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    Moviola Juve-Verona: Gunter su Vlahovic, ci stava il rigore

    Al 10’ corpo a corpo fuori area tra Vlahovic e Gunter, alla fine il difensore affossa il bianconero, che inizialmente lo aveva però a propria volta trattenuto. L’arbitro Massimi lascia correre: qualche dubbio resta, ma può starci. Giusto il giallo a Depaoli al 17’: trattenuta su De Sciglio lanciato sulla fascia. Al 28’ Vlahovic giù in area veronese su intervento di Gunter: il difensore del Verona cerca di entrare sulla palla con il piede sinistro, ma non la tocca e resta con la gamba davanti a quelle di Vlahovic in corsa, di fatto sgambettandolo. Da regolamento ci starebbe il rigore ma, che consideri il contatto veniale in base alle ultime indicazioni di Rizzoli o che non lo veda, Massimi lascia correre. Il breve colloquio radio con il Var a fine azione non lo spinge ad andare a rivedere l’azione al monitor. Al 58’ ammonito Morata per fallo ripetuto su Depaoli: sanzione giusta.Guarda la galleryJuve, a Vlahovic bastano 13′: subito in gol su assist di Dybala LEGGI TUTTO

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    Dybala-Vlahovic, è feeling anche sui social: il serbo ringrazia per l'assist

    TORINO – Subito feeling tra Dybala e Vlahovic, protagonisti nel match vinto allo Stadium dalla Juventus contro il Verona. A sbloccare il match è stato proprio il nuovo centravanti, servito dal fantasista. Sintonia in campo ma anhe sui social, con l’argentino che dopo la partita ha postato sul proprio profilo Instagram una foto in cui lo si vede esultare con il nuovo compagno. E immediato è arrivato il “grazie” del serbo che in coppia con la ‘Joya’ fa ora sognare i tifosi i bianconeri, che nei commenti al post colgono l’occasione per invitare Dybala a rinnovare e a restare alla Juve.Guarda la galleryJuve, a Vlahovic bastano 13′: subito in gol su assist di Dybala LEGGI TUTTO

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    Vlahovic, gol e linguaccia. Del Piero: “Impari in fretta!”

    Dusan Vlahovic come…Alessandro Del Piero. Alla leggenda bianconera non è sfuggita la linguaccia sfoggiata dal nuovo bomber di Allegri dopo il gol al Verona. “Dusan, impari in fretta!” ha scritto l’ex numero 10 della Juve in una storia su Instagram ricordando i fasti di quel gesto diventato celebre grazie a una punizione capolavoro messa a segno contro l’Inter. Il colpo di mercato della società bianconera ha sbloccato il risultato al 13’ con un pallonetto splendido su assist ancora più virtuoso di Dybala, il raddoppio lo ha invece firmato l’altro acquisto Zakaria.Guarda la galleryJuve, a Vlahovic bastano 13′: subito in gol su assist di Dybala LEGGI TUTTO

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    Allegri si gode la 'nuova' Juve: “Vlahovic? Brava la società”

    TORINO – Massimiliano Allegri gongola dopo il 2-0 rifilato al Verona allo Stadium, che ha consentito alla Juve di portarsi momentaneamente al quarto posto a +2 sull’Atalanta. Una vittoria firmata dai nuovi arrivati Vlahovic e Zakaria, entrambi a segno al debutto: “È stata brava la società e devo farle i complimenti – ha detto il tecnico bianconero dopo il match -. Hanno preso tre giocatori e hanno segnato tutti e tre, anche Gatti nel Frosinone”. 
    Juventus-Verona 2-0: statistiche e tabellino
    Sciabola e fioretto
    Sono serviti sciabola e fioretto per superare la squadra dell’ex bianconero Tudor: “È stata una partita tosta, perché il Verona corre molto. Ci hanno fatto dannare e costretto ad affrontare tanti duelli, ma alla fine è  venuta fuori la nostra qualità. Siamo stati bravi nell’approccio e c’è stata grande disponibilità da parte di tutti. L’arrivo dei nuovi aveva creato entusiasmo e sarebbe stato un peccato non vincere questa partita”.
    Guarda la galleryLa Juve fa festa con Vlahovic e Zakaria: battuto il Verona
    Rotta su Bergamo
    Tre punti che consentono ad Allegri di rientrare in zona Champions, non abbastanza secondo lui però per pensare ad altro: “Lo scudetto è una questione tra Napoli, Inter e Milan. Noi pensiamo a fare un passo alla volta: prima c’è la Coppa Italia e poi andremo a giocarci lo scontro diretto a Bergamo contro l’Atalanta, che adesso è dietro ma deve recuperare un match. Purtroppo ci mancano quei quattro punti che ci avrebbero consentito di stare lassù, purtroppo non li abbiamo fatti e ora dobbiamo solo pensare a fare un passo alla volta”.
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    Promossi i nuovi
    Poi il giudizio sui singoli, a partire da Vlahovic: “Ha iniziato male, sbagliando due o tre stop e su questo deve migliorare, così come nello smarcarsi sul destro. Nella lotta lui si esalta ma non c’è solo la lotta, deve migliorare nella pulizia del gioco”. Così invece su Zakaria: “È uno abituato a giocare nella mediana a due, ma siccome è intelligente e capisce in fretta questa sera è stato bravo a fare l’interno, buttandosi spesso in avanti. Molto bene poi ha fatto Arthur, più in fase difensiva che nella costruzione di gioco, ma ha giocato a due tocchi velocizzando l’azione e di questo tutti hanno tratto beneficio”. Infine sul tridente: “Davanti c’era bisogno di qualità per venire fuori dalla pressione, ma sia Morata che Dybala sono stati bravi, sia nella fase di non possesso che in quella offensiva”.
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    Vlahovic conquista la Juve: “Voglio migliorare sotto tutti i punti di vista”

