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    Atalanta-Juve 1-1: Danilo risponde a Malinovskyi

    Buona notizia per la Juventus: è più bella e più forte. Cattiva notizia per la Juventus: in una delle migliori partite degli ultimi due anni, non riesce a battere un’Atalanta, volitiva e determinata come sempre, ma priva di giocatori fondamentali, a partire da Zapata. Tuttavia, nonostante i rimpianti, Allegri non può non essere contento di quello che ha visto a Bergamo.Guarda la galleryDanilo salva la Juve al 92′: finisce 1-1 contro l’Atalanta

    È un’altra Juve

    È un’altra Juventus: intensa e propositiva, con un giro palla convincente e che, nel primo quarto d’ora della partita, è a livelli di eccellenza come non si vedeva da un bel po’ di tempo. La trasformazione innescata da Vlahovic è impressionante, perché è tanto repentina quanto profonda la metamorfosi di atteggiamento della squadra, che si nota di più in giocatori come Morata e Dybala, ma coinvolge il collettivo. Era da un paio di stagioni che la Juventus non andava a Bergamo e aggrediva in modo così determinato e incisivo l’Atalanta, avversario sempre molto sofferto. Questa Juventus lotterà per il quarto posto e non dovrebbe soffrire troppo per conquistarlo e anche se questa Juventus, visto il pareggio di ieri, difficilmente potrà sognare la clamorosa rimonta, è un progetto estremamente convincente, che farà divertire i tifosi da qui alla fine della stagione, quando verrà completato con il mercato.

    Juve, spettacolo a Bergamo

    La partita è bellissima: aperta e vigorosa, senza calcoli e nella quale le squadre si alternano in modo quasi sistematico a dominare l’area di rigore avversaria. Parte benissimo la Juventus, con tre occasioni nel primo quarto d’ora: due con Vlahovic e una con Dybala, la più clamorosa, perché l’argentino può liberare il suo micidiale sinistro da buona posizione e la palla sfiora l’incrocio dei pali. Poi riprende campo l’Atalanta, che accumula a sua volta un paio di occasioni (25′ Da Roon la più nitida). Due situazioni arbitrali fanno discutere: la prima è un’uscita di Szczesny che fuori dall’area si scontra con Kopmainers (la palla finisce poi a Muriel che fallisce un gol clamoroso a porta quasi vuota). L’impressione è che non ci siano i termini per il rosso, perché l’atalantino manda la palla verso l’esterno e ci sono due o tre difensori che quindi impediscono all’azione di essere “chiara occasione”. Poco dopo Hateboer entra con il piede a martello su De Sciglio in un contrasto davanti alle panchine: l’intervento è molto brutto, nonostante l’attenuante della palla vicina. Mariani decide di graziare Hateboer, forse condizionato dalla decisione di qualche minuto prima, per la quale c’erano state molte proteste.

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    Malinovskyi e Danilo gol

    La ripresa ritrova la Juventus aggressiva e in avanti. Tante le occasioni e ancora Dybala ha la più nitida, con un tiro a giro in mezzo all’area che richiede un miracolo a Sportiello. Ma, come nel resto della gara, le squadre si alternano nell’aggredirsi, quindi c’è un ritorno dell’Atalanta che da una parte gioca il suo calcio ruvido, a tratti violento, ma che con il sublime Malinovskyi, entrato al posto di un deludente Muriel, è sempre più pericolosa sotto il profilo tecnico. E proprio l’ucraino si procura la punizione da quasi 25 metri, che lui stesso trasforma con un tiro pazzesco, teso e preciso sotto l’incrocio lontano per Szczesny. Il gol spezza l’equilibrio e incrina l’entusiasmo della Juventus, che ci mette dieci minuti per riprendere il passo e l’intenzione che ne aveva caratterizzato fin lì la prestazione. Vlahovic cala leggermente e commette qualche imprecisione (un filtrante facile facile avrebbe messo Dybala davanti al portiere, ma è corto), ma Allegri capisce che in quel momento può cambiare la stagione e mette dentro Cuadrado per Bonucci, poi anche Akè e Kean, rovesciando la Juventus nella metà campo atlantica. Il risultato è il gol del pareggio di Danilo, al 91′: uno stacco imperioso su un corner di Dybala. Giusto così per quello che si è visto in campo.

