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    Caso Zidane, dopo Mbappé scende in campo il Real Madrid: duro comunicato

    MADRID (Spagna) – Non solo Kylian Mbappé (che ieri sera ha pubblicato un Tweet emblematico e cristallino riguardo la sua posizione sulla vicenda), adesso anche il Real Madrid prende ufficialmente posizione contro il presidente della federcalcio francese, Noel Le Graet, per le sue parole su Zinedine Zidane. Dichiarazioni pubbliche considerate “irrispettose e infelici” nei confronti di una leggenda del calcio come Zizou, che ha legato gran parte della sua carriera da calciatore e per intero (fino a questo momento) quella da allenatore ai Blancos.
    Il comunicato del Real Madrid
    Per questo motivo, con un duro comunicato ufficiale, il club merengue ha chiesto un passo indietro al numero uno della FFF: “Il Real Madrid si rammarica delle infelici dichiarazioni rilasciate dal presidente della Federcalcio francese, Noel Le Graet, su Zinedine Zidane, una delle più grandi leggende dello sport mondiale. Queste parole implicano una mancanza di rispetto nei confronti di una delle figure più ammirate dagli appassionati di calcio di tutto il mondo e il nostro club si aspetta un’immediata rettifica. Zinedine Zidane, campione del mondo e campione europeo difendendo la maglia del suo Paese, tra molti altri titoli, rappresenta i valori dello sport e lo ha dimostrato durante tutta la sua carriera professionale come giocatore e come allenatore. Le dichiarazioni del presidente della Federcalcio francese sono inappropriate per chi detiene quella rappresentanza e si squalifica, come quelle che fa anche sul nostro capitano Karim Benzema, attuale Pallone d’Oro, campione della Nations League con la Francia nel 2021 e vincitore di 5 Champions League, tra molti altri titoli”. LEGGI TUTTO

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    O'Neill, l'ultimo omaggio e le ceneri sparse sul campo

    TORINO – Un Natale triste ha portato via Fabian O’Neill, a soli 49 anni. Ora, le ceneri dell’ex centrocampista della Jventus, sparse nel campo, hanno riportato il talento uruguagio là dove aveva iniziato, nella città natale, Paso de los Toros. La cerimonia si è svolta nello stadio “Omar Odriozola”: su quel terreno, infatti, era sbocciato un campione, bravissimo sin da piccolo, tanto da diventare un idolo nel dipartimento di Tacuarembò. Voleva essere Zidane, sprofondò nell’alcolismo. «Ora riposa in pace», scrive Nicole O’Neill nel suo messaggio.Guarda la galleryIl Cagliari omaggia O’Neill: “Fabian nel cuore” LEGGI TUTTO

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    Juve, anno zero. Per svoltare ci vuole Zidane

    E adesso? La domanda arrovella milioni di tifosi bianconeri, tramortiti dall’eliminazione dalla Champions, addirittura con un turno d’anticipo, sperando almeno di finire in Europa League. I numeri sono impietosi: la Juve ha perso quattro delle prime cinque partite stagionali in Champions, un disastro senza precedenti nella sua storia europea. Per la prima volta in Champions League, la Juve ha subito almeno 10 gol nelle prime cinque gare. Per la prima volta, dopo nove anni, la Juve è stata eliminata nella fase a gironi.

    Fermiamoci qui per non spargere altro sale sulle ferite di una tifoseria che non sa più a che santo votarsi, consapevole di quanto tormentata e tormentosa sia di distacco dal Napoli capolista dopo sole 11 giornate; 5 punti di distacco dal quarto posto che significa Champions League ed è diventato l’obiettivo minimo del campionato. Lecce (trasferta), Psg, (Stadium) , Inter (Stadium) , Verona (trasferta) e Lazio (Stadium) : mancano cinque partite prima della sosta e la fragilità della squadra è tanto evidente da renderle l’una più complicata dell’altra: pensate soltanto al confronto con il Psg che ha rifilato 7 gol al Maccabi o con l’Inter e la Lazio, fra le più in forma del campionato. Dopo Haifa, Agnelli aveva difeso Allegri affermando come la Juve non sia abituata a cambiare in corsa, ma decida soltanto a fine stagione. Domanda: con questi chiari di luna, può permettersi la Juve di perdere ancora tempo? Già dall’intervallo della partita di Lisbona chiuso sul 3-1 per lo splendido Benfica, le proteste dei tifosi sul web hanno dilagato, #allegriout è l’hashtag tornato prepotentemente di tendenza, ma chi al suo posto?

