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    Uefa, in vendita i biglietti per la finalissima Italia-Argentina a Wembley

    NYON (Svizzera) – I campioni d’Europa contro i campioni del Sudamerica, in un tempio del calcio. Sarà Wembley ad ospitare Italia-Argentina, ovvero la vincitrice di Euro2020 contro quella della Coppa America Conmebol 2021, il prossimo 1 giugno 2022. La Uefa oggi ha reso noto che i biglietti saranno in vendita sul sito internet della Confederazione del calcio europeo a partire dalle 14:00 di giovedì 24. “Ventinove anni dopo la sua ultima edizione, il rilancio di questo leggendario appuntamento calcistico è il risultato della lunga collaborazione tra Uefa e Conmebol e servirà da catalizzatore per lo sviluppo del calcio a livello globale – unendo paesi, continenti e culture, dimostrando anche ai tifosi di tutto il mondo che il calcio può essere una forza positiva in tempi difficili”, sottolinea una nota ufficiale la Uefa, nella quale si ricorda anche che nel 1993 il titolo lo vinse l’Argentina di Maradona battendo ai calci di rigore la Danimarca. Nel 1985 vinse invece la Francia, che riuscì a trionfare sull’Uruguay nell’edizione inaugurale. La Uefa inoltre ha fatto sapere che la capienza sarà di 86.000 spettatori e che “i biglietti saranno venduti in base all’ordine d’arrivo delle richieste”. Il prezzo dei biglietti è compreso tra 25 e 55 sterline, ma ci sarà anche il “Ticket+, un posto di categoria 1 con accesso al Wembley Club, una lounge premium, una bevanda in omaggio e l’accesso al bar a pagamento e ai servizi di ristorazione”. LEGGI TUTTO

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    Maddison e il selfie con il tifoso: polemica sulla sicurezza negli stadi

    LONDRA (Inghilterra) – Torna ad essere centrale il tema sicurezza negli stadi in terra britannica. Dopo i disordini avvenuti durante la finale di Euro 2020 fra Italia e Inghilterra, l’episodio che questa volta ha scatenato il tutto è avvenuto durante la finale per il Community Shields, vinta alla fine 1-0 dal Leicester contro il Manchester City a Wembley. Un selfie con un tifoso nel bel mezzo di una partita, al 57′, mentre i suoi compagni di squadra si organizzavano per battere un calcio d’angolo: questo il gesto del centrocampista delle Foxes James Maddison. Il numero 10 era un paio di metri oltre la linea di fondo e si è ritrovato accanto un tifoso che, scavalcata la recinzione, si è avvicinato a lui indisturbato, senza che nessuno steward intervenisse, ha tirato fuori lo smartphone e ha scattato un selfie assieme al calciatore, apparso per nulla turbato. L’episodio ha generato non pochi commenti ironici sui social, e anche nuove polemiche sulla sicurezza negli stadi con una nazione spesso turbata dai problemi di tifosi. LEGGI TUTTO

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    Community Shield, a Guardiola non basta Grealish: trofeo al Leicester

    LONDRA (Inghilterra) – Prima delusione stagionale per il Manchester di Pep Guardiola, sconfitto nel ‘tempio’ di Wembley da un Leicester capace di conquistare il trofeo nel finale grazie alle ‘mosse’ del tecnico Brendan Rodgers e al calcio di rigore trasformato da Iheanacho nel finale. Ai campioni d’Inghilterra non basta il nuovo acquisto Grealish, entrato nel secondo tempo: ad alzare la ‘Community Shield’ al cielo di Londra sono le ‘Foxies’, arrivate a questo appuntamento grazie alla loro storica vittoria dell’ultima Fa Cup.
    Guardiola punta sul baby Edozie, straordinari per Steffen
    Con De Bruyne, Delap e Foden in infermeria, Guardiola lascia in panchina anche il nuovo acquisto Grealish e Bernardo Silva per lanciare nel suo 4-3-3 il 18enne Edozie (tre gol in amichevole e al debutto tra i pro) nel tridente completato da Ferran Torres e il grande ex della sfida Mahrez. Sull’altro fronte 3-4-1-2 le ‘Foxies’ di Rodgers (out l’ex atalantino Castagne, Evans, Fofana, Justin e Mendy), guidate in attacco dal loro storico leader Vardy. Il primo squillo è del City ma il portiere Schmeichel è attento sulla punizione calciata da Gundogan (6′), come non si fa sorprendere poi il collega Steffen sui tentativi di Vardy (18′) e dell’altro attaccante Perez (23′). Primo tempo di straordinari per l’estremo difensore di Guardiola, chiamato ancora in causa da Vardy al 24′, con i ‘Citizens’ che provano a reagire con una conclusione a lato del baby Edozie (28′) e la traversa sfiorata da Gundogan a un minuto dal riposo. L’ultima chance è però per il Leicester e serve un altro grande intervento di Steffen per respingere la botta ravvicinata di Vardy.
    Nel finale beffa per il City e festa Leicester
    Si va all’intervallo sullo 0-0 e la ripresa inizia senza sostituzioni, con Mahrez che prova ad accendersi e sfiora il vantaggio per il City con un’azione personale chiusa però con un tiro alto di un soffio, così come sull’altro fronte finisce a lato di poco la palla calciata un minuto dopo da Maddison. Le occasioni ora latitano e quando al 65′ Edozie si fa male e chiede il cambio, Guardiola ne approfitta per una doppia mossa: fuori anche Gundogan e spaio a Rodri e al nuovo acquisto Grealish. Presto arriva la replica di Rodgers che tra il 71′ e il 72′ richiama in panchina Perez, Vardy, Maddison e Tielemans per gettare nella mischia Albrighton, Daka, Dewsbury-Hall e Soumare. La girandola di cambi è partita e a un quarto d’ora nel City entrano anche Knight e Bernardo Silva al posto di Ferran Torres e Palmer. La qualità dei nuovi ingressi consente ai ‘Citizens’ di tenere il possesso palla ma il Leicester non perde solidità, sfrutta la regola del trofeo che consente fino a sei sostituzioni (dentro Thomas e Iheanacho per Bertrand e Barnes) e nel finale beffa i campioni d’Inghilterra: tackle falloso in area di Ake proprio sul nuovo entrato Iheanacho, che poi trasforma con freddezza il rigore concesso dall’arbitro (89′). I quattro minuti di recupero non bastano poi al City che lascia per strada il primo trofeo stagionale, con le ‘Foxies’ che possono invece festeggiare sul prato di Wembley. LEGGI TUTTO