    “Era importantissimo vincere questa partita perché dopo la sosta è sempre difficile, anche mentalmente. Abbiamo avuto il giusto approccio e alla fine siamo riusciti a fare quello che era più importante, ovvero vincere”. A Dusan Vlahovic sono bastati 13 minuti per prendersi la Juve ed entrare subito nel cuore di tutti i tifosi. L’ex bomber della Fiorentina è intervenuto a Dazn dopo il 2-0 al Verona: “Devo ringraziare i compagni e il mister che mi hanno accolto benissimo, aiutandomi tanto. Sto cercando di capire come funziona, devo solo continuare a lavorare sempre più forte”.Guarda la galleryJuve, a Vlahovic bastano 13′: subito in gol su assist di Dybala
    Vlahovic: “Allegri mi ha detto che andrà tutto bene”
    “Oltre a fare gol, vorrei migliorare sotto tutti i punti di vista, dal palleggio allo smarcamento. Allegri mi ha chiesto di stare calmo, di non avere ansia e che andrà tutto bene. La Juve punta sempre gli obiettivi più alti, sono qui per aiutare e dare il mio contributo, vediamo partita per partita. L’esultanza con Dybala preparata? No, era tutto spontaneo”. LEGGI TUTTO

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    Juve-Verona 2-0: Vlahovic e Zakaria show, Allegri sorride

    TORINO – No, non è una Juventus «fuori giri», come temeva Allegri alla vigilia. E’ un’altra Juventus, sveglia e concentrata, quella che cancella le velleità di un Verona sbarcato a Torino con l’ambizione di ripetere la straordinaria prova dell’andata, quando Simeone sembrava Cristiano Ronaldo e i bianconeri s’erano passivamente inchinati al Cholito. E’ una Juve tosta, cattiva, affamata, talmente trasfigurata da piombare su tutti i palloni con insolita veemenza e vincere i duelli: rarità, quest’anno. E poi lì davanti c’è finalmente un riferimento, un attaccante che punta la porta, una “bestia” per come azzanna il match. Gol, set, match: protagonista, Dusan Vlahovic. La prima della Juventus targata DV7 equivale al primo monumento da costruire in onore del nuovo idolo che infiamma lo Stadium, spalleggiato da un generosissimo Morata e da un Dybala che s’accende a tratti, ma quando lo fa sono dolori per gli avversari. Finisce 2-0, perché il bis è servito dall’altra new entry (monsieur Denis Zakaria), e adesso la corsa Champions, con l’Atalanta stoppata dal Cagliari, ingolosisce. Juve quarta in classifica, davanti ai nerazzurri da incrociare domenica a Bergamo. E anche se serviranno ulteriori «svenimenti» da parte dell’Inter, nessun tifoso commetterà peccato se vorrà sognare la sua squadra recuperare otto punti alla capolista che ha pure una partita in meno.Guarda la galleryLa Juve fa festa con Vlahovic e Zakaria: battuto il Verona