    Atalanta-Juventus, tabellino e statistiche

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    Fiorentina, in centinaia ad inneggiare contro la Juve: “Chi non salta è bianconero”

    Pradé, stoccata a Vlahovic: Juve-Fiorentina è già iniziata
    Fiorentina in semifinale di Coppa Italia, festa grande a Firenze
    Al triplice fischio è scoppiata la festa in città, con centinaia di tifosi che sono andati a Peretola per accogliere la squadra al suo arrivo. Un tripudio di bandiere, sciarpe, fumogeni. E poi tanti cori, alcuni inneggianti contro la Vecchia Signora: “Chi non salta è bianconero”. Juve-Fiorentina è già iniziata.
    Fiorentina, Italiano: “Vlahovic? Io sono contento per Piatek”
    Fiorentina, sfogo social di Venuti: “Razzismo contro Terracciano” LEGGI TUTTO

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    Tacchinardi incorona Vlahovic: “Via Ronaldo è lui il nuovo re della Juve”

    Continua il magic moment della Juve. Il 2-1 contro il Sassuolo permette ai bianconeri di conquistare la semifinale di Coppa Italia e il 12° risultato utile consecutivo tra campionato e coppa nazionale. Gli acquisti di gennaio, Vlahovic e Zakaria, hanno poi dato nuova linfa, con l’attaccante serbo che dopo aver bagnato il debutto segnando al Verona ha propiziato l’autorete di Tressoldi contro i neroverdi, decisiva per strappare il pass per il turno successivo. In semifinale Dusan affronterà il suo recente passato, la Fiorentina.Guarda la galleryJuve-Sassuolo: Dybala decisivo, Alex Sandro versione lusso. Le pagelle bianconere
    Tacchinardi incensa Vlahovic
    Al termine della sfida contro la formazione di Dionisi, Alessio Tacchinardi, ex centrocampista della Vecchia Signora, ha speso parole importanti nei confronti del 22enne serbo. “È un giocatore straordinario, è un giocatore che ha un gol a partita e quindi per la Juve, avendo perso Ronaldo, va ad aumentare terribilmente lo score di questa squadra, che soffriva tantissimo davanti. Questo è un gol che si inventa da solo. È molto bravo ad aspettare il difensore, poi mette la spalla, lo sposta. È un po’ fortunato nel rimpallo, ma tanti complimenti a questo giocatore. Un calciatore che arriva, fa due gol, pur giovane che sia, ha grandissima personalità. Ha fatto anche dei tiri di destro da trenta metri, ha personalità. Questi giocatori quando entrano nelle grandi squadre e spaccano subito, vuol dire che hanno una grande forza mentale. Oggi la Juve ha trovato il suo vero re. È andato via il Re Ronaldo, lui è il nuovo Re della Juventus”.
    Juve, Vlahovic parla da leader: “Con Dybala e Morata intesa fantastica”
    Perin: “Vlahovic mentalità Juve. Stiamo costruendo qualcosa di importante”
    Guarda la galleryVlahovic, l’esultanza con inchino alla Chiesa: “Eccomi qua, Juve” LEGGI TUTTO

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    Juve, Vlahovic parla da leader: “Con Dybala e Morata intesa fantastica”