    Sommessa opinione: per ripartire daccapo, per fare la rivoluzione, l’ideale sarebbe Zinedine Zidane e c’è poco tempo per convincerlo, se è vero, com’è vero, che Zizou aspiri a guidare la Francia dopo il mondiale. Un giorno fa ha dichiarato a Rmc Sport: “Tornerò presto. Aspettate un po’, non sono lontano dall’allenare di nuovo”. Oltralpe l’hanno presa come una conferma che sarà lui a succedere a Deschamps, però, nel calcio, mai dire mai. L’operazione Zidane sarebbe molto costosa, considerati gli emolumenti dell’interessato e l’oneroso contratto che lega Allegri ai bianconeri sino al 2025. Ma se c’è uno sforzo che la Juve deve compiere, adesso, è questo: la società degli Agnelli non può più permettersi di sbagliare ancora come ha sbagliato da due anni a questa parte?. Zidane sarebbe l’ideale per lasciarsi alle spalle questo annus horribilis, per ricucire il rapporto con i tifosi, per ricominciare con l’uomo che da tecnico ha vinto tre Champions di fila alla guida del Real. Possono bastare come referenze?

    Sullo stesso argomentoZidane, che annuncio: “Presto tornerò ad allenare”CalcioIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juve, gli auguri a Zidane: “Buon compleanno Zizou”

    Tramite un Tweet pubblicato sul proprio account ufficiale, la Juventus ha voluto fare gli auguri di compleanno a Zinedine Zidane, che oggi compie 50 anni. “Buon compleanno, Zizou”, il messaggio della Vecchia Signora per l’ex centrocampista francese Pallone d’Oro nel 1998 ed ex tecnico del Real Madrid, con cui ha vinto tre Champions League consecutive.Sullo stesso argomentoZidane: “La Champions più emozionante? Quella vinta contro la Juve”Calcio

    Zidane, la storia con la Juve

    Arrivato alla Juventus di Marcello Lippi nel 1996, con il club bianconero Zizou ha collezionato 212 presenze condite da 31 gol, di cui 24 in Serie A, contribuendo alla vittoria di diversi trofei nazionali e internazionali: due scudetti (1997, 1998), una Supercoppa Italiana (1997), una Coppa Intertoto Uefa (1999), una Coppa Intercontinentale (1996) e una Supercoppa Uefa (1996). Nel 2001 la sua avventura con la Vecchia Signora finisce, trasferendosi al Real Madrid per 150 miliardi di lire, all’epoca cifra record per il trasferimento di un calciatore.

    Sullo stesso argomentoZidane si pente a 50 anni: “La testata a Materazzi? Non ne vado fiero”Calcio LEGGI TUTTO

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    Vlahovic, Zidane e Nedved danno fiducia

    TORINO – Sono poche, e sempre ammesso che esistano, le società che hanno la celeberrima asticella fissata più in alto rispetto a quella della Juventus. Per questo scoprirsi da subito novelli Fosbury, in bianconero, non è scontato. Neanche se il proprio dna è quello dei fuoriclasse. Per informazioni chiedere a un certo Zinedine Zidane, sbarcato a Torino nell’estate del 1996 con le stimmate della luminosa stella e, per alcuni mesi, divenuto lampadina a intermittenza. Spaesato, forse spompato, certamente gravato da una pressione che non aveva mai avvertito così nitida al Cannes o al Bordeaux. «Dopo quattro mesi venne da me e mi disse che, se fosse stata mia intenzione cederlo a causa del suo rendimento, lo avrebbe capito», racconterà anni dopo Marcello Lippi.Sullo stesso argomentoVlahovic, la carica di Prandelli: “Non pensare al gol e ne farai un mare”Juventus

    Juve, Zidane e la svolta Inter

    Spalleggiato da un allora compagno di squadra di Zizou come Michele Padovano: «Si sentiva fuori contesto, all’inizio non osava neanche battere i calci di punizione: delegava a me il compito». Tra gli aneddoti svelati successivamente dal Pallone d’Oro del 1998 troveranno posto anche gli allenamenti di Ventrone, massacranti, e le difficoltà sotto l’aspetto tattico, palesate nelle prime settimane. E spazzate via una magica notte di fine ottobre al Delle Alpi, di fronte all’Inter, quando Zidane finalmente incanta, segnando una rete da cineteca, e si prende la scena. Anche i più scettici sono costretti a ricredersi, mentre il transalpino getta le basi per diventare uno dei pupilli dell’Avvocato Agnelli. E inizia a ricamare una stagione da sogno con Scudetto, Coppa Intercontinentale e Supercoppa Europea, macchiata solo dalla finale di Champions persa di fronte al Borussia Dortmund. 