    Vlahovic ha fame, tutti affamati

    Nel tridente d’attacco bianconero, con Dybala che ondeggia tra il lato destro e il centro, più Morata bravo ad allargarsi, nel cuore emerge un carrarmato. Mister gol ha il profilo massiccio di un serbo approdato alla Juve nei tempi giusti. Gli stessi che consentono a Vlahovic di prendersi la partita e portarla dalla sua parte in un amen. Tre minuti gli bastano per il primo controllo, sette scarsi per il primo pallone schiaffeggiato con il sinistro e respinto da Montipò, dieci per la prima protesta per un fallo ai suoi danni, non fischiato, dodici per la palombella vincente dell’1-0 su assist sublime di Dybala. Primo gol da juventino al debutto per l’ex Fiorentina: come la Joya, Tevez, Higuain, Sivori, Charles e altre stelle nel firmamento bianconero. Vlahovic è il simbolo inconfondibile di una squadra che governa la partita a suo piacimento: attacca quando trova spazi, difende con ordine e riparte con quei tre davanti, una minaccia costante. Zakaria, altro debuttante, dà solidità e infonde sicurezza lì in mezzo, Arthur seduto sulla sedia del regista fa il suo, Rabiot e De Sciglio governano palloni scivolosi e leggono bene le mosse del nemico. Il Verona cerca di pressare alto, la Juve quand’è costretta rimane bassa e difende in undici, compatta e senza timore di sbagliare. E’ la versione “animalesca” dei bianconeri, quella che troppo spesso è mancata in questa stagione: c’è appetito, c’è fame, c’è il senso di qualcosa che si può ancora correggere come un’annata del genere. Ed è tutto orientato, costruito, finalizzato a scatenare la fisicità di Vlahovic, che meriterebbe anche un rigore dopo un contrasto al limite con Gunter in area veronese. Morata fa – bene – lo sporco lavoro di assistente e assistman geniale: ricevuto il pallone da Dybala, ecco un regalino al serbo che apre troppo l’interno e non centra il portone.

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    Il segno di Zakaria

    Tudor, oltre a Simeone squalificato, deve fare a meno di Faraoni e Caprari: davanti c’è Lasagna e non Kalinic, con Barak chiamato anche a coprire eventuali magagne altrui. Il peccatuccio della Juve è non chiudere la gara nel primo tempo, così il Verona si arma di pazienza e coraggio e in avvio di secondo tempo è Szczesny ad alzare la voce davanti a Lasagna. Ma basta un lampo per ristabilire le distanze, giusto il tempo che serve a Morata per avviare una ripartenza con assist strepitoso per Zakaria. Solo soletto, lo svizzero rompe il ghiaccio come Vlahovic e i decibel montano allo Stadium. Anche questa, una novità a modo suo. Dybala, servito da un colpo di tacco di uno strepitoso Danilo, centra Montipò e il 3-0 resta in canna, anche quando Rabiot riduce Tameze ai minimi termini e sfiora il tris. Allegri tiene tutti in campo per tre quarti di gara, poi cambia Chiellini (che aveva chiesto di uscire) con Rugani e Dybala (non contentissimo) con Cuadrado. Tudor aggiunge Kalinic a Lasagna e toglie Barak, ormai fuori contesto. Tra un tacco e una scivolata, Vlahovic ne ha ancora. Nel finale, applausi anche per Morata sostituito da Kean, mentre Zakaria un po’ malconcio viene rimpiazzato da McKennie. Anche il texano va a un passo dal 3-0 (Kean lo imiterà nel recupero), ma Montipò si conferma di gran lunga il migliore dei suoi. Poi è solo festa, con Vlahovic e Zakaria che cominciano a godersela sul serio.

    Juve-Torino, tabellino e statistiche

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    Vlahovic è già sul tetto d'Europa: meglio di lui c'è solo un top player

    Tredici minuti. Tanti ne sono bastati a Dusan Vlahovic per prendersi la Juventus e i suoi tifosi. Con la rete realizzata all’esordio contro il Verona che ha sbloccato il match, l’attaccante serbo stacca anche Ciro Immobile e raggiunge quota 18 centri in stagione: un dato impressionante se si confronta con gli altri capocannonieri sul tetto d’Europa. Secondo i dati Opta, Vlahovic ha segnato 18 gol nel torneo in corso: meglio di lui solo un top player come Robert Lewandowski (24) nei maggiori cinque campionati europei 2021/22.Guarda la galleryJuve, a Vlahovic bastano 13′: subito in gol su assist di Dybala LEGGI TUTTO

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    Spettacolo in vista nella sfida Juventus-Verona

    La Juventus nelle ultime 9 giornate di Serie A ha fatto registrare 6 vittorie e 3 pareggi. I bianconeri questo fine settimana ricevono un Verona che nella gara d’andata è riuscito ad imporsi per 2-1 al “Bentegodi”.
    Indovina il risultato esatto di Juventus-Verona e vinci!
    La prima volta non si scorda mai
    All’Allianz Stadium di Torino c’è grande attesa per l’esordio di Dusan Vlahovic in maglia bianconera. La “Vecchia Signora” ha puntato sul “bomber” serbo (17 gol da inizio campionato con la Fiorentina) per dare maggiore peso a un attacco che nelle prime 23 giornate è riuscito a realizzare “soltanto” 34 reti. Il confronto contro il Verona di Igor Tudor si preannuncia spettacolare. L’Hellas ha chiuso 9 delle prime 11 trasferte con almeno una rete per parte al novantesimo e ben 7 con minimo tre reti (Over 2,5). La Juventus in casa è reduce da 6 Under 2,5 ma l’arrivo di Vlahovic e il “divertente” gioco mostrato dai gialloblù in queste ultime partite potrebbero far tornare l’Over 2,5 a Torino. Da provare un gol di Dusan Vlahovic in uno o entrambi i tempi di gioco. LEGGI TUTTO