Ucraina, la guerra vissuta da Yarmolenko: “Piangevo e non dormivo”
LONDRA (Regno Unito) – L’ala ucraina del West Ham United, Andriy Yarmolenko, racconta per la prima volta il dramma della guerra nel suo Paese. La moglie e il figlio del calciatore erano a Kiev il giorno primo dell’invasione russa, avvenuta il 24 febbraio: “Quando è iniziato tutto ho raggiunto il campo d’allenamento, ma non potevo parlare – rivela Yarmolenko a ‘Football 1/2/3’ – continuavo a piangere, così ho chiesto all’allenatore di poter tornare a casa. Mi chiedevo cosa ci stessi a fare a Londra. Non potevo credere a quanto stava accadendo. Il giorno prima mia moglie aveva accompagnato a Kiev mio figlio per una visita medica. Volevo solo sbattere la testa contro il muro per quanto ero stato stupido a lasciarli partire”.Guarda la galleryWest Ham, l’ucraino Yarmolenko scoppia in lacrime dopo il gol all’Aston Villa
Yarmolenko: “Sembra un film dell’orrore”
Il 32enne attaccante, perno della nazionale Ucraina, ha poi trovato la forza di andare avanti: “Adesso solo quando gioco o mi alleno riesco a staccare per qualche ora e accantonare i brutti pensieri. All’inizio invece non riuscivo a dormire o mangiare, ero sempre al telefono coi miei parenti. David Moyes (l’allenatore del West Ham, n.d.r.) mi ha chiesto se preferissi allenarmi o restare a casa, invitandomi a fare tutto il possibile per garantire la sicurezza alla mia famiglia. Per qualche giorno sono rimasto a casa, ma poi ho capito che era meglio se mantenevo un comportamento professionale e sono tornato col resto della squadra”. La moglie e il figlio di Yarmolenko, nel frattempo, sono tornati a Londra, ma il pensiero resta in Ucraina, rivolto alla città in cui è cresciuto, Chernihiv, dove i bombardamenti russi hanno causato la morte di 47 civili: “I miei cugini mi tengono in contatto con i miei zii, che ormai sono costretti a vivere negli scantinati per evitare i bombardamenti. È una situazione surreale, sembra di vivere un film dell’orrore. Ma di una cosa sono certo: nessun paese potrà mai sconfiggere il nostro spirito”. LEGGI TUTTO