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    Guarda la galleryGenoa-Juve 2-1, le pagelle: Vlahovic imbavagliato, lampi di Miretti LEGGI TUTTO

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    Psg, Leonardo smentisce i contatti con Zidane: “Avanti con Pochettino”

    ROMA – Mauricio Pochettino “non ha mai chiesto di lasciare” Parigi nonostante le voci che collegano l’allenatore come prossimo destinatario dell panchina del Manchester United. Lo ha detto il direttore sportivo del Psg Leonardo, smentendo anche le notizie secondo cui il club vice-campione di Francia si sarebbe avvicinato all’ex allenatore del Real Madrid Zinedine Zidane, affermando di non aver avuto “alcun contatto” con il francese. I resoconti dei media britannici all’inizio di questa settimana hanno suggerito che l’ex allenatore del Tottenham Pochettino potrebbe lasciare Parigi e unirsi al Manchester United a metà stagione. Ma è di questi giorni la notizia che Ralf Rangnick, accostato anche al Milan negli anni passati, è destinato a subentrare all’Old Trafford fino alla fine della stagione.Guarda la galleryParigi, dentro l’esclusivo hotel a cinque stelle nido d’amore di Icardi e China Suarez

    Leonardo: “Pochettino è sotto contratto fino al 2023”

    Ciò lascerebbe Pochettino nella capitale francese almeno fino a giugno, quando secondo i rumors Rangnick assumerà il ruolo di consulente dello United. “Penso che sia importante chiarire la situazione vista la quantità di false informazioni che circolano. Mauricio Pochettino è sotto contratto con il club fino al 2023”, ha detto Leonardo. “Non vogliamo che Pochettino se ne vada. Non ha mai chiesto di andarsene e nessun club ci ha contattato in merito a lui”. Ci sono state voci secondo cui Pochettino è infelice nella capitale francese, ipotizzando anche un ritorno agli Spurs all’inizio di quest’anno. Ma l’argentino ha smentito queste indiscrezioni. Secondo Le Parisien il Psg, incluso l’ex giocatore del Milan, ha avuto un incontro segreto con Zidane in un hotel a Parigi, e le trattative per ingaggiare l’ex tecnico del Real Madrid sono in corso da diverse settimane. “‘ É ridicolo immaginare che un incontro con Zinedine Zidane possa aver avuto luogo in un grande albergo di Parigi sotto gli occhi di tutti”, ha detto l’ex allenatore dell’Inter. “Abbiamo molto rispetto per Zinedine Zidane, per quello che ha fatto come giocatore e allenatore, ma posso dirvi molto chiaramente che non c’è nessun contatto e che non c’è stato nessun incontro con lui”. 

    Sullo stesso argomentoLe Parisien: “Psg, Zidane incontra Leonardo: Pochettino è in bilico”Psg LEGGI TUTTO

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    Dall’estero: “Newcastle su Zidane, lui però vuole una tra Francia e Juve”

    Un sogno che probabilmente resterà tale. Perché Zinedine Zidane, per il suo futuro, ha in testa o la panchina della nazionale francese o quella della Juve. La nuova proprietà del Newcastle per puntare al top in poco tempo starebbe pensando di affidarsi a Zizou, l’unico tecnico del mondo ad aver vinto tre Champions League consecutive. Il francese è libero dopo il divorzio con il Real e, secondo il Mirror, è considerato il candidato ideale per costruire una nuova superpotenza europea. Secondo la stampa spagnola, però, Zidane non è particolarmente affascinato da questa ipotesi e avrebbe in mente soltanto una tra Francia e Juve. Tornando alla stampa britannica, un altro nome forte per la panchina del Newcastle sarebbe quello di Frank Lampard, anche lui libero dopo l’esonero con il Chelsea.Guarda la galleryClub più ricchi del pianeta: nella Top Ten la Juve LEGGI TUTTO

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    Daily Telegraph: “Zidane-Conte, è sfida per la panchina del Tottenham”

    Tottenham, Zidane e non solo: gli altri nomi per la panchina
    Ma Zizou non sarebbe l’unico sulla lista degli Spurs. Il francese sarebbe in ottima compagnia. Al club, infatti, piacerebbe anche Antonio Conte, fresco di divorzio dall’Inter, club con il quale ha vinto lo scudetto, e pronto per una nuova avventura. Il tecnico leccese, tra l’altro, ha già allenato in Inghilterra per due stagioni, portando nella bacheca del Chelsea una Premier League e una FA Cup. Conte piacerebbe però anche in Spagna, dove il Real Madrid gli avrebbe puntato i riflettori come successore proprio di Zidane. Infine per il Tottenham si parla anche di un clamoroso ritorno, quello di Mauricio Pochettino. L’argentino ha guidato gli Spurs fino alla finale di Champions League nel 2019 prima di volare il Francia per allenare il Psg. LEGGI TUTTO