    TORINO – Con una prodezza allo scadere, Dusan Vlahovic ha permesso alla Juventus di battere il Sassuolo e approdare in semifinale di Coppa Italia. Per l’attaccante serbo è la seconda rete in due gare con la maglia bianconera. Al termine della sfida, ha manifestato tutta la sua gioia per il gol vittoria. “Sono soddisfatto. Sono ancora all’inizio – ha dichiarato ai microfoni Mediaset – e come ho detto ai miei compagni e al mister, per me è un onore giocare con questa squadra ed aiutare i miei compagni”.
    Vlahovic contro la Fiorentina: ecco le date delle semifinali
    “Con Dybala e Morata intesa fantastica”
    Per la seconda gara consecutiva Massimiliano Allegri lo ha schierato al fianco di Dybala e Morata. “Con loro c’è un’intesa fantastica. Sono due grandi campioni che hanno vinto tantissimo nella loro carriera. Io sono ancora giovane e devo provare a raggiungere i loro numeri”. Grazie alla rete segnata nel finale, Vlahovic porta la Juventus in semifinale, dove affronterà la Fiorentina, sua ex squadra. La gara di andata si disputerà il 2 marzo a Firenze, in un ambiente che si annuncia molto caldo. “Io penso solo a giocare e a vincere – conclude Vlahovic – del resto non mi interessa. Voglio solo giocare a calcio, senza pensare ad altre cose”. 
    Guarda la galleryDecide ancora Vlahovic, Sassuolo ko: la Juve vola in Coppa Italia LEGGI TUTTO

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    Juve, Vlahovic contro il suo passato: ecco quando sfiderà la Fiorentina

    TORINO – Ancora una volta il destino, nel calcio, ci ha messo lo zampino e Dusan Vlahovic si ritroverà presto ad affrontare il suo recentissimo passato: la Juventus ha superato il Sassuolo, grazie a un’autorete provocata proprio dal serbo, raggiungendo le semifinali di Coppa Italia, dove affronterà la Fiorentina, squadra di Vlahovic fino a un paio di settimane fa. L’incrocio tra il 22enne attaccante e i viola, in campionato, è previsto per l’ultima giornata, il 22 maggio, quando i bianconeri giocheranno al Franchi contro i ragazzi di Vincenzo Italiano. A questo punto però ci saranno prima le due semifinali di Coppa Italia, fissate per il 2 marzo a Firenze (gara di andata) e per il 20 aprile a Torino (ritorno), in attesa di conoscere eventuali spostamenti di data per le esigenze televisive. Già è immaginabile un’atmosfera accesa nella partita del Franchi, quando Vlahovic si ritroverà per la prima volta di fronte i suoi ex tifosi, a poco più di un mese dal suo traumatico addio alla Fiorentina. Arrivato in viola 18enne nel 2018, il centravanti serbo ha realizzato 44 gol in campionato e 5 in Coppa Italia in tre stagioni e mezzo in riva all’Arno. LEGGI TUTTO

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    Educato, concentrato, spietato: così Vlahovic ha conquistato Allegri e la Juve

    TORINO – Il gol, meraviglioso, al Verona è un dettaglio: Dusan Vlahovic ha conquistato la Juventus e Massimiliano Allegri prima di tutto alla Continassa, nello Juventus Training Center. Educato, concentrato e spietato sono i tre aggettivi chiave. Perché Vlahovic si è presentato nel nuovo ambiente in punta di piedi, nonostante una presentazione da grandissimo campione, ma quando si è trattato di lavorare, ha subito dimostrato di esserlo.

