tecnica. L’annata dell’azzurro è stata a dir poco complicata, anche se i suoi (pochi) gol hanno risolto più di una situazione difficile.Sullo stesso argomentoSzczesny strizza l’occhio a Pogba: “Tra i più forti del mondo”Calciomercato Juventus

    Quello che non ha convinto è stato il rendimento complessivo del centravanti, apparso fuori dal gioco e poco incisivo se chiamato a partita in coso. Per questo Kean non ha alzato le barricate quando si è ragionato su una sua possibile stagione lontano da Torino, per poter rigenerarsi appieno. Come Morata, anch’egli è in prestito, dall’Everton. Ma, nel suo caso, c’è un obbligo di riscatto per una cifra considerevole (28 milioni), pagabile in tre esercizi. Un’operazione che dovrebbe essere risolta nei prossimi giorni. Con il mancato riscatto di Morata e un prestito di Kean, si aprirebbe così un vuoto dietro Vlahovic. Tatticamente alla Juventus servirebbe uno con le caratterestiche tecniche dello spagnolo e il carattere di Mario Mandzukic, uno che sappia muoversi da seconda punta con la capacità di sacrificarsi con cattiveria per il gruppo. Però Massimiliano Allegri spinge anche per un elemento che possa far tirare il fiato a Vlahovic, visto il numero importante di partite che attende il serbo, tra club e Nazionale. Molti i nomi sul taccuino – da Luis Muriel a Giacomo Raspadori, per esempio – ma la sensazione è che non se ne farà nulla fino a quando non saranno decisi i destini di Morata e Kean.

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