Toro, se Sirigu andrà via la prima scelta è Cragno
Si parte dalla base, dall’elemento che guida la difesa, dal portiere, quindi appunto dal numero 1. La rivoluzione in divenire nel Toro, iniziata con l’arrivo di Ivan Juric, dovrà proseguire in ogni settore: dall’attacco – dove si attendono corposi movimenti -, al centrocampo, per arrivare alla difesa e quindi al successore di Sirigu. Sempre che effettivamente un dopo Sirigu vada a concretizzarsi. Dipenderà dal confronto tra il tecnico croato e il portiere azzurro: quest’ultimo ha vissuto un’annata di sali e scendi in campo, ma anche nella volontà di proseguire in granata. Ha iniziato la stagione storcendo il naso per la mancata cessione, quindi si è calato nella parte, più o meno consciamente rimanendo però disturbato dalle dinamiche di mercato e dalle forti turbolenze registrate sul cielo di Torino nella stagione precedente. Tanto che le sue prestazioni ne hanno risentito: l’ultimo, senza ombra di dubbio, è stato il suo peggior campionato, in granata. Se rimotivato, se convinto dal nuovo corso inaugurato con Juric con il quale si confronterà, Sirigu potrà comunque essere un portiere sul quale puntare senza dubbi, per almeno un altro paio di stagioni.
A Juric piace Alessio Cragno
La prima alternativa per valore tecnico è Alessio Cragno, portiere del Cagliari e della Nazionale che non è blindato dal club rossoblù. Questo non perché i sardi nutrano dubbi sul suo valore, ma perché assieme a Nandez è il giocatore attraverso il quale il presidente Giulini può pensare di finanziare il mercato. Dodici mesi fa il patron era arrivato a chiedere fino a 25 milioni, per un portiere che adesso, complice il generale contenimento dei costi, ha unavalutazione che si aggira sui 15 milioni più (corposi) bonus. Prezzo che anticipa una trattativa lunga, detto pure che su Cragno è molto forte la concorrenza della Fiorentina. All’estero sono invece i campioni di Francia del Lille a seguirlo per sostituire Maignan passato al Milan. Da tempo, sempre nel caso in cui Sirigu dovesse partire – magari passando a quella stessa Roma che in passato lo ha sondato e che intanto resta in pressing su Belotti – e a fronte dell’impossibilità di arrivare a Cragno, il Toro è poi sulle tracce di Sepe del Parma. Tra le squadre retrocesse i granata potrebbero pescare anche dal Benevento, o meglio prendere quel Nicolas Viola sceso in B con i campani e non intenzionato a rinnovare con il club di Vigorito.
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