    EDUCAZIONE – Se il club ti paga 70 milioni di euro (più 10 di bonus), ti assegna uno stipendo di 7 milioni netti a stagione, ti assegna la maglia appartenuta fino a qualche mese fa a Cristiano Ronaldo e ti presenta al mondo con l’hashtag #DV7 per ribadire il paragone con il cinque volte Pallone d’Oro, insomma se le premesse sono così altisonanti un ragazzo di 22 anni potrebbe anche montarsi la testa o, per lo meno, comportarsi come una stella. Tutto il contrario di quanto è capitato con Vlahovic, che ha vinto la simpatia dello staff tecnico e del personale, con modi estremamente educati e umili, dimostrando anche una maturità che non sempre si associa a un ragazzo della sua età. «Ha la testa di un trentaduenne su un corpo da ventiduenne», ha spiegato Andreja Milutinovic, preparatore atletico e professore di biomeccanica all’Università di Belgrado che lo segue da quando ha 15 anni. «È un ragazzo con la testa di un campione: vuole arrivare ad essere il numero uno e non gli pesano l’impegno e i sacrifici necessari». E così, in questi giorni, fra gentilezza e garbo, Vlahovic si è conquistato quasi tutti alla Continassa.CONCENTRAZIONE – Massimiliano Allegri, poi, ne ha apprezzato la totale disponibilità fin dal primo allenamento e l’applicazione con cui si è dedicato a imparare i movimenti che gli richiedeva il nuovo tecnico. Max è sempre molto attento all’atteggiamento durante le sedute ed è abbastanza severo, soprattutto con i più giovani. Ma nel caso di Vlahovic parlare di giovane è certamente riduttivo, perché la maturità calcistica del serbo ha spinto Allegri a giudicarlo, anche pubblicamente, in modo esaltante. Quando, prima della partita contro il Verona, lo ha paragonato a Mbappé e Haaland, in molti hanno sorriso pensando a come l’entusiamo intorno ad altri coetanei di Vlahovic era stato raffreddato da Allegri per non aumentare la pressione su di loro. Se per Dusan ha speso paragoni così eccellenti è perché ha capito che il ragazzo non teme il peso della responsabilità e si esalta nell’alzare l’asticella.SPIETATO – Educato e concentrato, certamente, ma anche “cattivo”, agonisticamente parlando. Vlahovic non fa sconti: che sia una partitella di allenamento o una gara ufficiale, il serbo mette sempre la gamba per vincere, non scherza mai e non ha timori reverenziali per nessuno. Lo ha testato Giorgio Chiellini, che ha sempre “battezzato” gli attaccanti juventini negli allenamenti e in Vlahovic ha immediatamente riconosciuto l’attitudine del duro e del cinico. E Giorgione se ne intende. LEGGI TUTTO

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    Cadena Ser: “Retroscena Vlahovic, proposto al Real prima della Juve”

    Ciò che è fatto, è fatto. Dusan Vlahovic è il nuovo bomber della Juve anche se l’intenzione della Fiorentina, secondo quanto svelato da Cadena Ser, era ben diversa. Quando la società di Commisso stava per rendersi conto dell’avvicinamento tra l’attaccante serbo e i bianconeri, l’avrebbe offerto al Real Madrid sperando anche di poter racimolare una cifra ben più alta. La risposta di Florentino Perez non si sarebbe fatta attendere: un ‘no’ categorico per puntare tutto in estate su Mbappé, fuoriclasse in scadenza di contratto e ancora lontano dal rinnovo con il Psg.Guarda la galleryJuve, da Vlahovic a Dybala e Zakaria: è festa sui social LEGGI TUTTO

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    La nuova Juve va, Lapo Elkann applaude: «Bravi tutti, mentalità!»

    TORINO – Lapo Elkann applaude la nuova Juventus uscita fuori dal mercato di gennaio. Via Bentancur e Kulusevski, finiti al Tottenham, subito in azione Zakaria il nuovo Polpo e Vlahovic il nuovo bomber, protagonisti nella vittoria sul Verona. Ecco il tweet del nipote dell’Avvocato, acceso e appassionato tifoso bianconero: «Bravi tutti e che bello presentarvi così Denis e Dusan. Mentalità. Avanti!». La Juve ora agguanta la zona Champions, obiettivo fondamentale. Ma lassù, Inter, Napoli e Milan non dormiranno sonni tranquilli, comunque. La squadra di Allegri può solo crescere e migliorare, anche se nulla è scontato. Mentalità è la parola chiave… LEGGI TUTTO